Notizia del 17/09/2010
La ricetta del giorno
Salsiccia all’uva
Ingredienti
Per 4 persone
* 8 salamelle nostrane (non troppo grasse)
* 2 o 3 grappoli di uva bianca ad acini grossi e sodi
* Olio d’oliva
Inoltre...
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Procedimento
Passare sulle salamelle un telo umido, pulendole, poi sforacchiate in più punti con i rebbi di una forchetta. In una padella di ferro non troppo larga versare due cucchiaiate di olio e metterla sul fuoco; quando sarà caldo unire le salamelle e farle cuocere da tutte le parti, smuovendo spesso la padella. Toglierla poi dal fuoco e levare quasi tutto il grasso che si sarà formato, lasciandovi le salamelle. Lavare e asciugare i grappoli di uva, poi staccare gli acini e metterli nel recipiente, che deve risultare ben pieno. Metterlo su fuoco vivace per 5’, smuovendo spesso l’uva col cucchiaio di legno: gli acini assorbiranno quasi tutto il condimento e non si dovranno rompere per non disperderne il succo.
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DAL 16 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE A CUSANO MUTRI (BENEVENTO)
LA TRENTADUESIMA EDIZIONE DELLA 'SAGRA DEI FUNGHI'
Una ricca offerta di gastronomia, arte, artigianato, cultura, escursioni e sport
nella suggestiva atmosfera di uno dei “Borghi più belli d'Italia”
Da giovedì 16 settembre a domenica 3 ottobre il grazioso centro di Cusano Mutri, in provincia di Benevento, si veste a festa in occasione della 'Sagra dei Funghi', certamente uno degli appuntamenti più attesi dai turisti campani ed extra-regionali. La rinomata kermesse, che giunge alla trentaduesima edizione, è organizzata dal Comune di Cusano Mutri con il contributo della Regione Campania, della Provincia di Benevento, della Camera di Commercio di Benevento, dell'Ente Provinciale per il Turismo di Benevento e delle Pro Loco Cusanese e di Civitella Licinio.
La sagra autunnale rappresenta senza dubbio il momento migliore per visitare questa cittadina dell'alto bacino del Titerno, inserita nello scenario incontaminato del Parco Regionale del Matese, che dal 2006 fa parte de 'I borghi più belli d'Italia', club che unisce tante piccole perle della Penisola che si contraddistinguono per armonia architettonica del tessuto urbano, qualità del patrimonio edilizio e vivibilità in termini di attività e di servizi al cittadino. Il club, sorto nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell'Anci (Associazione Comuni Italiani), intende valorizzare il grande patrimonio di Storia, Arte, Cultura, Ambiente e Tradizioni presente nei piccoli centri italiani.
“Di anno in anno e grazie agli sforzi di tanti – dichiara Pasquale Frongillo, sindaco di Cusano Mutri – l'evento riesce ad ampliare la propria offerta. La sagra, partendo dai funghi e gli altri prodotti del sottobosco matesino, si è trasformata nel corso delle varie edizioni in un evento promozionale di particolare rilevanza, capace non solo di far conoscere gastronomia e tipicità, ma anche artigianato, ricchezze storiche ed architettoniche e soprattutto l'incontaminato contesto ambientale dell'alto bacino del Titerno”.
Il piatto forte della kermesse cusanese è infatti costituito dalla tradizionale gastronomia titernina, con i funghi, in particolar modo i porcini, in abbinamento alle carni degli animali allevati sulle alture che circondano il paese ed a formaggi e salumi di produzione locale. Tra i saliscendi delle viuzze e le piazzette del centro storico si potranno degustare tante bontà gastronomiche, sapori del bosco e fragranti prodotti da forno, mentre i palati più esigenti potranno sostare in una delle aree stand dove sei ristoratori titernini prepareranno menù con paste fresche e carni alla brace che esalteranno i sapori dei funghi matesini.
