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Parte il piano di informazione locale della Destra Brenta

Notizia del 06/06/2008

Il Parco di Informazione della Destra Brenta (delegazione territoriale de L' Italia del gusto), ha presentato presso il Municipio di Campodoro, il proprio Piano di Informazione Locale.

L'iniziativa prevede una durata triennale e rappresenta il primo intervento sistematico e continuativo di tal genere che interessi la zona. I giornalisti intervenuti all'incontro hanno visitato il territorio e hanno onorato la buona tavola della Locanda alla Torre, in frazione Torrerossa.

“ Il comune di Campodoro è composto di due frazioni fra cui Bevadoro, il nome proviene dall'antico Bibatorium che significa abbeveratoio, nome dato a questo paese perché era una tappa per il rifornimento di carovane,soldatesche imperiali e alle genti che transitavano da Vicenza a Padova sino dall'età imperiale romana. L'altra frazione di Torrerossa prende il nome dall'antica torre medioevale posta lungo il confine provinciale. L'economia di Campodoro è legata principalmente all'agricoltura ed all'allevamento(pollame,bovini e suini) e numerose sono le aziende a conduzione familiare nella zona.Le origini del paese sono molto antiche, e grazie ad alcuni ritrovamenti archeologici possono essere fatte risalire al periodo della dominazione romana. Nell'ambito del gemellaggio nato nel 1988 con il Comune brasiliano di Dourandina, il Comune di Campodoro ha avviato un progetto di interscambio socio-culturale tra i giovani delle due nazionalità per approfondire una conoscenza reciproca e cementare i rapporti di gemellaggio. In questo contesto una decina di giovani brasiliani provenienti dalle aree di maggiore insediamento di origine italiana , nonché discendenti di famiglie dello stesso Comune di Campodoro, sono arrivati in Italia per un viaggio che ha toccato molte città venete e Roma. Le manifestazioni più importanti che si svolgono nell'area comunale sono: - La Festa dea Trebbiatura con la sfilata dei vecchi mestieri e il concorso degli spaventapasseri - La sagra di San Leonardo patrono di Bevadoro - La sagra di Santa Margherita patrona di Campodoro.” (wikipedia).

Il verde dei prati e l’azzurro dell’acqua sono i colori dominanti della Destra Brenta, una terra che conserva un intimo legame con il paesaggio. Nel cuore della pianura veneta c’è un luogo unico nel suo genere, dominato da ampi pascoli e percorso da un fitto reticolo di corsi d’acqua alimentati dalle risorgive.

E’ la Destra Brenta, la porzione occidentale dell’Alta Padovana, alla quale Camera di Commercio di Padova e Coldiretti Padova, in collaborazione con Turismo Padova Terme Euganee e i comuni di Campodoro, Campo San Martino, Carmignano di Brenta, Gazzo Padovano, Grantorto, Piazzola sul Brenta, San Pietro in Gu e Villafranca Padovana hanno dedicato una iniziativa di valorizzazione turistico rurale volta a promuovere un territorio unico nel suo genere, dalla forte valenza ambientale e caratterizzato dalla presenza di tipicità locali quali il latte, formaggio e carne di qualità.

Coldiretti e Camera di Commercio di Padova hanno presentato un pieghevole promozionale “Destra Brenta. Di verde e d’azzurro” e il dvd con i filmati, le immagini e i dati relativi al territorio insieme al primo Taccuino di Viaggio, un itinerario che si snoda fra i prati stabili e le bellezze artistiche di Grantorto e Gazzo.

“La Destra Brenta conta otto Comuni – afferma Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova, presente anche in rappresentanza della Camera di Commercio - la cui popolazione complessiva è di poco superiore ai 45 mila abitanti e le aziende agricole sono oltre 2.500, gran parte ad indirizzo zootecnico. Dei 16 mila ettari di superficie territoriale quasi la metà è regolarmente irrigata, mentre i prati stabili occupano quasi 4.000 ettari, un quarto del territorio. I capi bovini sono oltre 65 mila. Con questo “patrimonio” l’agricoltura della Destra Brenta produce ogni anno carne e latte fresco, nonché i formaggi Dop Grana Padano, Asiago e Montasio, grazie al lavoro dei tre Caseifici locali. Alle produzioni agricole zootecniche lo scorso anno è stato dedicato un progetto di valorizzazione che ha permesso di mettere in luce quanto sia importante la salvaguardia del patrimonio naturale dei prati stabili e delle risorgive, indispensabile per garantire la sopravvivenza di un’agricoltura orientata più alla qualità che alla quantità.

Il patrimonio naturale della Destra Brenta racchiude un valore inestimabile di corsi d’acqua, prati e siepi, ma anche un bagaglio di cultura e tradizione, di cui troviamo traccia nei centri urbani, nelle ville padronali, nelle corti rurali. A questo si aggiunge la vivace realtà economica degli allevamenti zootecnici e dei caseifici, alla quale dobbiamo prodotti genuini e di qualità come latte e formaggio, carne e insaccati. Aspetti tuttora poco conosciuti e spesso trascurati dal grande turismo, che lambisce ma non si addentra in questa porzione dell’Alta Padovana. Una ricchezza naturale, artistica, storica ed economica da portare alla ribalta, attraverso azioni promozionali mirate e calibrate su questa specifica area”.

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Osservatorio Nazionale dei Parchi d'Informazione

Lettura dal 30/09/2007 al 30/08/2008

Evento n. 281 (segnalazione del Parco di informazione Destra Brenta )

Verso gli Stati Generali del Gusto, Notizia n.27

 

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