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L'aglio rosso di Nubia

Notizia del 14/07/2012

è una varietà di aglio, caratterizzata dall'intenso colore rosso porpora delle tuniche dei suoi bulbilli. È coltivato a Nubia, frazione del comune di Paceco (provincia di Trapani), dove buona parte della produzione avviene all'interno della Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco. In minor misura, viene coltivato anche nei comuni limitrofi di Trapani, Erice, Buseto Palizzolo, Valderice, Marsala e Salemi.

Ha un bulbo costituito in media da dodici bulbilli, con le tuniche esterne di colore bianco e quelle dei bulbilli di colore rosso acceso.

Produzione

La coltivazione avviene su terreni scuri, asciutti e argillosi, in rotazione con il melone giallo di Paceco (il cartucciaro), le fave e il grano duro, al fine di evitare lo sfruttamento eccessivo ed il conseguente impoverimento degli suoli. La semina si effettua tra dicembre e gennaio. La raccolta, nei mesi di maggio e giugno, ha luogo nelle ore serali e notturne, perché la maggiore umidità delle foglie agevola l'intrecciatura dei bulbi. Sempre allo stesso scopo, prima della raccolta viene asportata l'infiorescenza della pianta (in dialetto, spicuna).

Tradizionalmente viene confezionato in trecce molto grandi (fino a cento bulbi), destinate ad essere appese davanti ai balconi delle abitazioni.

Attualmente le aziende produttrici sono 60, che coltivano una superficie di circa 320 ettari, con una resa media di 60 quintali per ettaro, ottenendo una produzione lorda vendibile di ca. 1.800 tonnellate.

Usi

Come risulta da analisi effettuate dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Palermo, l'aglio rosso di Nubia ha un contenuto di allicina nettamente superiore alla media. Questo gli conferisce un sapore particolarmente intenso.

Entra in alcune delle più importanti preparazioni tipiche della cucina trapanese: tra queste il cuscus di pesce, ma anche il pesto alla trapanese (in siciliano, "pasta cull'agghia", pasta all'aglio), a base di aglio pestato, basilico, mandorle, pomodoro e olio extra vergine di oliva.

L'associazione Slow Food ha attribuito all'aglio di Nubia uno dei suoi presidii nel 2002. E' inserito, insieme all'aglio di Paceco e all'aglio di Trapani, tra i Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, su proposta della Regione Siciliana.

È in corso la procedura di concessione del marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP).

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