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Piemonte: una iniziativa d'informazione per le colline del Canavese

Notizia del 15/05/2006

Italo (buon veneto di Valdobbiadene) e Giuliana (piemontese doc) hanno aperto a Caluso una enoteca (Per Bacco) per proporre il meglio dell’Italia enoica e non solo. Dopo aver partecipato nelle montagne feltrine agli incontri de La Montagna dell’Informazione, presentando i prodotti del Canavese, hanno voluto proporre un incontro con un gruppo selezionato di produttori locali e la presidenza nazionale de Le Terre del Gusto nel loro locale.

Detto, fatto.

L’appuntamento si è ‘consumato’ in una discussione accesa sui temi della valorizzazione di questo incantevole angolo del Piemonte, accompagnata dalle degustazione di prodotti di pregio.

Da Rodallo per Arè Pietro Moriondo e la sua famiglia propongono con il loro Salumificio Nadia dei salumi provenienti da carni di suini esclusivamente piemontesi, senza l’uso di addensanti, caseinati o additivi. I suini debbono essere alimentati solo con farine naturali, per arrivare all’uso di budella e spezie naturali e alla lavorazione delle carni a pochissimi giorni dalla macellazione. I giornalisti intervenuti hanno potuto assaggiare il prosciutto cotto (che utilizza il miele al posto degli additivi) e la coppa alle erbe. Moriondo propone anche il salampatata e ricopre anche la carica di Presidente della omonima associazione.

Dalla Valchiusella i formaggi di malga proposti da Massimo Villa hanno letteralmente ‘spopolato’ i palati. Massimo è un affinatore di eccellenza, che ha fatto conoscere i prodotti del Canavese in tutto il mondo, grazie alla sua intraprendenza e passione.

Pietro Roccati, titolare del Molino di famiglia in Candia Canavese,ha ripristinato da quattro anni la secolare macinazione a pietra, che mantiene tutti i sali minerali e le proteine del mais, affiancandola a quella più moderna a rullo.Da qui parte anche la riscoperta delle antiche qualità di mais, una sfida difficile, fatta di piccoli numeri e dalla passione di pochi agricoltori.

Remo Falconieri ha raccontato la storia dell’azienda agricola Ciek di San Grato di Agliè che considera l’erbaluce un vitigno adatto soprattutto alla vinificazione di spumanti importanti e passito, meno per il vino. “Avendo una buona acidità e una buona struttura di partenza stando sugli lieviti riesce a far spuntare tutti i suoi gusti.” Gli spumanti degustati e il passito sono state delle autentiche chicche.

L’azienda agricola vitivinicola Orsolani di San Giorgio Canavese è una delle ‘firme’ più prestigiose del panorama eroico locale. “Crediamo fortemente nei vitigni autoctoni – ha detto Pier Luigi Orsolani - e di conseguenza produciamo un vino di erbaluce perché è legato a queste terre, vogliamo farlo al meglio, in modo equilibrato, con una sua carica aromatica evidente e che mantiene tutti i suoi profumi”.

Come dimenticare poi i prodotti di alta cioccolateria proposti dal laboratorio artigianale Nella Cioccolata di Ivrea. Manuela Malvasio continua nella strada intrapresa dai genitori, ricercando però anche nuove vie per spostare i confini dei soliti gusti : crea infatti abbinamenti coraggiosi e creativi. Nascono così le praline, con ripieni cremosi di Passito D.o.c. di Caluso, di grappa riserva di Chiaverano, di miele locale, di nocciole delle Langhe. Ogni pralina si distingue dalle altre anche per la forma, che ricorda ora l’acino dell’uva ,ora la sfera della nocciola, piuttosto che la rete esagonale dell’alveare.

Da Feletto provengono le grappe di Cinzia Liquori, frutto di una attenta selezione di distillati e liquori, lavorati poi artigianalmente e invecchiati in botte secondo metodi tradizionali.Ecco allora le grappe invecchiate (di moscato o nebbiolo), quelle di monovitigno, quelle aromatizzate con ingredienti rigorosamente naturali e i liqori (amaro, tanaceto, genepy, rosolio, limoncello e alla frutta al liquore, in particolare i marroni al rhum, specialità dell’azienda).

L’azienda apistica Mario Bianco di Caluso propone dai suoi 700 alveari (in Piemonte e in Sicilia, alle pendici dell’Etna in provincia di Catania per la produzione di miele di agrumi siciliani ed eucalipto e di timo in provincia di Siracusa), i mieli che provengono dalla fioritura delle diverse piante, dalla pianura alla montagna: tarassaco, castagno, rododendro, tiglio e millefiori. L’azienda dà sempre più importanza ai mieli unoflorali, cercando anche di educare i consumatori attraverso degustazioni guidate.

Dalla pasticceria Scavarda di Tonengo di Mazzè sono giunti alla enoteca Perbacco i canestrelli, dolci ‘poveri’ tipici del Canavese, rigorosamente fatti a mano e cotti su ferri a forma di grandi pinze di ghisa o ferro..Luca ed Asia utilizzano materie prime completamente naturali, senza ricorrere a conservanti e coloranti. Luca è anche il presidente dell’associazione Canestrelli della Provincia di Torino. Il canestrello tonenghese ha la particolarità dell’aggiunta di una scorza di limone, rigorosamente non trattata.

Al termine della degustazione è stata annunciata la realizzazione di un piano di comunicazione per la zona dei comuni della unione collinare Terre di Erbaluce, curata da Le Terre del Gusto.

Ancora una volta l’enoteca Per Bacco ha confermato di essere dunque un punto di ritrovo e di incontro per sommelier e appassionati, dove è possibile scambiaarsi esperienze ed opinioni.

 

Alcuni produttori del Canavese</a></p>

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