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Italia del Gusto nelle Terre del Gavi

Notizia del 20/05/2008

Il Parco di Informazione Terre del Gavi promuove un incontro del coordinamento nazionale della rete Collinando presso l'Agriturismo alla Guardia di Gavi. L'incontro è stato convocato per preparare il meeting nazionale delle terre di collina, che si terrà in autunno in queste zone.

L'agriturismo (circondato da più di 13 ettari di campi coltivati), è ospitato in fabbricato agricolo, completamente ristrutturato e offre dei suggestivi appartamenti indipendenti di diversa ampiezza. Ciascun appartamento è arredato in stile italiano e offre comfort moderni.

In autunno ( quando si terrà l'incontro nazionale), sarà possibile fare delle passeggiate piacevoli per i campi, o raccogliere funghi nei boschi circostanti la fattoria.

Venerdì 24 maggio si tiene invece presso la sede del Consorzio di Tutela del Gavi, la seconda edizione di “Gavi,Gavi,Gavi, fortissimamente.... Gavi!”, una degustazione che abbina cibi di altre regioni italiane al vino di queste colline benedette. Quest'anno sono di scena i formaggi a pasta molle del Veneto, del Friuli, della Toscana e dell'Emilia Romagna.

Nella categoria di formaggi a pasta molle ci sono due gruppi. Un primo di cui fanno parte: la crescenza, lo stracchino, la casatella trevigiana, il murazzano, le tome di Langa, il casu axedu, il bonassai, il raviggiolo, lo squaquarone. Sono formaggi a pasta soffice, di colore bianco o leggermente paglierino, tutti senza crosta oppure una una pelle sottilissima; tutti questi formaggi hanno inoltre una caratteristica in comune - maturano in pochi giorni. Al secondo gruppo appartengono i formaggi a pasta molle di breve o media stagionatura, il quartirolo lombardo, la toma piemontese e tutte le caciotte tipiche dell'Italia centromeridionale; la loro pasta è molle ed elastica il colore a seconda del grado di stagionatura può essere bianca oppure giallo paglierino.

Italia del gusto ha invitato l'azienda agricola Ernesto Picollo, l'azienda agricola La Chiata e l'azienda agricola Nicola Bergaglio a partecipare alla degustazione, che sarà accompagnata dal pane del Panificio di Gianpaolo Traverso ( una 'firma' storica fra le attività di Gavi). Traverso lavora oggi con i lieviti naturali, senza utilizzare condimenti o strutto, proseguendo sulla strada indicata dal padre Giovanni.Non vanno dimenticati, nella sua produzione, i grissini all'olio,i canestrelli al vino bianco Gavi e le classiche focacce.

L’azienda agricola La Chiara è situata in una piccola frazione posta a pochi km dal Comune di Gavi. Roberto, Silvana ed i figli hanno impostato l’attività portando avanti la tradizione del Gavi, attorno a cui verte tutta la produzione della Chiara. Ad oggi essa produce circa 90.000 bottiglie di Gavi in varie versioni: Gavi classico, barricato, Bricco Bicocco (rosso), La Chiara Valeggio (bianco frizzante) ed uno spumante classico. A gruppi di max 50 persone e su prenotazione si può visitare l’azienda e degustarne i prodotti.

L'azienda agricola Ernesto Picollo è situata a circa 260 m s.l.m. a Rovereto di Gavi, la zona di maggior pregio di tutto il comprensorio del Gavi. L'Azienda Picollo, grazie all'amore per questo lavoro e agli sforzi di tre generazioni è riuscita a realizzare il sogno del suo fondatore e con molti sacrifici si è dotata di una cantina moderna attrezzata con vasche in acciaio inox a temperatura controllata e catena per l'imbottigliamento ed il confezionamento delle bottiglie.Tutta la lavorazione avviene nel rispetto delle tradizioni e nella sicura convinzione che un buon vino nasce solo da un'ottima uva.

“Dal latte al vino, passando per la frutta: questo, in sintesi, il percorso agricolo compiuto in poco più di 50 anni dall'azienda agricola Nicola Bergaglio, oggi condotta dal figlio, Gianluigi, e dal nipote, Diego. E' un'ulteriore conferma di come il Cortese prodotto in queste terre, e che poi assunse il nome di Gavi, abbia determinato per molte aziende agricole un radicale mutamento di indirizzo, che le ha portare a dedicarsi esclusivamente e con successo, all'attività vitivinicola. «L'azienda fu creata nel '46 da mio padre - ricorda Gianluigi -, ma aveva caratteristiche diverse da quelle attuali. Avevamo due mucche nella stalla e come tanti altri si vendeva il latte al minuto, perché allora le leggi lo permettevano. Si produceva anche frutta, dedicata al mercato locale, ed un po' di vino, Cortese e Rosso, che mio padre vendeva a damigiane a clienti della zona. Ancora non si era affermato il Gavi e un modo per tirare avanti era quello di diversificare le produzioni. Soltanto nel '70 s'iniziò a produrre il Gavi, che quattro anni dopo ottenne la doc, e fu il salto di qualità. L'azienda però non era ancora il grado di provvedere direttamente all'imbottigliamento ed il vino prodotto veniva venduto sfuso. Il crescente successo del Gavi e la necessità, anche commerciale, di distinguere la nostra produzione ci convinse, nel '77, a creare una nostra catena di imbottigliamento diretto e ci dedicammo esclusivamente alla vitivinicoltura, dedicando ai vigneti 15 dei 18 ettari di terreno aziendale». La sempre crescente richiesta di Gavi, anche dai mercati internazionali, ha fatto sì che in azienda si decidesse di abbandonare la produzione di vino rosso per puntare esclusivamente su quella, molto più redditizia e congeniale, del bianco che ha reso celebri queste terre.” ( da La Stampa).

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Osservatorio Nazionale dei Parchi d'Informazione

Lettura dal 30/09/2007 al 30/08/2008

Evento n. 270 (segnalazione del Parco d'informazione delle Terre del Gavi)

Verso gli Stati Generali del Gusto, Notizia n.16

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