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Notizia del 02/08/2015
SITO ARCHEOLOGICO DI S. MARIA IN CASTELLO
Sito archeologico con reperti ceramici risalenti alla tarda età del bronzo.
In seguito ad uno scavo archeologico effettuato nel 1968 dall'Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, nella zona circostante la Chiesa di S.Maria in Castello sono venuti alla luce interessanti ritrovamenti dell'età del bronzo (1900 - 1800 c.a.). Tra i materiali emersi pezzi in ceramica, corni di cervi semilavorati, fuseruole e lesine con manico, grandi vasi con anse o prese di vario genere.
La presenza del deposito era stata segnalata da don Domenico Perfetti, parroco della Chiesa di S. Maria in Castello, il quale aveva notato che in una zona lungo il fianco della collina affiorava terreno nero archeologico contenente abbondantissimi reperti fittili e faunistici.
Periodi di apertura
Su appuntamento.
Come arrivare
A 5 km da Tredozio, sulla strada comunale che corre lungo il crinale fra Tredozio e Rocca S. Casciano.
Notizie aggiuntive
Al momento non è possibile accedere ai reperti in quanto sono in fase di riordino e catalogazione.
VILLA DI TEODORICO
Resti di un'elegante villa di grandi dimensioni, con impianto termale privato, databile agli anni del regno di Teodorico in Italia (V-VI secolo d.C.).
Nel sito sono state scoperte strutture più antiche risalenti all'età romana. Sono stati rinvenuti anche preziosi reperti protostorici e preromani, presumibilmente ricollegabili ad una villa rustica.
Nella fertile piana a nord di Galeata, storia e leggenda si intrecciano dando vita ad una tradizione che vede Teodorico, venuto nella valle bidentina per far restaurare l'acquedotto di Traiano che alimentava d'acqua Ravenna, farsi erigere una villa (nella Vita di S. Ellero viene chiamato 'palatium') per adibirla a dimora di caccia.
Alcune parti della villa (assieme a strutture d'età romana) vennero scavate nel 1942 a cura dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma. La ripresa degli scavi nel 1998 ha confermato l'esistenza nell'area di almeno due fasi edilizie: la prima databile all'età romana, in base alle strutture e ai materiali archeologici rinvenuti; la seconda è posteriore, ed ascrivibile ad età teodericiana (V - VI secolo d.C.).
Della ricca residenza d'età teodoriciana è stato attualmente portato alla luce il 'quartiere' termale, con ambienti per i bagni caldi, tiepidi e freddi. Adiacente a questo settore coperto vi era un corridoio lastricato in arenaria con piscina centrale e che costituiva una sorta di ambiente di collegamento con altri settori della villa. Per la complessità architettonica unita alla datazione dei materiali, sicuramte la residenza apparteneva ad un ricco dignitario della corte gota di Ravenna, se non allo stesso re Teodorico.
Periodi di apertura
L'area archeologica non è al momento visitabile.
Come arrivare
Galeata dista da Forlì circa 34 km, percorrendo la strada provinciale n. 4 del Bidente.
Il sito archeologico si trova a nord del centro abitato di Galeata.
Notizie aggiuntive
Nell'area è in corso una campagna di scavo a cura del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna.
Una scelta dei materiali rinvenuti nel sito (con un excursus cronologico che va dalla Protostoria all'Alto Medievo) sono esposti nella sala dedicata alla villa di Teoderico, all'interno del Museo civico 'Mons. Domenico Mambrini' di Pianetto.
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