Notizia del 09/12/2006
Francesco Nibbi, titolare con la famiglia di una azienda agricola ad Amatrice in provincia di Rieti, ha partecipato recentemente alla Conferenza Nazionale dei Delegati de l’Italia del Gusto in Canavese, proponendo le mele e i prodotti da esse derivati, le caciotte e la pasta trafilata al bronzo. I prodotti hanno ottenuto un ottimo successo, tanto da far ottenere a Nibbi l’incarico di delegato per questa parte del Lazio.
L’8 dicembre Nibbi ha partecipato a Fermo (nelle Marche) alla Fiera di Natale, il 9 il 10 dicembre è presente nella Contrada Torre di Palme (sempre a Fermo), al mercato dell’artigianato natalizio e dei prodotti gastronomici tipici locali.
Torre di Palme è la contrada più lontana geograficamente parlando della città ma allo stesso tempo storicamente più vicina vista la sua origine medievale. Torre di Palme si erge su una collina prospiciente il mare Adriatico e nasce come fortificazione dello scalo marittimo di Palma, città di origine picena.
Nel 1062 e nel 1088 i documenti indicano con chiarezza il castello medievale “in Castello de Palme” e l’abitato precedente, Palma Venula, non fortificato perché definito “Curtis”. Nel 1202 il Castrum Turris Palmarum è presente con Fermo nella pace di Polverii. Nel 1214 è tra i castelli di Fermo confermati da Aldobrandino d’Este.La Pieve di Santa Maria a Mare, adiacente al porto e inserita nel ministerium de Plombariano del Vescovo di Fermo, si trasferisce nel castello come Chiesa di Santa Maria a Mare.
Sorta nel medioevo come borgo di origine religiosa, intorno alla chiesa e poi al convento degli Agostiniani, Torre di Alme, si erge sulla cima di un colle inaccessibile su tre lati. Nel borgo, oggi contrada, si affacciano edifici religiosi, la chiesa di San Giovanni Battista, la chiesa e il convento di Sant’Agostino, l’oratorio di San Carlo, edifici civili come il Palazzo Priorale.
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