Arquà Petrarca, borgo del gusto

ARQUÀ PETRARCA

Arquà Petrarca è un comune di 1.876 abitanti, situato nei Colli Euganei, un gruppo di colline di origine vulcanica che sorge, quasi fosse un arcipelago, dalla pianura padano-veneta pochi chilometri a sud di Padova. I Colli Euganei sono il primo parco regionale del Veneto, istituito nel 1989.

Questo paese, che in onore dello scrittore Francesco Petrarca, che quivi morì nel 1374, è stato rinominato rispetto al nome originario, Arquà, con l'aggiunta del cognome del poeta.

Tetrarca infatti, nel giugno del 1361, per sfuggire la peste, abbandonò Milano per Padova e poi (1362) per Venezia, dove la Repubblica Veneta gli donò una casa in cambio della promessa di donazione, alla morte, della biblioteca alla città lagunare. Il tranquillo soggiorno veneziano, trascorso fra libri e amici, fu turbato nel 1367 dall'attacco maldestro e violento mosso alla cultura, all'opera e alla figura sua da quattro filosofi averroisti: amareggiato per l'indifferenza dei veneziani, Petrarca, dopo alcuni brevi viaggi, accolse l'invito di Francesco da Carrara e si stabilì a Padova, donde, di lì a poco (1370), si trasferì con i suoi libri ad Arquà, un tranquillo paese sui colli Euganei, nel quale, per generoso dono del tiranno padovano, si era costruito una modesta casa. Tra le famiglie padovane che gli furono più vicine ci fu quella dei Peraga e in particolare con i due fratelli frati Bonsembiante e Bonaventura Badoer Peraga. Da Arquà (dove l'aveva raggiunto con il marito Francescuolo da Brossano la figlia Francesca) si mosse di rado: una volta per sfuggire alla guerra scoppiata tra Padova e Venezia, un'altra per pronunciare una solenne orazione che ratificava la pace tra le due città venete.

Colpito da una sincope, morì ad Arquà nella notte fra il 18 e il 19 luglio del 1374. Il frate dell'Ordine degli Eremitani di Sant'Agostino Bonaventura Badoer Peraga fu scelto, da tutte le autorità, a tessere l'orazione funebre a nome di tutti. Per volontà testamentaria, le spoglie di Petrarca furono sepolte nella chiesa parrocchiale del paese; poi furono collocate dal genero in un'arca marmorea accanto alla chiesa.

Arquà Petrarca è un Borgo medievale che conserva immutato il fascino di un tempo ed è considerato per questo la perla dei Colli Euganei.

Il richiamo alla memoria del poeta favorì nei secoli successivi alla sua morte il sorgere di case e ville di molte famiglie venete, che costituiscono oggi un patrimonio artistico ed architettonico degno di essere visitato e rivisitato con religiosa attenzione.

I recenti interventi, i cui sforzi sono stati finalizzati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico, hanno dato i loro frutti ed oggi la Città di Arquà Petrarca è stata ammessa al ristretto club dei Borghi più Belli d'Italia ed ha ricevuto l'elezione a Bandiera Arancione del Touring Club. Oltre l'aspetto storico naturalistico sono stati fatti notevoli investimenti anche nella promozione dei prodotti locali in particolar modo dell'Olio che ha portato il Borgo ad aderire all'Associazione Nazionale Città dell'Olio.

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