Notizia del 30/11/2015
Casale del Giglio sarà presente al “Great Wines of Italy 2015” Asia Tour, in programma a Bangkok il 29 e 30 Novembre ed a Hong Kong il 2 e 3 Dicembre. La manifestazione è nata per diffondere l'eccellenza italiana ed è presentata da James Suckling, il critico di vino di fama internazionale, in collaborazione con l’Hong Kong Tatler, principale testata asiatica di lifestyle e luxury.
Appuntamento da non perdere per gli addetti ai lavori e gli appassionati di vino, durante il quale avranno la possibilità di incontrare i produttori e degustare i migliori vini italiani. Ogni etichetta, infatti, è stata selezionata da James Suckling, e premiata con almeno 90 punti. Il Grand Tasting si articolerà in due sessioni: dalle 14.30 fino alle 16.30 solo per gli operatori del settore, mentre dalle 17.30 fino alle 20.30 sarà aperto al pubblico.
I due eventi saranno anticipati dalle Cene di Gala in cui si riuniranno gli operatori e i produttori; un momento di confronto diretto per apprezzare i vini in abbinamento ai piatti dello Chef Massimo Mentasti (1 Stella Michelin) di Villa Sparina Resort.
La Casale del Giglio farà degustare alcune delle sue migliori etichette. Nel corso dell’incontro a Bangkok saranno presenti l’Antinoo 2013 ed il Mater Matuta 2011, ai quali si aggiungerà il Tempranijo 2013 per la tappa di Hong Kong.
La partecipazione dell’Azienda Vitivinicola a questa importante manifestazione rientra nel progetto di incrementare la propria presenza in un mercato interessante come quello asiatico: “I produttori italiani devono necessariamente rivolgersi verso altri orizzonti - commenta Antonio Santarelli, proprietario con la Famiglia di Casale del Giglio - osservando con attenzione anche il diffondersi della cucina mediterranea. Quello asiatico è un contesto interessante perché rappresenta un enorme mercato in rapida crescita economica e con una notevole forza trascinante nel dettare gusti e mode. È indispensabile la presenza sul territorio: per cui le piccole e medie imprese italiane dovrebbero interagire con la ristorazione e la distribuzione locale”.
Realtà all’avanguardia nel panorama vitivinicolo laziale, Casale del Giglio ha il primato di aver saputo individuare e sviluppare le potenzialità dell’”Agro Pontino”. Impegnata da diversi anni nella sperimentazione e nel recupero della vitivinicoltura di tradizione, proprio quest’anno ha celebrato i “30 Anni di Ricerca e Sperimentazione”. Ne è un chiaro esempio “Antium – Bellone di Anzio 2014”, l’ultimo nato tra i vini dell’Azienda, che segna il ritorno dell’antico vitigno autoctono Bellone, tipico della zona di Anzio e noto già in epoca romana. L’etichetta ha di recente ottenuto due riconoscimenti importanti: i Tre Bicchieri della “Guida Vini d’Italia 2016” del Gambero Rosso e i Cinque Grappoli di “Vini e Ristoranti d’Italia 2016” di Bibenda.
Nel 1985 Dino Santarelli aveva avviato questo progetto che, nel tempo, aveva consentito di ottenere una produzione di vini di notevole qualità, sempre più apprezzati, anche a livello internazionale. Negli anni Novanta, Antonio Santarelli, seguendo l’intuito paterno, ha portato avanti il lavoro con passione su quasi 60 varietà di vitigni diversi, con la preziosa collaborazione dell’enologo trentino, Paolo Tiefenthaler, che dal 1988 è il loro Direttore Tecnico. La sperimentazione vinicola si è concentrata, dapprima, internamente in Azienda, con l’introduzione sul territorio dell’Agro Pontino di vigneti in buona parte provenienti dal Rodano e dal Bordeaux. I primi tangibili riscontri si sono avuti, infatti, sullo Shiraz e sul Petit Verdot verificando l’interazione vitigno/territorio che ha confermato il loro positivo adattamento al microclima dell’Agro Pontino.
Ad oggi, la Casale del Giglio possiede 180 ettari di vigneto riconvertiti a filare, e diverse sono le varietà viticole introdotte grazie al progetto di Ricerca e Sperimentazione. L’attuale produzione offre una gamma di 21 prodotti, da monovitigni e da assemblaggi (bianchi, rossi, un rosato, una Vendemmia Tardiva, tre grappe e un olio).
Casale del Giglio e i propri vini ricevono da sempre numerosi riconoscimenti. Nel 2015, alcuni di quelli assegnati sono:
BIBENDA 2016 – VINI E RISTORANTI D’ITALIA – ANTIUM BELLONE DI ANZIO 2014 – 5 Grappoli
GAMBERO ROSSO 2016 – GUIDA VINI D’ITALIA – ANTIUM BELLONE DI ANZIO 2014 – Tre Bicchieri
VINITALY 2015 – PREMIO SPECIALE “NAZIONE 2015” e 10 “Gran Menzioni” nelle seguenti categorie: “Vini bianchi prodotti nella vendemmia 2014” per lo Chardonnay e il Sauvignon; “Vini bianchi elaborati in barrique o affinati in legno” per l’Antinoo 2013; “Vini rossi prodotti nelle ultime due vendemmie (2014 – 2013)” per il Tempranijo; “Vini rossi dai tre ai quattro anni dalla vendemmia (2012 – 2011)” per il Cabernet Sauvignon 2012 e 2011 e per il Madreselva 2012 e 2011; “Vini dolci naturali” per l’Aphrodisium 2013 e 2014.
BIBENDA 2015 – VINI E RISTORANTI D’ITALIA – MATER MATUTA 2011 - 5 Grappoli
GAMBERO ROSSO - GUIDA VINI D’ITALIA 2015 - FARO DELLA GUARDIA 2013 - Tre Bicchieri
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