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Le montagne della Ciociaria alla Settimana delle Dolomiti

Notizia del 03/05/2011

Una passeggiata in Ciociaria tra natura, storia e sapori di una volta ...

 

E’ possibile risalendo sentieri, torrenti e corsi d’acqua disseminati lungo i monti, o attraversando immensi boschi, imbattersi in angoli dalla vegetazione impenetrabile e selvaggia con grotte laghetti e cascate che riportano alla nostra mente paesaggi descritti in fiabe e racconti d’altri tempi. Le montagne che, nella parte più a nord della Ciociaria si presentano maestose ed imponenti, offrono luoghi incantevoli e affascinanti, che appieno meritano il rispetto e l’ammirazione che si riconosce alle vette più belle.

Nella catena dei Monti Ernici, delimitata dalle valli dei fiumi Liri ad est, Sacco a sud e dall'alto corso dell'Aniene a nord, sono di sicuro richiamo le vette del Monte del Passeggio (2056 m), ai piedi del quale si estende “Prato di Campoli” un incredibile anfiteatro erboso dall’incantevole fascino e il Monte Pizzodeta (2037 m), meta d’appassionati d’escursionismo alpino.

Monti Simbruini, gruppo montuoso al confine tra Lazio e Abruzzo, limitato dall'alta valle del Liri a nord-est, da quella dell'Aniene a sud-ovest e dai Monti Ernici a sud, costituiti da rocce calcaree, culminano nel Monte Contento (2014 m).

Le Mainarde, insieme ai Monti della Meta appendice ciociara del “Parco Nazionale degli Abruzzi”, si sviluppano fra il Lazio, l’Abruzzo e il Molise. Ricercata dagli appassionati di sport invernali, Prati di Mezzo (Picinisco) è situata ai piedi del Monte Meta che con i suoi 2241 m. svetta tra tutti. Da ricordare per gli appassionati di sport invernali anche le stazioni sciistiche di Campo Catino e Campo Staffi.

I Monti Aurunci, gruppo montuoso della Ciociaria sud-orientale, così chiamato dal nome degli antichi abitatori. Situato a ridosso della costa tirrenica, è limitato all'interno dalle valli del Liri-Garigliano e del Sacco, ad ovest la piana di Fondi lo separa dai Monti Ausoni, da taluni considerati come la loro naturale prosecuzione. Costituito in massima parte da rocce calcaree, la vetta più importante è il Monte Petrella (1535 m).

I Monti Lepini, gruppo montuoso dell'antiappennino laziale, allungato tra i Colli Albani, la valle del fiume Sacco, che lo separa dall'Appennino, i Monti Ausoni e l'Agro Pontino. Svetta a 1536 metri il monte Semprevisa. La popolazione, in queste zone, vive in centri raccolti su alture ed è dedita all'agricoltura e alla pastorizia.

( da menteantica.it)

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Notizia n. 548 dal Lazio

 

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