A fare da cornice alla gastronomia gli spazi dedicati all'artigianato locale, con i ricami realizzati dalle cusanesi secondo le antiche tradizioni, gli oggetti in legno opera di bravi intarsiatori locali, le sculture e gli oggetti in pietra degli inimitabili scalpellini che ancora sopravvivono in questo angolo affascinante della terra sannita.
Altro piatto forte è rappresentato dalle possibilità di escursioni nel verde e dai momenti agonistici che prenderanno vita anche tra i boschi e gli angoli mozzafiato che offre il massiccio del Matese. Da segnalare la prima edizione del 'Quad specialist', in programma domenica 19 settembre, manifestazione a carattere amatoriale con un avventuroso percorso non segnalato da affrontare con il Road Book. Per quanto concerne le passeggiate e le escursioni, da citare i percorsi delle forre di Lavello, delle gole di Caccaviola e delle miniere dismesse di bauxite, che sono certamente le aree escursionistiche più conosciute di un territorio che custodisce posti incantevoli dove trascorrere delle ore di relax lontani dalla vita quotidiana metropolitana, scandita da ritmi sempre più veloci e frenetici.
Particolarmente ricco anche il programma collaterale, con momenti di musica popolare ed animazione per bambini. Grande attesa per l'edizione 2010 della 'Notte bianca' cusanese che, tra le altre offerte, proporrà nella tarda serata di martedì 21 settembre il concerto de 'I Nomadi', band storica del panorama musicale italiano.
L'intera offerta del programma articolato e stuzzicante si può visionare sul sito internet del Comune cusanese, all'indirizzo www.comunecusanomutri.it. Per altre informazioni inerenti anche l'ospitalità e le diverse proposte si possono contattare i recapiti 0824-862003 e 366-8874040.
Pasquale CARLO
addetto stampa XXXII Sagra dei Funghi – Cusano Mutri
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Domenico Notarangelo sul set de Il Vangelo secondo Matteo.
Mostra Fotografica
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
Casarsa della Delizia
3 settembre_ 30 novembre 2011
orari apertura
da lunedì a venerdì, ore 15_18.30
sabato, ore 15_19
domenica, ore 10.30_12.30 / 15_20
Proseguirà fino alla fine del mese di novembre 2010 la mostra fotografica Sul set de Il Vangelo secondo Matteo, organizzata in collaborazione tra il Centro Studi Pasolini, il Festival Terre dell'Uomo, prima edizione, e il Circolo Lumière di Trieste.
L'esposizione, allestita presso due sale al pianterreno del Centro Studi, tra cui anche la saletta dell'Academiuta, propone quaranta 'scatti' di eccezionale valore documentario, che documentano il 'dietro le quinte' del capolavoro filmico che Pasolini girò nel 1964 tra i Sassi di Matera, straordinario esempio di architettura della miseria scelto quale set di una popolare Terra Santa. Le foto si devono allo sguardo del fotogiornalista Domenico Notarangelo, originario di Lecce (1930), che poi raccolse e pubblicò il suo meraviglioso album di immagini nel catalogo Il Vangelo secondo Matera.
All'epoca delle riprese Notarangelo era un giovane dirigente della sezione locale del Pci, incaricato di organizzare una cintura di protezione intorno a Pasolini e impedire quelle aggressioni violente di cui spesso il regista era fatto oggetto altrove. Entrato ben presto con lui in una profonda amicizia, al di là degli impegni strettamente professionali, Notarangelo fu coinvolto anche nella ricerca di comparse locali e perfino in un piccolo ruolo, quello di un centurione, che gli consentì perciò di aggirarsi indisturbato sul set. Fu grazie a questa possibilità, e a un piccola macchina fotografica prudentemente occultata sotto il costume di scena, che poté quindi fissare alcuni momenti della genesi di quel capolavoro. Da lì una galleria di scatti che ancora oggiAggiungi un appuntamento per oggi, al di là del valore di testimonianza, commuovono per la spontanea naturalezza e per la carica di partecipazione emotiva che sanno sprigionare. Memorabili, in questo senso, la sequenza delle foto della Passione, con la Madonna interpretata da Susanna Pasolini, mater dolorosa del poeta, o l'immagine del profilo di Pasolini accanto al 'suo' Gesù, lo studente catalano Enrique Irazoqui.
