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I Gradenigo furono una delle più importanti famiglie del patriziato veneziano.

Notizia del 19/10/2013

Tradizionalmente ritenuti una delle ventiquattro famiglie apostoliche, presenti al momento della fondazione del Ducato, diede alla Serenissima tre dogi.

Storia

L'origine della famiglia è incerta e le varie teorie a riguardo si basano su leggende. Secondo alcuni proveniva dalla Transilvania, per altri da Ravenna; dopo un periodo trascorso ad Aquileia, avrebbe partecipato alla fondazione di Grado, da cui il cognome Gratico modificato poi in Gradenigo con l'aggiunta di un suffisso patronico in -igo. Una tradizione li ritiene della stessa stirpe dei Dolfin.

L'ipotesi sulla provenienza gradense della famiglia è condivisa da tutte le tradizioni sin dai tempi più antichi e per questo viene ritenuta affidabile anche dagli storici moderni. È stato invece confutato quanto sostenuto da Giuseppe Caprin il quale, ritrovando a Grado un'omonima famiglia Gradenigo di modeste condizioni, ritenne che anche i nobili avessero un'ascendenza umile; in realtà essa aveva assunto il cognome Gradenigo nel Settecento in segno di devozione a quel casato.

Basandosi su Giovanni Diacono, tuttavia, i Gradenigo fanno la loro comparsa nella storia di Venezia solo nella seconda metà del IX secolo assieme ad altre famiglie di recente importanza che tentarono di imporsi nella scena politica dopo l'assassinio del doge Pietro Tradonico.

Fu una delle più potenti casate veneziane. Le venne attribuita la fondazione di alcune chiese (Santi Apostoli, San Cipriano di Murano, forse Sant'Agostino) e, suddivisa in vari rami, diede numerose personalità distintesi in campo politico, ecclesiastico, militare e culturale; tra queste, spiccano tre dogi. Un ramo, insediatosi stabilmente a Creta, prese invece parte con Leonardo detto "Baiardo" a una delle croniche rivolte anti-veneziane.

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