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Notizia del 22/03/2011
L'immaginario collettivo ci regala degli stereotipi ben precisi sulla Riviera del Brenta e sui territori limitrofi. A questo hanno certamente contribuito anni e anni di informazione di 'regime', impegnata a versare fiumi d'inchiostro sulla buona ristorazione, sull'incanto delle ville venete e via discorrendo.
Molto più umilmente, i comunicatori e i giornalisti di inf@Riviera hanno visitato in incognito trattorie, ristoranti, botteghe di specialità alimentari,cantine, per scoprire che , in realtà, la tanta decantata qualità è possibile trovarla nei punti meno prevedibili, ed è fatta dagli sforzi e dalla passione di molti giovani protagonisti, dai quali occorre ripartire per 'pensare' ad un rilancio della Riviera stessa.
Ma partiamo da Noventa Padovana.” Posizione geografica, comunanza di vicende storiche e, soprattutto, la presenza di un gruppo di ville venete di grande rilievo rendono..... Noventa l'ultimo paese della Riviera, posto a chiusura dell'itinerario suggestivo che dalla Laguna di Venezia giunge a Padova” (wikipedia).
Fate un salto a Il Cavallo, macelleria equina ove Gabriella e Mauro interpretano al meglio l'antica arte, proponendo sfiziosità din ogni genere. Il Cavallo è stato protagonista di una delle giornate
d'informazione di Dolo, proponendo, fra le altre delizie, la Pasta del Padovan e la polenta del pastificio Mulina di Brugine (conosciuto ed apprezzato anche per i suoi gnocchi freschi).
Sempre a Noventa, Andrea vi consiglia alla grande vini di ogni dove nella sua Cantina La Noventana, che propone anche eccellenze di diverse parti d'Italia ( le mozzarelle di bufala, i salumi di tradizione delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, i dolci....).La Cantina la Noventana è intervenuta alle giornate di informazione di Dolo, proponendo i prosecchi dell'azienda Bisol ,i vini dei Colli Berici e i venezianissimi vini di Lison Pramaggiore dell'azienda agricola Beccarello.
A Dolo numerose sono state le presenze 'censite', commentate e presentate. E' impossibile dimenticare lo stage televisivo che ha toccato l'Osteria Il Calamaro, con i suoi cicchetti veneziani,
l'Antica Hosteria Corona ( forte della sua cucina di pesce freschissimo), i Mulini di Dolo e la trattoria-pizzeria Al Cristo, il panificio pasticceria Terribile ( che ha proposto ogni giorno una 'carta del pane', a seconda dei menù e dei cibi proposti in degustazione alla Casa a Colori).
Da Mirano la Trattoria Tiro a segno , è intervenuto proponendo la sua cucina che valorizza i prodotti stagionali, secondo una creatività che fa onore a Claudio (lo chef) e alla moglie Olga.
La trattoria fa parte dei gruppo dei ristoratori miranesi de 'A tavola sul cardo'.
Da Cazzago di Pianiga, è impossibile dimenticare lo stage televisivo che ha toccato la Macelleria Gastronomia Coi & Negro e la Cantina La Botte.
La prima ha poi fatto letteralmente impazzire gli ospiti con due ricette tradizionalissime :
il fegato alla veneziana e il baccalà mantecato.La cucina di Coi & Negro è una cucina casalinga ,a base di piatti genuini che conservano inalterati antichi sapori .... tutto fatto in casa!
Si passa così dal negozio di specialità alimentari Venete alle carni Biologiche di filiera corta, dalla selezione di verdure fresche di piccoli produttori locali all'organizzazione di buffet e catering presso ville, privati ed enti.
Stefano, nume tutelare de La Botte (enoteca con scelta ampia di vini e prodotti di nicchia), ha fatto degustare un pezzo di Friuli Venezia Giulia, con i vini della Cantina Collavini ed ha raccontato poi la storia di Re Vino, l'azienda che ha creato con un'altra socia, per far conoscere e commercializzare i vini italiani in Cina.
Un'altra giornata indimenticabile i giornalisti e i comunicatori l'hanno trascorsa a Lo Spaccio del Contadino, la bella realtà che Cantine Riviera del Brenta, LatteBusche e Carni Bareato, hanno creato a Dolo, Noale e Chioggia. In questo contesto è stato possibile conoscere la storia e le ragioni
della Doc. Dal 2004, infatti , la famiglia dei vini di qualità del Veneto si è arricchita della nuova Denominazione d'Origine Controllata 'Riviera del Brenta' che eredita l'antica cultura viticola di queste terre, legata all'Impero Romano prima - già Plinio raccontava di queste viti in palude laddove la pianta cresce e l'uva sa di salice - e alla Repubblica Veneta poi . Dopo il '400 si ricostruisce un fiorente commercio di vino dal padovano verso la città lagunare, distinto in vino di monte e vino di piano. Vino della Riviera del Brenta vuol quindi dire tradizione, luoghi e tecnica perfettamente integrati per soddisfare un consumatore esigente che vuole bere bene, ritrovando i segni di un sapere e di una perseveranza antica: non vini impegnativi, elaborati ed aristocratici, che la natura dei suoli ed il clima non potrebbero dare con costanza, ma un prodotto che soddisfi una larga esigenza di mercato.
La DOC intende valorizzare i vini ottenuti dalle uve, dai mosti delle seguenti varietà : Tocai Friulano, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Merlot, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Refosco dal Peduncolo Rosso, Raboso Piave, Raboso Veronese.
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Notizia n. 361 dal Veneto
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