Con questa mostra, abbinata anche a quella tuttora in corso I luoghi di Pasolini di Andrea Paolella, il Centro Studi Pasolini si accredita a importante polo espositivo, non a caso meta costante di flussi di visitatori. Orari di apertura a ingresso libero, da lunedì a venerdì, h. 15-18.30; sabato h. 15-19; domenica h. 10.30-12.30 / 15.20. Info,Centro Studi Pasolini,Casarsa della Delizia, tel. 0434.870593; info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
I-33072 Casarsa della Delizia (PN)
Casella postale n° 53 - Casarsa della Delizia
Tel.: 0434 87 05 93- 0434 87 05 93
info@centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
www.centrostudipierpaolopasolinicasarsa.it
opac: http://www.infoteca.it/sbcasarsa/homepage.htm
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SOLOPACA (BN): LA BOTTEGA FONZI CON IL CARRO “STAVAMO MEGLIO QUANDO STAVAMO PEGGIO” HA VINTO LA XXXIII FESTA DELL’UVA
Al secondo posto “L’oro di Cleopatra” ed al terzo “Non ci resta che piangere”
“Stavamo meglio quando stavamo peggio” della bottega Fonzi ha vinto l’edizione 2010 della Festa dell’Uva, appuntamento enogastronomico svoltosi a Solopaca in provincia di Benevento, cittadina da sempre sinonimo di vini di qualità.
L’allestimento ha preceduto, nell’ordine, “L’oro di Cleopatra” della bottega A cumpagnia ‘e sèmpe e “Non ci resta che piangere” della bottega Impiano; completano la graduatoria: “I segreti di Pinocchio e la politica di Pulcinella” (bottega Zì Filippo), “Cappuccetto Rosso” (Zì Peppo ‘e Jaco), “Viaggio nella storia con un compagno di eccellenza: il Solopaca DOC” (Misericordia), “Da Ciao Darwin al paese del DOC” (I figli di Bacco), “L’unità d’Italia” (I Ragazzi di Oggi), “Futurama” (La Compagnia della Zappa) e “Cent’anne” (Arciulo).
Questo il verdetto della giuria tecnica, mentre, i voti della giuria popolare sono andati nell’ordine a: “Cappuccetto Rosso” (1273); “Da Ciao Darwin al paese del DOC” (593); “I segreti di Pinocchio e la politica di Pulcinella” (543); “L’unità d’Italia” (450); “L’oro di Cleopatra” (367); “Viaggio nella storia con un compagno di eccellenza: il Solopaca DOC” (350); “Non ci resta che piangere” (255); “Futurama” (182); “Stavamo meglio quando stavamo peggio” (137) e “Cent’anne” (20).
Ai primi quattro carri classificati dalla giuria popolare sono stati abbinati i biglietti della lotteria. Il primo premio (una Fiat 500 1.4 16 V) è andato al n. 3559, il secondo (TVC 50”) al n. 8305, il terzo (buono acquisto da 300 euro) al n. 5046 ed il quarto (buono acquisto da 200 euro) al n. 3675.
I risultati sono stati comunicati ieri nella serata di chiusura svoltasi nel piazzale della Cantina Sociale di Solopaca, scandita dai ritmi e dalle musiche della Rino Gaetano band (con special guest Marco Morandi) e dagli assaggi di piatti della cucina locale e dalle degustazioni di vini della cooperativa solopachese.
Sul palco, prima della proclamazione dei vincitori e l’annuncio dei biglietti vincenti, hanno salutato i numerosi presenti: il sindaco di Solopaca Pompilio Forgione, l’assessore alla Cultura della provincia di Benevento Carlo Falato, il presidente dell’Ept di Benevento Giovanni La Motta, il presidente dei maestri carraioli Carmine Martone ed il presidente della Cantina Sociale di Solopaca Giacomo Cutillo.
