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Visite gustose a Grisignano di Zocco

Notizia del 01/01/2010

Le origini di Grisignano di Zocco sono probabilmente da ricercarsi nel periodo della dominazione romana: il toponimo sembra voler indicare il nome di un antico proprietario terriero locale, un Grisinius del quale però non abbiamo notizie certe. Sappiamo con sicurezza che il territorio dell'attuale comune era percorso dalla via Gallica, che collegava Padova con Milano: le terre, coinvolte nella bonifica delle paludi del Brenta, erano state suddivise in lotti (o con termine più preciso, centuriate), ed assegnate ai veterani dell'esercito romano in congedo.Testimonianze sicure si hanno solo a partire dal 1088, quando il vescovo padovano Milone donò alle monache del monastero di S. Pietro di Padova beni e terre in uso dai fittavoli Natale, Batalla e Grisignano, oltre ad un mulino, adiacente ai predetti beni, posto sul fiume Tesinella.

Bisogna poi attendere il 1183 per ritrovare nelle fonti un cenno che riguardi il destino di questi luoghi: il ricco proprietario terriero Tisolino di Camposampiero nel suo testamento nominò la figlia Sofia erede delle terre poste in Grisignano e Barbano. Pare che ambedue le località fossero difese da castelli fortificati, successivamente distrutti agli inizi del XIII° secolo, e sottoposte al dominio vicentino.Grisignano fu il luogo scelto, nel novembre del 1266, per lo storico incontro tra i rappresentanti del partito guelfo di Vicenza e quelli del Comune di Padova, che conducevano segrete trattative: conseguenza di questo intervento fu il passaggio del vicentino sotto il dominio di Padova.

Il XIV° secolo risultò il periodo più difficile per gli abitanti della zona: i dominatori si succedevano gli uni agli altri, trascinando con sé i loro eserciti saccheggiatori; le coltivazioni abbandonate ed invase dalle acque non bastavano a sopperire i bisogni della popolazione, indebolita dalle frequenti epidemie.

La situazione migliorò con l'avvento della Serenissima, che seppe garantire un lungo periodo di pace e permise il mantenimento della suddivisione del territorio in villaggi e vicariati, secondo l'antica suddivisione operata dai veronesi.

I nobili veneziani investirono le loro ricchezze nell'acquisto di terre, che abbellirono con sontuose ville destinate agli svaghi estivi della famiglia. Anche nel territorio di Grisignano se ne possono ammirare ancora oggi pregevoli esempi.Grisignano ritornò ad essere un importante centro agricolo, conosciuto per le sue risaie, e tale rimase anche quando ai veneziani si sostituirono i francesi, gli austriaci, e quando infine si aggregò al Regno d'Italia.

Oggi il riso è stato sostituito dagli altri cereali e dai foraggi destinati ai fiorenti allevamenti locali; negli ultimi quarant'anni si è molto sviluppata l'industria, in particolare quella di trasformazione alimentare, l'industria meccanica (macchine agricole) ed edile.

I giornalisti de l'Italia del Gusto hanno realizzato delle visite in incognito nel paese dell'Antica Fiera del Soco,per conoscere la comunità.

Nel settore agroalimentare il percorso del gusto ha preso il via dalla Macelleria Trevellin, una firma qualitativa di pregio, assai conosciuta ed apprezzata per le sue storiche salsicce,che erano state proposte al Festival del Gusto, che si era svolto nel 2008 nei Colli Berici.

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Notizia n.171 dal Parco di informazione del Veneto

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