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Il Gusto Quotidiano di mercoledì 8 settembre

Notizia del 08/09/2010

SOLOPACA (BN): GIOVEDI’ 9 SETTEMBRE CON DUE MOSTRE PRENDERA’ IL VIA LA XXXIII FESTA DELL’UVA

In programma anche la presentazione del libro “Sul piatto della Bilancia” di Lina Rabuano

Giovedì prossimo, 9 settembre, prenderà il via la XXXIII Festa dell’Uva di Solopaca, in provincia di Benevento.

L’appuntamento rientra nella rassegna “Tra Cantine e Borghi d’Arte” (direttore artistico Puccio Corona), un protocollo d’intesa tra Provincia di Benevento, l’Ept di Benevento ed i comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso, varato con l’intento di promuovere e valorizzare le iniziative enogastronomiche di queste cittadine accomunate da una consolidata tradizione vitivinicola.

Ad aprire questa tornata 2010 saranno due mostre e la presentazione di un libro, tutti in programma dalle ore 19 al Meg (Museo enogastronomico di Solopaca).

La prima riguarderà un’esposizione fotografica a cura di Antonio Iadonisi, laureato in Conservazione dei beni culturali ed appassionato di storia locale, dal titolo “Solopaca nel Tempo: memoria storica per immagini”, che ripercorrerà la storia del paese attraverso gli scatti, in gran parte inediti, che sono stati raccolti tra le varie famiglie del posto.

Un viaggio, quindi, nel tempo per apprezzare luoghi e personaggi di Solopaca negli ultimi 130 anni. E così si potranno ammirare anche monumenti storici ormai scomparsi, momenti importanti della storia solopachese come, tra gli altri, la tradizionale discesa della Madonna del Roseto, la posa della prima pietra del palazzo del Comune, le processioni di penitenza in occasione dell'epidemia spagnola del 1918 ed i festeggiamenti per i 50 anni dell'unità d'Italia.

La seconda, invece, avrà per titolo “Vite”, una serie di opere d’arte contemporanea dell’artista Giuliana Iannotti; mentre, la presentazione del libro si riferirà al testo “Sul piatto della Bilancia” della dottoressa Lina Rabuano. Completerà il cartellone della prima giornata della Festa dell’Uva lo spettacolo “Danze dei chicchi”, alle ore 21 in Piazza Belvedere.

Il tema scelto per questa edizione della Festa dell’Uva è “A spasso nel tempo”, un soggetto sul quale i maestri carraioli stanno allestendo, con migliaia di chicchi d’uva bianca e nera, i dieci carri allegorici che, con i sei pannelli ed il corteo storico, sfileranno per le strade del paese dalle ore 9,30 di domenica 12 settembre. Nella stessa giornata, alle ore 22, ci sarà il concerto di Enzo Avitabile & Bottari.

La manifestazione solopachese, organizzata dalla Pro Loco, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, l'Associazione Maestri Carraioli e la Cantina Sociale di Solopaca, si chiuderà giovedì 16 settembre con la tradizionale serata in cantina per la premiazione dei carri e l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria.

Per saperne di più telefonare alla Pro Loco di Solopaca allo 0824 977659, oppure visitare i siti internet www.festadelluvasolopaca.it e www.prolocosolopaca.it.

Sandro Tacinelli

ufficio stampa: XXXIII Festa dell'Uva

mob. 339 2073143 - e-mail: sandrotacinelli@tin.it

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La ricetta del giorno

Baccala in umido - La ricetta alla ticinese

Ingredienti: 1/2 kg. di baccala, olio, prezzemolo, pepe, una cipolla, pomodoro, aglio, pignoli, uva passa.

Bagnate, pulite e asciugate il baccala e tagliatelo a pezzi regolari. In una casseruola mettete la cipolla e uno spicchio di aglio tritati, dell'olio e fate rosolare bene, poi aggiungete i pomodori pelati e tagliati a pezzi e lasciateli saporire un poco. Mettetevi per ultimo il baccala, rimuovetelo con cura e lasciate cuocere, ma non troppo. Aggiungete infine del prezzemolo tritato, qualche pignolo e dell'uva passa.

Da: "Le ricette della nonna", raccolta di ricette ticinesi curate da Noride Beretta-Varenna e da Giovanna Sciaroni-Moretti, edizioni Dadò Locarno

Il merluzzo o baccala era il piatto tradizionale della Quaresima, quasi d'obbligo il Mercoledì delle Ceneri, giorno in cui iniziava l'astensione dalla carne.

