News | Molise | Collinando

Portocannone al Festival Europeo del Gusto

Notizia del 03/11/2010

La delegazione del Molise de l'Italia del Gusto presenterà al Festival Europeo del Gusto la realtà di Portocannone.

Portocannone, la cui popolazione ha origini albanesi, non è nata con gli albanesi. Essa, infatti, esisteva già in epoca medievale, molto prima che arrivassero i nuovi coloni. Fu fondata dai popoli latini nel 1046 nella località denominata “Castelli”, nei pressi dell’attuale cimitero comunale. Il nome attuale del Comune di Portocannone, detto “Portacandesium” in un diploma del 1137, ed in proseguo “Portocandora” e “Portacanduni”, non offre campo a serie indagini per rintracciarne l’etimo. Il “Porto” ha sicuramente significato di luogo di affluenza e di asilo, mentre il “candesium” dei tempi successivi non può essere altro che una qualifica topografica (zona rustica). Il paese fu fondato nel XII secolo ed appartenne alla diocesi di Larino.

Notizie Storiche

Portocannone (in lingua arbëreshë, Portkanuni) è un comune con circa 2.600 abitanti della provincia di Campobasso situato a 148 metri s.l.m.. Dista circa 65 km dal capoluogo di regione. Il paese fu raso al suolo quasi interamente dal terremoto del 1456 e ricostruito 10 anni dopo da una piccola colonia di Albanesi. L'economia si basa essenzialmente sull'agricoltura con produzione principalmente di grano. Il paese è dotato di strutture per il tempo libero e per attività culturali, tra le quali emerge il teatro comunale e l'anfiteatro antistante la locale scuola media che, nel periodo estivo, consente la rappresentazione all'aperto di spettacoli teatrali e musicali. Tra le strutture sportive prevale lo Stadio comunale dei Pini, omologato anche per incontri di serie C, il campo da tennis e la palestra comunale che, nei mesi scolastici, ospita corsi di danza e ginnastica. Il monumento più pregevole di Portocannone è il Palazzo Baronale, che si eleva solitario in tutta la sua imponenza. Costruito tra il 1735 ed il 1742 dal barone Carlo Diego Cini, è attualmente di proprietà della famiglia Tanasso, che lo fece restaurare nel 1915.

L'Epopea del passato

Portocannone, la cui popolazione ha origini albanesi, non è nata con gli albanesi. Essa infatti già esisteva in epoca medievale, molto prima che arrivassero i nuovi coloni. Nel 1137 era chiamata Portocandesium e successivamente, come risulta dai registri angioini del 1320, il suo nome fu mutato in Portocanduni. La Portocannone latina ebbe fine nel 1456 quando un violento terremoto la rase al suolo. E nello stesso periodo iniziarono le migrazioni albanesi: la prima ebbe luogo nel 1461 quando re Ferdinando I d'Aragona, per vincere la fazione angioina contro cui era in guerra, ottenne l'aiuto delle milizie di Giorgio Castriota Skanderbeg, l'eroe nazionale albanese. Con le altre migrazioni, successivamente alla morte e all'invasione dei Turchi, molti albanesi varcarono l'Adriatico, certi di ottenere la protezione del regno di Napoli, in virtù dei benefici che il principe Skanderbeg aveva reso alla corona d'Aragona. Vennero così ripopolati paesi distrutti dal terremoto e iniziò la rifondazione di Portocannone. Al luogo, che si trovava a poca distanza dal vecchio centro abitato dai Latini, fu dato lo stesso nome del paese raso al suolo dal terremoto, Portocannone, e vi fu subito costruita la nuova chiesa in onore della Madonna di Costantinopoli. Ed in memoria di questo evento ogni anno si svolge la spettacolare gara della Carrese (il lunedì successivo al giorno della Pentecoste).

-----------------------------------------

Notizia n.1105 dal Molise

Torna a inizio pagina


Grafica e layout by mb - Tecnologia Webasic