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Notizia del 14/01/2008
La storia della Cantina Orsolani è strettamente legata alla storia della famiglia Orsolani. “Infatti da oltre un secolo coltiviamo la vite e ne vinifichiamo i frutti in questa parte del Piemonte denominata Canavese” – racconta Gian Luigi, titolare con il Padre Gian Francesco dell’Azienda Vitivinicola che ha sede a San Giorgio Canavese. Tutto ebbe inizio nel 1894 ed all’epoca la cantina era molto piccola e modesta, Giovanni Orsolani produceva i vini per la locanda gestita dalla moglie, ben presto però la “Locanda Aurora” divenne un vero e proprio ritrovo per gi amanti del buon vino. La generazione che seguì profuse molti sforzi nell’ampliamento della Cantina e nell’accrescere la notorietà dei vini Orsolani. Molti sono stati negli anni riconoscimenti ottenuti: Bologna 1931,Gran Premio di Tripoli 1931, Medaglia d’oro di Bolzano 1929, Gran Premio di Tripoli 1929, Medaglia d’Oro Asti1929, Medaglia d’Argento Esposizione Internazionale di Torino 1928. Purtroppo la Guerra Mondiale fece sentire il proprio peso ed in qualche modo limitò per anni l’attività alla pura sopravvivenza. Sarà solo dopo la fine dei combattimenti che gli Orsolani, ritiratisi a San Giorgio C.se, ritornarono a lavorare alacremente. Con la terza generazione guidata da Gian Francesco Orsolani inaugurarono la nuova Cantina di San Giorgio Canavese , ampliarono la superficie vitata e specializzarono la produzione nel vitigno autoctono Erbaluce. Oggi con Gian Luigi Orsolani e la sorella Angela l’azienda ha recuperato nuove energie ed è pronta a raccogliere le sfide di un mercato fortemente competitivo ed internazionalizzato, a loro disposizione hanno la tradizione ultracentenaria e l’unicità della proposta basata su di un vitigno autoctono, eccellenza di un territorio e ricchezza enologica da far scoprire ai consumatori di tutto il mondo che ricercano nel vino rispetto ed autenticità. La Cantina Orsolani coltiva circa 20 ettari distribuiti nei comuni di Caluso, San Giorgio C.se, Roppolo , Piverone, Mazzè ed ha una produzione di 160.000 bottiglie. “I riconoscimenti ottenuti negli ultimi anni sono stati davvero molti e tutti ci hanno gratificato – racconta Gian Luigi - Sicuramente i più emozionanti sono stati l’essere stati scelti come vino bianco del Viaggio Apostolico di Sua Santità Giovanni Paolo II a Toronto nel 2002 per la Giornata Mondiale della Gioventù, l’essere stati scelti dal sommelier di Palazzo Chigi con il nostro vino passito per la Colazione Offerta dal nostro Presidente del Consiglio dei Ministri in onore del Presidente degli Stati Uniti d’America nel 2007, l’aver ottenuto la nomination come miglior vino dolce italiano nella finale del Premio Internazionale Oscar del Vino 2007”. Un curriculum di traguardi meritati, costantemente supportati dalla forte volontà di concretizzare intenti ambiziosi, fatti di passaggi quotidiani che lasciano il segno non solo nella storia del
Vino, ma anche in quella di un territorio che proprio alla vite deve gran parte della sua notorietà. Affermazioni supportate ancora una volta dalle parole di Gian Luigi: “La vendemmia del 2007 è stata un’annata in cui la qualità è stata eccellente, nonostante la quantità sia stata penalizzata dalle particolari condizioni atmosferiche presenti sul territorio.
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Osservatorio Nazionale dei Parchi d'Informazione
Lettura dal 30/09/2007 al 30/08/2008
Evento n. 122 ( segnalazione del Parco d'informazione del Canavese)
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