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Panel assaggio nocciola 2010

In occasione della IX Assise Nazionale Città della Nocciola, si riunirà il VII Panel di assaggio ufficiale, per delineare i profili sensoriali delle varietà italiane del raccolto 2010. Quest’anno le sedute di assaggio si svolgeranno a Roma il 15 settembre 2010 dalle ore 17,00 presso la Sala Panel Polifunzionale della Regione Lazio gestita dell’U.M.A.O. ( www.umaoroma.it). Il presidente dell’Associazione nazionale Città della Nocciola, Rosario D’Acunto, ha annunciato che i risultati 2010 saranno comunicati sabato 19 settembre nella mattinata durante i lavori del convegno della IX Assise Nazionale. E’ un “classico” delle Assise Nazionali in virtù del valore scientifico del Panel stesso. Anche quest’anno, verrà utilizzata la scheda di assaggio delle nocciole, sia secche sia tostate, messa a punto dai tecnici della Città della Nocciola, coordinati da Irma Brizi Panel leader,in collaborazione con il Dipartimento di produzione vegetale dell’Università della Tuscia di Viterbo e il Cefas, Azienda Formazione e Sviluppo della Camera di Commercio di Viterbo. Il Panel, dunque, nasce come frutto delle sinergie interistituzionali e di una rete di esperti. Anche per l’edizione 2010, infatti, il gruppo di assaggio è composto dai maggiori esperti delle regioni corilicole italiane, riunendo professionisti che operano nell’agronomia, nella chimica, nell’enogastronomia e dell’analisi organolettica. Durante le sedute di assaggio saranno esaminate le seguenti varieta’ di nocciole, la Tonda Gentile delle Langhe (Piemonte), la Tonda Gentile Romana (Lazio), la Mortarella, la San Giovanni e la Tonda di Giffoni (Campania), le Nocciole dei Nebrodi e delle Madonie (Sicilia), la Tonda Calabrese (Calabria). La prova di assaggio sarà eseguita sia sul frutto essiccato che sul frutto tostato con grado di tostatura media. L’assaggiatore segue scrupolosamente le fasi impegnando i sensi come vista, olfatto, gusto, tatto e udito e annota le sensazioni individuali. La vista permette di valutare le dimensioni, la sfericità, l’omogeneità del calibro,la fibrosità e la pelabilità del seme.L’olfatto riconosce l’intensità dell’ aroma e i descrittori come note aromatiche di legno e sentore di vegetale, crosta di pane o caramello .Il tatto e l’udito sono implicati nella valutazione della croccantezza attraverso il suono “scricchiolante” emesso dal frutto secco o tostato quando viene frantumato dai denti. Il gusto ci permette di riconoscere le sensazioni di dolce, intensità aroma e persistenza aromatica. Il campione preso in esame comprende una quantità minima 6/8 frutti. La valutazione avviene ponendo le nocciole campione su un fondo bianco. ANALISI VISIVA: viene effettuata sul frutto intero con guscio e successivamente anche sul seme (privato del guscio) essiccato o tostato. ANALISI OLFATTIVA: avviene in modo diretto in seguito alla rottura della nocciola essicata o tostata, in modo tale che gli aromi e l’intensità possano essere percepiti dai recettori a livello nasale. Associazione Nazionale Città della Nocciola – Piazza Giovanni Paolo II – 84090 GIFFONI SEI CASALI Tel. 089 883210 – 089 883568 – Fax 089 883515 www.cittadellanocciola.it – info@cittadellanocciola.it

ANALISI GUSTATIVA: Avviene in modo diretto in seguito alla rottura e alla masticazione della nocciola essicata o tostata.

ANALISI STRUTTURALE/UDITIVA: avviene al momento della rottura del seme.

A cosa serve il Panel? Individuare i profili sensoriali delle varietà esaminate; informare il consumatore; affiancare il produttore nella valorizzazione del prodotto; contribuire al miglioramento qualitativo. “Sono gli itinerari della qualità instancabilmente promossi e attuati dall’Associazione Nazionale” afferma il Presidente Rosario D’Acunto. Irma Brizi, Accademia Segetum, Panel leader, assaggiatore esperto, elaiotecnico, con soddisfazione evidenzia i risultati ottenuti : “ Con il Panel d’assaggio e l’ identificazione dei profili sensoriali delle nocciole italiane aiutiamo i produttori nell’ affermazione della qualità ed informiamo e tuteliamo i consumatori. E’ un risultato commerciale ma soprattutto culturale che durante tutto l’anno, attraverso le degustazioni guidate itineranti divulghiamo al popolo dei Nocciogolosi d’Italia”. E’ possibile consultare i risultati dei Panel ufficiali della nocciola italiana dal 2003 al 2010 nella sezione “per gli adetti ai lavori” sul sito www.cittadellanocciola.it - info@cittadellanocciola.it

Per seguire tutte le attività della IX Assise Nazionale e di Noccioliamo in Festa visitate il sito www.cittadella nocciola.it

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LE PIGNOLE: AL VIA LA VENDEMMIA DI TAI ROSSO

La Prima Festa della Vendemmia ha dato inizio alla raccolta delle uve all'Azienda Agricola dei Colli Berici. In settembre e ottobre la cantina rinnova l'invito a scendere in vigna.

