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Notizia del 25/12/2011
Di anno in anno, presso i forni storici siti nei villaggi valdostani, si moltiplica il numero di appuntamenti dedicati alla lavorazione e alla cottura del Pan Ner , preparato con gli ingredienti della tradizione, in un clima di festa che coinvolge tutta la comunità: le donne impastano e gli uomini si occupano del forno a legna. Farina di segale e di frumento ed acqua vengono sapientemente mescolate assieme al “lievito madre” e, dopo una lunga lavorazione, prendono corpo nei filoni. Il pane,
prima di essere infornato, viene lasciato lievitare anche 3 ore; nel frattempo, si scalda il forno che, raggiunta la giusta temperatura, è pronto ad accogliere le forme. A fine cottura, appare il risultato di tanto lavoro: un pane nero, ricco di fibre preziose per la salute, gustoso, profumato e fragrante. Alcuni lo arricchiscono con noci, uvetta o semi di finocchio ed aromi che gli conferiscono un sapore goloso e originale. La cottura del pane, che un tempo aveva luogo una o due volte l’anno, rappresenta ancora, per le genti di montagna, un momento di aggregazione in cui la tradizione si perpetua.
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Notizia n. 2431 dalla Valle d'Aosta
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