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A' taverna do Re a Napoli

Notizia del 03/04/2009

 

Nel mio girovagare per la penisola, ed oltre, alla ricerca delle “cose buone” e dei loro bravi interpreti, capita, in un pranzo o cena al ristorante od osteria-trattoria che sia, che dinanzi alla richiesta dei dolci appare un carrello con le famose torte e semifreddi di tipo industriale. Noi non vogliamo avviare nessuna guerra, né tanto meno penalizzare ad oltranza questo segmento dolciario importante, ma sicuramente non c’è paragone dinanzi ad una torta del pasticciere artigianale e dunque invitiamo spesso il proprietario di quel ristorante ad aggiornarsi e cambiare musica…, prendendo uno o due soli dolci o torte presso la più vicina pasticceria del posto, se nella sua cucina ancora non è possibile realizzare direttamente il dessert. Naturalmente dinanzi ad una carta dei dessert le cose cambiano ed il livello di valutazione d’un locale sale sicuramente, per cui da questo numero inizieremo a raccontare di queste esperienze, di chef in cucina che sanno creare buonissimi dessert o addirittura di veri reparti di pasticceria super attrezzati come sovente capita nei ristoranti d’albergo. Iniziamo dalla Osteria-Pizzeria “a Taverna do Ré” in p.zza Municipio 2/3 a Napoli (vicino al teatro Mercadante, tel. 0815522424) condotta con grande abilità, buon senso ed una simpatia mai invadente, da Gianni Lotti (enogastronomo e patronne) e Francesco Parrella (Chef e co-patronne), insieme al bravissimo Chef Executive Umberto Paduano ed il Direttore di Sala Massimo Paduano. Un locale molto accogliente, con una bella clientela tra cui spicca un’alta percentuale di appassionati stranieri (per il vicino porto ed un tam tam tra loro non casuale) in cui l’offerta di piatti intelligentemente legati alla tradizione si coniuga bene con la ricerca di soluzioni anche diverse ove la manualità in cucina e la scelta di materie prime freschissime fa la differenza. Sui dolci sono tutti dei grandi appassionati e dunque i risultati sono eccellenti, come quelli che abbiamo fotografato (le immagini sono di Lucio Storace che a breve cambierà mestiere optando per la fotografia…) e che rivedremo presto anche ad Expo Sud Hotel. Si tratta di: “O’ mazzodoce”, un semifreddo al pomodoro del Piennolo (ingredienti: pomodorini del Piennolo, rosso d’uovo, panna fresca, zucchero, latte e basilico decorativo) abbinato con un grande Passito d’Antonio Caggiano; di una “Stracciata di Millefoglie” (in gradienti: sfoglia di millefoglie, crema gialla pasticciera, amarene sciroppate, menta) abbinata con un ottimo Camillo Gancia Metodo Classico Asti 2005 delle Cantine Gancia; e infine d’una “Innovazione e dolcezza” (ingredienti: ricotta di bufala, pera William sciroppata, crisbyli mandorle, zucchero di canna) abbinata con la Malvasia di Lipari dell’indimenticabile Carlo Hauner. Risultati di grande effetto per il palato, il gusto e gli occhi, a dimostrazione che la qualità pasticciera in un ristorante deve essere un punto di forza da non sottovalutare.

Bruno Sganga (da tavole libere)

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Osservatorio Nazionale dei Parchi di Informazione

Periodo dal 30 agosto 2008 al 30 agosto 2009

Evento n. 293 ( segnalato dal Parco di informazione della Campania )

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