È stata la Festa della Vendemmia a dare il via alla raccolta dei primi grappoli di Tai Rosso dell'Azienda Agricola Le Pignole di Brendola (Colli Berici-Vicenza). Domenica scorsa Paolo e Gianna Padrin hanno spalancato le porte a visitatori, appassionati e semplici curiosi per far vivere loro in prima persona l'atmosfera del lavoro tra i filari al momento della vendemmia. Accompagnati in piccoli gruppi tra le vigne, grandi e bambini hanno raccolto i grappoli nelle classiche gerle e li hanno adagiati in un tino nel quale, solo per questa occasione, la pigiatura è stata eseguita nel più tradizionale dei modi: con i piedi.

L'inizio della vendemmia ha mostrato uve in ottima salute che stanno raggiungendo una perfetta maturazione grazie alle temperature delle ultime settimane: caldo ventilato di giorno e fresco la notte. Da queste uve di Tai Rosso, vitigno autoctono dei Colli Berici, si ottiene Creorosso, vino che coniuga brillantemente freschezza e intensità, gusto e leggerezza. Per la raccola dell'altro Tai Rosso della famiglia Le Pignole, il Torengo, si dovrà invece attendere ancora qualche settimana, puntando ad un vino dotato di maggiore struttura, ma anche di un più elevato tenore alcolico.

“Accompagnando gli enoturisti nel vigneto – spiegano i coniugi Padrin, titolari de Le Pignole – possiamo far toccare con mano il nostro lavoro quotidiano e la nostra vita tra le vigne. Le persone spesso si meravigliano di quanta manualità sia necessaria e di come il nostro rapporto con la terra sia basato sul reciproco rispetto: solo così comprendono davvero il valore di quanto c'è dentro la bottiglia”.

Per questo Le Pignole continua ad offrire agli enoturisti la possibilità di visitare i vigneti in tempo di vendemmia con interessanti pacchetti turistici che includono anche visite alle vicine Ville palladiane ed escursioni a cavallo sui colli. Per info: www.lepignole.com

press:

Michele Bertuzzo

michele@studiocru.it

347-9698760

Claudia Zigliotto

claudia@studiocru.com

0444-521134

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Salviamo il Territorio !

SALVIAMO IL TERRITORIO!

Per celebrare il bicentenario dell’istituzione del Comune di Monte San Pietro, alle porte di Bologna, la locale Amministrazione Comunale ha organizzato quest’anno l’incontro dal titolo “Viticoltura e paesaggio”, nell’ambito della XIV Rassegna Nazionale Collina & Risorse. Detta così, la cosa potrebbe far pensare a uno di quei convegni sonnolenti e poco frequentati, ma ahinoi molto frequenti, che hanno il solo scopo di fornire una facile passerella alle scialbe autorità della zona.

Sbagliato. Stavolta a Monte San Pietro c’è stato un incontro vero. Saltiamo tutti i preamboli, i saluti, i ringraziamenti, i relatori, gli ospiti d’onore e veniamo al sodo: nel momento in cui tutti parlano di territorio, della sua importanza strategica, della necessità di tutelarlo, valorizzarlo, comunicarlo, il territorio sapete che fa? Arretra, si squaglia, svanisce, sparisce!

Sconcerto in sala, e siamo certi anche in chi sta leggendo queste righe. Ma come, il territorio non è ciò che rende desiderabili le nostre produzioni enogastronomiche, appetibili le nostre vacanze verdi, mirabili a vedersi le nostre campagne e i nostri rilievi collinari e montani? Non è forse il nostro valore aggiunto nazionale, la nostra marcia in più per contrastare la concorrenza globale, la nostra tavolozza unica al mondo per le sue biodiversità? L’Italia non è dunque più il giardino del mondo, grazie anche e soprattutto alla magia, alla varietà e alla ricchezza del suo territorio?

Tutto questo è vero, o meglio era vero. I dati presentati al convegno fanno rabbrividire: prendendo il caso esemplare di alcuni comuni della collina bolognese, le cifre parlano di un clamoroso abbandono del territorio nel corso degli ultimi decenni. Abbandono significa drastica riduzione dei boschi, dei prati, dei frutteti, della cura di aree comuni, strade e calanchi. In parallelo, abbandono significa anche crescita degli incolti, della erosione dei terreni, delle frane; con il corollario – che non manca mai – della crescita progressiva della speculazione commerciale e immobiliare.

E allora, direte voi? Allora succede che l’esodo dalle campagne e dalle aziende agricole, che sta continuando, fa sì che il territorio stia letteralmente sparendo da sotto i nostri piedi.

Da Monte San Pietro quindi non squilla un campanello, ma rintocca un campanone d’allarme: se turismo ed enogastronomia sono in un certo senso il “petrolio” della nostra economia, le minacce al territorio equivalgono all’inaridirsi dei nostri “pozzi”, al prosciugarsi di quel particolare “petrolio” paesaggistico che la natura e la saggia operosità delle generazioni precedenti ci hanno lasciato in eredità e in custodia.

Per cui ci appelliamo a tutti, tecnici, operatori, amministratori, giornalisti, semplici cittadini, e proclamiamo: mobilitiamoci! Facciamo la parte che a ognuno compete! Salviamo il territorio!

Piero Valdiserra

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Notizia n.842,842,843 e 844

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