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Notizia del 20/10/2013
www.ipastaicesena.it - Quando i piccoli posti fanno grande una tradizione, eh si!!! perché dopo aver assaggiato cosa sono capaci di preparare I Pastai, capisci come il valore del tempo, le tradizioni, i sapori veri, i racconti dei nonni, acquistano giorno dopo giorno sempre più valore. Quello che mi ha colpito da subito è stato il sorriso e la spontaneità con cui Catia ed Ermes mi hanno accolto, non mi conoscevano e non sapevano chi fossi, ma un sorriso così davvero ti cambia la giornata! Bello davvero! Davanti a me c’era una signora che stava facendola spesa, ed allora nell’attesa del mio turno ecco che parte spontanea la prima domanda del palato alla mia mente: Secondo te la pasta che preparano è genuina come il loro sorriso? E poi subito la seconda, cappelletti o ravioli?. Non faccio in tempo a dare risposta che un “Ciao, buongiorno cosa ti do” mi riporta al presente, e senza pensarci su rispondo: dei cappelletti, dei ravioli ed un vaschetta di lasagne….! Mai scelta fu più azzeccata….! Una vera bontà, mentre facevo assaggiare ai miei colleghi giornalisti le paste, leggevo nei loro visi un sorriso compiaciuto, tanto da farmi pensare che il segreto è davvero tutto lì, come se per osmosi il sorriso di Catia ed Ermes era migrato dalle loro mani per amalgamarsi con la farina, le uova ed i ripieni rendendoli ambasciatori di quel gusto della vita e per la vita, che in Romagna si sa, è da sempre il valore aggiunto per eccellenza che rende la gente di questa terra particolare e spontanea come l’accento e la genialità che da sempre la caratterizza rendendola unica nel mondo. E’ un attimo pensare a Federico Fellini e Tonino Guerra, oppure a Paolo Cevoli e Giuseppe Giacobazzi, o al sorriso di Marco Simoncelli, per citarne alcuni…! Una delle frasi più belle per descrivere la gente di Romagna è questa: “Date ad un romagnolo uno scoglio in mezzo al mare e lui vi ci costruisce sopra un’azienda”. Chi mi conosce bene sa che non sono un tipo di facile convincimento e quindi per mantener fede alla mia fama o forse è più corretto scrivere fame, è più credibile – si fa per dire?! – dopo un po’ di tempo sono tornato da I Pastai di Cesena, nel loro piccolo regno di Via Strinati, ed ho acquistato nuovamente lo stesso tipo di pasta che avevo preso la prima volta, volevo beccarli in fallo, con sommo rammarico, devo dire, prova ampiamente superata, non c’è che dire, la qualità è davvero unica, vera, quando mangi i loro cappelletti il palato si lascia conquistare dai sapori così come i tuoi occhi dal sorriso di Catia ed Ermes…! Scusa….sono 18 euro e 75………, ecco ero talmente rapito che mentre loro mi servivano, per l’ennesima volta stavo scrivendo nella mia mente il pezzo che avete appena finito di leggere. Per fortuna ci ha pensato Ermes a riportarmi alla realtà, non prima però di avermi consegnato lo scontrino! Giuseppe Gaspari – Palato Anarchico Vagante
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