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Notizia del 03/07/2007
Il lago di Fimon rappresenta l’ultimo residuo di bacino naturale quaternario, di piccole dimensioni (0,51 km2) e poco profondo (dai 4 ai 5 metri), a sud dell'abitato di Vicenza, nella frazione di Lago di Fimon, nel comune di Arcugnano. Dopo il disseccamento del Laghetto della Fontega, vicino ad Arcugnano e la scomparsa del Laghetto della Granza che copriva il fondo di una piccola dolina fra Orgiano e Lonigo, è l'unico lago minimamente significativo presente nel territorio della provincia di Vicenza.
La Zona è di altissimo interesse archeologico, motivato dal ritrovamento di resti di insediamenti risalenti al neolitico e all’età del bronzo. Il ritrovamento principale è costituito dai resti di capanne con focolare che riposa su strutture orizzontali di pali incrociati
Ricca e varia la popolazione ittica (sono apparse nuove specie e ne sono scomparse altre), così da rendere il sito interessante anche dal punto di vista della pesca sportiva, praticata anche con l’utilizzo di barche, con possibilità di noleggio.
Meta ideale per escursioni fuori porta e non, l’interesse turistico del lago di Fimon è vivo in tutte le stagioni. È presente un bar, affacciato sul lungolago, e una discoteca, oltre ad una piacevole pista ciclabile.
Nello scorso mese di maggio la Giunta provinciale ha approvato il protocollo d'intesa, sottoscritto con il Comune di Arcugnano, per la gestione della riserva naturale di interesse locale denominata "Ambito naturalistico del Lago di Fimon". Con questo documento il Comune di Arcugnano affida alla Provincia di Vicenza la gestione della riserva naturale istituita nel 2002 dallo stesso Comune, in considerazione dell'eccezionale interesse paesaggistico e naturalistico dello specchio lacustre. L'Amministrazione Provinciale s'impegna, così, a realizzare una serie di importanti interventi finalizzati al suo recupero e al suo miglioramento. Si tratta nello specifico di opere che favoriscano la riproduzione ed il rifugio di specie ittiche autoctone e di determinate specie floreali, del controllo ed il contenimento della nutria, del monitoraggio della qualità chimico-fisica, microbiologica e biologica delle acque e manutenzione della vegetazione, del miglioramento dello stagno periodico a Sud-Est del lago. Tutto questo arricchisce il programma di riqualificazione del lago che la Provincia ha avviato alla fine dell'anno 2002 avendo ottenuto la gestione del bacino e della stradina perilacuale.
Si tratta di un accordo che va configurandosi come un ulteriore passo in avanti sulla strada della piena riqualificazione e fruizione di questo importante ambiente vicentino.
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