Con la XXXIII edizione della Festa dell’Uva è calato il sipario sulla rassegna “Tra Cantine e Borghi d’Arte” (direttore artistico Puccio Corona), un progetto varato da Provincia di Benevento, Ept di Benevento ed i comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso, teso a promuovere e valorizzare gli eventi enogastronomici di queste cittadine accomunate da un’antica e consolidata tradizione vitivinicola.
Sandro Tacinelli
ufficio stampa: XXXIII Festa dell'Uva
mob. 339 2073143 - e-mail: sandrotacinelli@tin.it
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A Predappio, Romagna
Piadina&Sangiovese uniti in una unica teglia !
Dopo svariate prove e tentativi di calibrare al meglio ingredienti tradizionali della piadina e le quantità necessarie di vino Sangiovese, Barbara ce l'ha fatta!
Ecco così la piadina (in questa versione simpaticamente ribattezzata da Barbara Lucchi 'piavina') sposata al Sangiovese di Romagna: una unione totale - fino a poco tempo fa impensabile - tra i due prodotti più identitari e caratteristici del territorio romagnolo, piadina e vino, per l'appunto!
Quattro mesi di lavoro ed esperimenti a colpi di matterello, farina, acqua, sale e vino, con decine e decine di dosature diverse e calibrate ed infine il miracolo eno-gastronomico: la piadina al Sangiovese (la piavina ) è buonissima, fragrante, gradevole Io l'ho sentita ieri personalmente e sono rimasto davvero molto molto stupito ! Così come le centinaia di clienti che l'hanno voluta assaggiare in occasione del Piadina Days , ove Barbara l'ha presentata al pubblico del suo locale
L'aggiunta del vino conferisce all'aspetto della piadina un colore tendente al bruno/violaceo, e quando Barbara me l'ha portata calda appena cotta (l'unica maniera seria di approcciarsi alla piadina romagnola ) si sentiva al naso un leggerissimo, accennato sentore di vino mescolato al tipico profumo della piadina estratta dalla teglia
'Sono molto soddisfatta per i consensi che sta ottenendo questa mia intuizione che mi è costata tanto lavoro - ci dice Barbara - e sono soprattutto orgogliosa di esser riuscita con la mia ricetta a mettere insieme i due grandi storici prodotti di Romagna in una maniera che non altera, anzi esalta, il sapore e la fragranza naturale ed originaria della piadina!!'
Chi è Barbara Lucchi
Barbara (originaria di Forlimpopoli ma residente da anni a Predappio) quattro figli nonostante la giovane età, gestisce col marito Riccardo Menghi il ristorante enoteca La Vecia Cantena d'Là Prè di Predappio Alta (già Cà de Sanzves). La trattoria-osteria è collocata nei locali delle antichissime Cantine della famiglia di Adone Zoli (che fu primo ministro nel dopoguerra), costruite su tre piani soprastanti : la sala da pranzo odierna era il luogo di ricevimento uve e pigiatura; i due piani sottostanti (la 'vinaia' e la zona di invecchiamento) sono oggi un suggestivo museo del vino e dei suoi strumenti , dove periodicamente fra antichi tini si organizzano mostre d'arte di pittori romagnoli. Qui l'Ente Tutela Vini Romagnoli dal 1976 al 2006 gestì 'la Cà de Sanzves' con lo scopo di promuovere i vini romagnoli doc abbinandoli al più decantato e fragrante 'pane romagnolo', la piadina. Ora il locale di Barbara e Riccardo (inserito nel circuito della Strada dei Vini e dei Sapori e di Romagna Terra del Sangiovese) è un'affermata osteria dove si può degustare la tipica cucina romagnola, con pranzo strutturato ai sapori del territorio, ma sono anche possibili assaggi di bruschette e piadina farcita, merende a base di miele e formaggi tipici della zona. Con Barbara che prepara personalmente la classica piadina ed ora anche la 'piavina'!
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Roy Berardi
Giornalista - turismi emergenti - marketing territoriale
e-mail : roybera@tin.it
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