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Notizia del 07/08/2009
La festa dei Burgisi è stata celebrata la 1ª Domenica di Agosto.
È espressione di schietta religiosità di un popolo intimamente legato alla terra e ai suoi frutti. È la celebrazione cristiana del ringraziamento al Creatore, che assicura lo svolgimento del tempo ciclico (quindi delle stagioni) e garantisce gli elementi di sussistenza (il raccolto).
In questo contesto, il pane, composto in sei gigantesche forme e portato in processione da giovani in costume locale, assume un ruolo centrale: è il simbolo che accomuna il prodotto della terra e il lavoro dell'uomo.
La tradizione di questa festa è radicata nel tempo, fu iniziata da alcune famiglie di contadini benestanti che avevano la possibilità di possedere e allevare il bestiame. La proprietà del bestiame, e anche della terra, era motivo di distinzione dalla stragrande maggioranza di contadini del posto che invece doveva dipendere da un nobile proprietario terriero.
Il termine "burgisi" può quindi essere tradotto con "borghese". La ritualità di questa festa si differenzia nettamente, anche se si possono trovare molti punti in comune, dal Corteo di Cerere, che rappresenta il culmine della festa della Spiga e che ha il suo fulcro nella rappresentazione mitologica dei pagani e nel rito propiziatorio per un buon raccolto. È forte dunque la contrapposizione tra religiosità cristiana e religiosità pagana, ambedue però molto ricche di significato e intrise di una profonda simbologia che ha come punto in comune il lavoro dell'uomo e i frutti della terra.
La Sagra della Spiga
È una manifestazione folkloristica di carattere campestre, nata per lodevole iniziativa della Pro Gangi, è divenuta il fulcro delle manifestazioni madonite e dell'intera provincia. Essa rievoca i costumi, le tradizioni e la cultura della vita contadina di un tempo, intrecciandoli alla mitologia pagana ed in particolare alla celebrazione del mito della dea Cerere, dea dell'abbondanza e delle messi.
La manifestazione consta di vari momenti:
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"A Vanniata da Festa": "u Vanniaturi" (il banditore) nel suo antico costume e con il tipico tamburo, gira per le vie del paese annunciando l'inizio della manifestazione e il relativo programma;
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"Settimana Internazionale del Folklore": dove i gruppi Folk di diverse parti del mondo si esibiscono con canti e balli tipici della loro terra;
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Esibizione del gruppo Folk "Engium" per le vie del paese e la sera in Piazza del Popolo (venerdì);
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"U Corteo du Zitu": sfilata di figure d'epoca a cavallo per le vie del paese; rievocazione dell'antica usanza da parte della famiglia dello sposo di far visita alla sposa e chiederne la mano (sabato);
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"A Zuccatina da Zita": commedia d'autore locale in vernacolo che rievoca l'antica maniera di chiedere in sposa una ragazza (sabato);
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"A Manciata di novi cosi": caratteristica mistura cotta di legumi e cereali che viene offerta ai presenti (sabato);
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"Il corteo di Cerere": costituisce il momento centrale e il più spettacolare delle manifestazioni legate alla Sagra della Spiga, e si svolge la 2ª domenica di Agosto.
Una continua evoluzione ne ha arricchito, attraverso l'espediente figurativo, il significato simbolico. Da qualche anno esso ha raggiunto una propria completezza raffigurativa e rievocativa che, pur variando in alcuni particolari, rispetta appieno i motivi che ne hanno ispirato la nascita.
Diviso per sezioni, sviluppa temi che trovano collegamento nel significato della tradizione e del mito e raccolgono il senso e lo spirito della cultura contadina e delle tradizioni popolari espresse in varie forme: comunicativa, rappresentativa, figurativa e rievocativa.
o Il corteo è aperto dal locale gruppo folk "Engium"che balla sulle note della locale Banda musicale "S. Cecilia".
La seconda sezione, costituito da "corteo di Ziti", rievoca uno degli usi più comuni della nostra tradizione popolare e cioè il cerimoniale che precedeva lo sposalizio nelle benestanti famiglie contadine ("i Burgisi").
La terza sezione, dedicata alla "vita nei campi", rappresenta le diverse fasi del ciclo produttivo: aratura, semina, mietitura e raccolto. Tra le diverse figure rappresentate, riveste particolare importanza "a ritina" (una lunga fila di muli, tirata da un solo conduttore e adibita al trasporto dei cereali).
Il corteo è chiuso dalla sezione dedicata alle figure mitologiche che rievoca il mito di "Cerere", la madre del grano, alla quale fu forse dedicato, insieme con le "Dee Madri", un magnifico tempio sul vicino Monte Alburchia. Parte del materiale di interesse storico ed artistico rinvenuto nella zona è conservato nel Museo archeologico.
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Data l'importanza della manifestazione durante tutto il suo periodo vengono allestite importanti mostre, tra cui quella dell'artigianato locale e mostre di vari pittori e artisti.
* U Pisatu": commedia musicale in vernacolo, su testo di autore locale che rievoca la dura vita dei campi, la trebbiatura e le vecchie usanze ad essa legate (domenica).
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Osservatorio Nazionale dei Parchi di Informazione
Periodo dal 30 agosto 2008 al 30 agosto 2009
Evento n. 462(segnalato dal Parco di informazione della Sardegna)
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