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Notizia del 16/09/2010
in Week-end/Libero news
Non solo Carnevale. Via libera ai festeggiamenti nella suggestiva cornice del Castello della Rocca: l'ospite d'onore è sua maestà la mortadella, ma a essere celebrato è tutto un territorio ricco di arte e cultura
Dici Cento, in provincia di Ferrara , e subito pensi al Carnevale. Ma oggi c'è un altro appuntamento per godere delle bellezze di questo territorio tanto ricco di arte e di cultura (anche gastronomica). Nella suggestiva cornice del Castello della Rocca, il 25 e 26 settembre, l'ospote d'onore è sua maestà la mortadella: un Festival vero e proprio, ricco di appuntamenti e fitto di eventi collaterali (laboratori didattici per bambini, la Cittadella del Gusto, Mercatino dell'artigianato artistico, Mercatino di prodotti agricoli, Sapori dell'arte, Villaggio medievale). Degustazioni (mortadella e pane, mortadella e pasta, mortadella e aceto balsamico, mortadella e risotto, mortadella figer food, mortadella flambè, mortadella e patate, mortadella e pizza...), isole del gusto, musica e spettacoli per un itinerario enogastronomico, in cui il gustoso salume simbolo del Made in Italy sarà indiscusso protagonista. Ma tutta la gastronomia centese merita un'ode.
Qui, fra il Reno e il Panaro, la pianura è ricca e generosa. E se non bastasse Cento è circondata da tre grandi capitali del gusto italiano: Bologna (tortellini, tortelloni di ricotta, nocino), Modena (cotechino, salame alla brace, zampone, lambrusco) e Ferrara (pane, lumache, salama da sugo, tortelloni di zucca). Il mangiar bene è scritto nel Dna di questo territorio, che offre sapori forti e genuini. La sfoglia con l'uovo, il maiale, danno vita a specialità uniche, come il tortellone di zucca (zucca, parmigiano, noce moscata), la salama da sugo (insaccato di carni suine macinate, insaporite da vino e spezie), il cotechino. A innaffiare il tutto, Lambrusco e Sangiovese , senza dimenticare un bicchierino di nocino per concludere: un liquore rigorosamente fatto in casa con i gherigli delle noci verdi raccolti il 24 giugno, giorno di San Giovanni.
Per conoscere anche i pregi architettonici e artistici di Cento , il Comune - che è anche tra i promotori del Mortadella Festival suggerisce un breve itinerario che parte proprio dalla Rocca che ospita la kermesse, sorta alla fine del ‘300 per volontà del vescovo di Bologna per mettere a freno le ambizioni autonomistiche dei Centesi. La cappella, la sala della trifora, le cannoniere, le prigioni: durante la visita si sentiranno riecheggiare storie di amori tragici, banditi sanguinari, fughe rocambolesche e apparizioni miracolose come quella dell'immagine della Madonna, che secondo la tradizione in seguito a un atto sacrilego iniziò a perdere sangue. Dal cortile davanti alla Rocca parte la via principale della città - fortemente caratterizzata dalla presenza dei portici - sulla quale si affacciano il santuario della B. V. della Rocca, la chiesa di San Filippo (1680-1760), Palazzo Rusconi (1766), il Teatro Comunale, il Palazzo del Governatore, il Palazzo Comunale, la chiesa di San Lorenzo (1765-73), il palazzo della Partecipanza Agraria, Casa Pannini. Sarà dunque semplice, con un'unica passeggiata, abbracciare le maggiori opere architettoniche della città i cui colori predominanti , com'è tipico della Pianura Padana, sono l'arancio e il senape di mattoni e cotto.
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Notizia n.930 dall'Emilia Romagna
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