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Notizia del 15/12/2006
L’Italia del gusto è una federazione del buon e bello vivere che unisce giornalisti,pubblici amministratori, rappresentanti delle associazioni che operano nelle comunità locali e imprenditori per valorizzare borghi e territori poco conosciuti del Belpaese, attraverso iniziative e progetti mirati ad ‘informare chi informa’.
La partecipazione di Mario Comini, titolare della Enoteca di Mandello del Lario, alla conferenza nazionale dei delegati che si è svolta in Canavese, ha permesso ai giornalisti accreditati di conoscere in modo più approfondito la realtà del Lario.
“Nel 2007 - commenta Mario Comini - intendiamo proseguire lungo la strada che abbiamo iniziato, promuovendo alcuni appuntamenti di carattere informativo e partecipando alle iniziative di rete che Italia del gusto propone. Presteremo anche attenzione alle produzioni eroiche della provincia di Lecco, per dar loro una opportunità di valorizzazione”.
Comini si riferisce evidentemente ai vini della Brianza.
Una tempo, il vino di Montevecchia, collina della Brianza a 40 chilometri da Milano, godeva di un certo lustro, persino sulla tavola di Alessandro Manzoni. “Poi, a fine Ottocento, le distruzioni provocate nelle vigne dalla fillossera, quindi le due guerre, e un certo immobilismo negli ultimi cinquant’anni, hanno appannato la fama di un tempo. Sopravvive ancora oggi qualche produttore, ma non si può dire che i vini della zona godano di grande reputazione. Qualcosa di nuovo però si fa avanti. Sulle colline di Perego, separate da Montevecchia dalla Val Curone, Giordano e Mina Crippa, con le figlie Claudia e Clara, producono da qualche anno poche bottiglie (circa 25.000) divise in parti uguali fra tre vini di sorprendente qualità. Il migliore è forse il Serìz, da uve merlot, cabernet e syrah, ricco, speziato e adatto a ogni palato, anche inesperto, che ami il rosso. Ci sono inoltre un Pinot nero di gran carattere ed eleganza, il San Giobbe, e un bianco come il Solesta, da chardonnay e riesling renano, che si affina prima in botticelle e poi in bottiglia per un anno e mezzo.”
“La produzione vinicola di Montevecchia era improntata, negli anni passati, in modo prevalente per l'autoconsumo, mentre recentemente si possono reperire i vini locali anche nei comuni canali commerciali. I vini bianchi sono essenzialmente dei vini d'annata, beverini, caratterizzati da una buona freschezza gustativa ed un discreto corpo. I profumi che si possono riscontrare sono di fiori di campo, frutta fresca e talvolta si possono percepire vaghi sentori di salvia. I vini rossi, discretamente corposi, sono anch'essi da bere giovani, caratterizzati da profumi vinosi intensi e sentori di frutta di sottobosco. Le condizioni climatiche particolari rendono Montevecchia una zona vocata per la produzione vinicola e le sperimentazioni in atto sono improntate verso il conseguimento di risultati enologici di buon livello.” (dal sito del Parco).
Accanto a questo lavoro di promozione e valorizzazione delle eccellenze locali,l’Enoteca Comini porta avanti da sempre un rigoroso lavoro di promozione di altri vini lombardi. “Una piccola conca tra le colline di Gandosso in provincia di Bergamo, l’antico vigneto, le vecchie case del borgo: così si presentava Il Fontanile quando lo acquistò Vincenzo Tallarini nel 1983.Alliniziale passione per l’apicoltura si affiancò subito quella per l’enologia, tanto che i vini prodotti ottennero lusinghieri risultati già ai primi concorsi enologici. I vigneti crebbero e fu costruita una grande cantina. Oggi l’azienda Tallarini conta su 24 ettari di vigneti, destinati interamente alla produzione di vini di alto livello.”
Ogni vino Tallarini trae la sua grande qualità già nel vigneto: bassa resa, ricerca del momento perfetto per la vendemmia, selezione manuale dei grappoli. Tecnica e tradizione assicurano poi il miglior risultato finale. I vini della Valcalepio sono una autentica scoperta. Tallarini ha poi creato un marchio ‘La Masnadora’ in Franciacorta, nei cui contenuti potesse esserci tutto quanto di meglio la Franciacorta ha perfezionato negli ultimi venti anni. Un marchio che permetta la produzione di vini capaci di interpretare validamente questa attraente regione viticola Bresciana ed una commercializzazione non di grandi quantità, ma con prodotti qualitativamente impeccabili.
Un’altra realtà che l’Italia del gusto intende coinvolgere nel lavoro di valorizzazione e comunicazione delle eccellenze della provincia di Lecco, è il Consorzio Terre-alte. “Il consorzio Terre-alte è composto da imprenditori agricoli e agrituristici lecchesi che intendono far conoscere i sapori, la storia e il paesaggio della provincia di Lecco, sospeso fra colline, montagne e lago.Con spirito aperto al nuovo, ma fortemente ancorato ad antiche radici, gli associati vogliono garantire la qualità dei servizi e dei prodotti offerti e la trasparenza nei rapporti con i consumatori.Gli ospiti potranno vivere nelle imprese consorziate esperienze originali e ricche di emozioni, a stretto contatto con il territorio.Il consorzio Terrealte è impegnato a preservare l’ambiente. Grazie a questa filosofia è nato il progetto dei "giardini della biodiversità", in cui le antiche varietà di piante a rischio di estinzione continueranno ad essere coltivate e così il loro patrimonio genetico, risultato di decenni di selezione dei coltivatori, sarà preservato per le future generazioni. Questo è il contributo del consorzio Terre-alte per migliorare la qualità della vita di tutti.”
Per informazioni sul Consorzio Terre-alte: 333-7655188
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