Notizia del 17/09/2014
Mostra all'aperto dell' Archivio del Tirolo per la documentazione e l'arte fotografica a Brunico, Sesto, Kartitsch (A) e Sillian (A).
Kartitsch, Piazza del paese
18.07.2014 - 28.09.2014
lun-dom ore 00.00 - 23.59
Kartitsch (A) - Fronte alpino: Il lungo striscione nella piazza del paese vicino alla chiesa presenta impressioni della terribile guerra fra rocce e ghiacci – dalla cresta carnica, passando per le Dolomiti di Sesto, fino al Col di Lana.
Brunico, Cimitero di Guerra
18.07.2014 - 28.09.2014
lun-dom ore 00.00 - 23.59
Brunico - Dolore & Morte: Dietro al castello di Brunico e vicino al cimitero di guerra delle gigantografie sono dedicate al tema “La sofferenza umana”.
Sillian, Marktgemeindeamt
18.07.2014 - 28.09.2014
lun-dom ore 00.00 - 23.59
Sillian (A) - Standschützen/Mobilitazione: A nord e ad ovest del municipio si tratta da un lato la presenza sul posto del “k.u.k. Feldjäger-Bataillon Nr. 6” prima del 1914 e lo scoppio della guerra.
Sesto, Haus Sexten - Sala congressi
18.07.2014 - 28.09.2014
lun-dom ore 00.00 - 23.59
Sesto - Destino del paese: Le gigantografie davanti alla sala congressi “Haus Sexten” iniziano con la distruzione dei Sesto e Moso da parte dell’artiglieria italiana nel 1915.
A cura di: Tirol Archiv
Feldjäger al Thurntaler presso Sillian, 1913 (Franz von Kahler TAP);Tirol ArchivFeldjäger al Thurntaler presso Sillian, 1913 (Franz von Kahler TAP);
La mostra fotografica – all’aperto, in funzione 24 ore su 24 – é in stretta relazione con la memoria ”100 dalla Grande Guerra“. In primo piano c’era il “Fronte Dolomitico” dal maggio 1915 al autunno 1917, teatro secondario di un teatro di guerra secondario in quanto costituiva solo una parte dell’intero fronte alpino e comunque lontano dal principale teatro di operazioni fra Austria-Ungheria e Italia,
l’ Isonzo.
Pur se in secondo piano, il fronte fra rocce e ghiacci toccava direttamente ampie porzioni del distretto di Lienz e della Val Pusteria altoatesina che furono aspramente contese o caratterizzate da una dura guerra di posizione. Le retrovie a loro volta, il cosiddetto “fronte interno”, erano per vari aspetti in stretta relazione con i
fronti alpini: per via del destino bellico dei membri maschi delle famiglie, per l’eclatante trasferimento del lavoro agricolo strettamente controllato sulle spose rimaste a casa, per gli attacchi dell’artiglieria italiana o per la dittatura militare in loco con il comando di tappa del settore “Rayon V” a Brunico.
Alla mobilitazione ed alle dichiarazioni di guerra a fine luglio/inizio agosto 1914 seguirono ben presto pesanti perdite fra i “Landesschützen”, la milizia tirolese, ed i “Kaiserjäger” sul fronte orientale in Galizia contro la Russia; non pochi di essi provenivano dalle valli Pusteria, Badia e del’Isel. E la fine della guerra non comportò il ritiro degli italiani in seguito all’avanzata delle truppe imperialregie dall’Isonzo al Piave. Mentre la carenza di alimentari diveniva sempre più grave ed i numero dei furti nei campi aumentava, alla fine del 1918 vi furono la disfatta militare
ed il crollo della monarchia asburgica ed infine, nel 1919/20, la cessione dell’Alto Adige all’Italia.
Galleria immagini
appartenenti al reggimento Landesschützen Innichen III, 1914 (Karl Webhofer TAP)Guardie austriache al Settsass/Val Badia, 1916 (Anton Trixl TAP)Sesto distrutta, 1917/18 (Anton Trixl TAP)Cimitero di prigionieri russi a quota 1.717 m al campo dIncisa/Col di Lana, 1917 (Anton Trixl TAP)
Info
TAP - Tiroler Archiv für photographische Dokumentation und Kunst
Tel +39 0474 545294
E-mail s.debettin@tiroler-photoarchiv.it
Web www.tiroler-photoarchiv.eu
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