Leggi l'intervista ad Alfonso Gallina
News | Piemonte | Collinando
Notizia del 26/02/2007
“Passiti d’Italia…Unitevi!” Questo lo slogan vincente che ha caratterizzato, sabato 24 febbraio, la giornata di informazione organizzata da L’Italia del Gusto, la federazione del buono e bello vivere che si propone di sviluppare una rete giornalistica, incaricata di “informare chi informa”. Lo scopo primario dell’Associazione, lo ricordiamo, è quello di dare visibilità e sostegno agli interventi volti a valorizzare i borghi e i territori minimi, cioè ancora poco conosciuti per la loro tipicità culturale, storico-artistica, gastronomica, enoica, geografico-climatica e dunque ancora poco pubblicizzati. Due sono stati i momenti e i luoghi clou della giornata: l’Azienda Agricola Orsolani, a San Giorgio Canavese, e il Ristorante La Dolce Vita presso gli Studios di Telecittà, a San Giusto Canavese. Nella nuova ed accogliente sala di degustazione di Orsolani si è parlato di vini Passiti, anche di quelli prodotti in Valle d’Aosta, come il Chambave Musqua e il Nus Malvoisie Flétri, magistralmente illustrati da Andrea Costa, responsabile tecnico de La Crota des Vignerons, una cooperativa che vanta 120 soci conferitori e che rende merito a due comuni valdostani storici per il vino, Chambave e Nus. La storia delle Cantine Orsolani, invece, inizia alla fine del 1800, quando il bis-nonno Giovanni con la moglie Domenica rientrano dall’America richiamati dalla nostalgia della propria terra. Attualmente le Cantine Orsolani, vinificano esclusivamente Erbaluce ottenuti da circa 15 ettari di vigna e la produzione è di circa 100 mila bottiglie divise fra i vari vini e spumanti. L’Azienda, oggi diretta e organizzata da Gianfrancesco e dal figlio Gianluigi, è stata recentemente invitata a rappresentare il Canavese nella manifestazione intitolata ‘Varese, l’identità del gusto’ che si svolgerà nella prima settimana di maggio. Nel 1988, dopo alcuni anni di sperimentazione, le Cantine Orsolani, introducono l’utilizzo della barriques nella fermentazione del Passito, riducendone l’invecchiamento ossidativi. Il risultato è un passito solare che si paragona ai grandi passiti, non aromatici, italiani. Il secondo momento di condivisione giornalistica si è svolto al Ristorante La Dolce Vita, nel corso del quale è stato dedicato uno spazio importante al Progetto Canavesando, un set di proposte turistiche alle porte di Torino. “Il nostro scopo è quello di sviluppare l’incoming dimostrando che il Canavese, con tutte le sue opportunità e risorse, potrà diventare una meta sempre più ricercata dal turista italiano e straniero” – ha spiegato Michela Sgherzi, ideatrice del Progetto.
Torna a inizio pagina