News | Veneto | Terre d'Acqua

Casa Piave,ovvero : dove la storia diventa quotidianità

Notizia del 01/01/2008

CASA PIAVE, OVVERO : DOVE LA STORIA DIVENTA QUOTIDIANITA'

Il nome già di per sé rappresenta una giusta provocazione per chi ha scelto il corso del fiume : Casa Piave. Già, il fiume Sacro alla Patria, che verrà questa volta, percorso in pace, al fine di ospitare lungo le sue rive, borghi europei del gusto impegnati a confrontare le proprie esperienze e le proprie politiche di conservazione e sviluppo del territorio.

Casa Piave appartiene alla famiglia Cecchetto ( che ha dato molto all'enologia di queste terre),a Mara e a Loris, che nel restaurare l'antico rustico hanno pensato, lasciatecelo dire, in grande.

Cantina, agriturismo, fattoria didattica.....

Ma andiamo con calma......

Prima di tutto il vino.

Non siamo mai stati troppo teneri con le super produzioni di queste zone. Eppure da qualche anno

un gruppo di giovani si è rimboccato le maniche ed ha iniziato a proporre dei vini di pregio.

Finalmente, si dirà,non è mai troppo tardi.

Mara e Loris sono sena dubbio fra questi. Lo penso mentre sorseggio uno chardonnay come aperitivo, profumato, ammiccante, che , per fortuna nostra e del produttore, non scompare una volta

in bocca. Si, è vero, il problema dei vini del Piave è sempre stata la struttura : ma non per questo occorre tagliarli o passarli barbaramente in legno in maniera indegna, per farli diventare quello che non potranno mai essere.

Equilibrio, giovinezza vivace, voglia di continuare a bere : questo ci suggerisce lo chardonnay di Casa Piave.

La “festa della Frasca” era una tradizione contadina tipica di diverse zone rurali d'Italia centrale, legata al periodo della raccolta e lavorazione del vino e delle olive.

In Umbria, per esempio,una volta terminata la fase della raccolta si celebrava la cosiddetta “buonfinita”, allestendo sulle aie dei casali rurali delle feste improvvisate addobbando con piccoli doni, destinati in genere al padrone o al “caposcala” (il coordinatore degli operai), un tralcio di olivo (chiamato in dialetto umbro “la frasca”).

Intorno alla pianta addobbata si raccoglievano per la festa tutti i protagonisti della raccolta. Al suono degli organetti si ballava il “salterello”, si recitavano stornelli, accompagnati dal vino generoso e si degustavano i piatti semplici della cucina contadina.

In Veneto la Frasca era anche il 'luogo' fisico ove si vendeva il vino in eccedenza.

Così Loris e Mara hanno deciso di aprire una 'frasca', ove è possibile degustare i vini di Casa

Piave e alcuni piatti, semplici, della tradizione : salumi, formaggi, pasta e fasioi, ecc.

La pennellata della fattoria didattica ha dato poi il senso culturale di un luogo ove si trasmettono cultura e valori che riportano direttamente, senza mediazioni,alla nostra identità contadina.

Tutti buoni motivi, questi, per inserire Casa Piave in un'altra famiglia più ampia, quella de La gerla del Piave, il paniere che propone a livello europeo le eccellenze di questa Terra nel contempo aspra e generosa.

----------------------------------------------------------------------------------------

Osservatorio Nazionale dei Parchi d'Informazione

Lettura dal 30/09/2007 al 30/08/2008

Evento n. 114 ( segnalazione del Parco d'informazione di qua e di là del Piave )

Anteprima d'informazione n.20 , Casa Piave

Torna a inizio pagina


Grafica e layout by mb - Tecnologia Webasic