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Le aziende vitivinicole a Predappio

Notizia del 02/08/2015

Tenura Pandolfa

La Pandolfa si trova lungo la strada provinciale 3, la ex strada statale 9ter, immersa nel cuore della Vallata del Rabbi,è estesa su 140 ettari di superficie di cui 40 ettari di vigneto che ne fanno una delle più importanti aziende vitivinicole del territorio, all’interno di un percorso che lega direttamente il mar Adriatico con il mar Tirreno sull’Appennino tosco-romagnolo, da sempre uno dei paesaggi più interessanti del nostro paese per la sua integrità data dalle pochissime trasformazioni del territorio, ma soprattutto dal sapore autentico delle sue tradizioni contadine e dalla sua cultura enologica e culinaria . Un collegamento diretto tra due delle città d’arte più famose nel mondo, Ravenna e Firenze, con passaggi di grande valenza culturale come Forlì e Predappio. Il restauro delle facciate della sua residenza d’epoca ha ridato lustro all’intera Tenuta, da sempre, chiunque passi dalla statale è colpito dall’imponenza discreta di questo edificio che si staglia tra i vigneti come icona della vallata. Il restiling degli spazi interni, ha ridato lucentezza all’originalità dei singoli locali adibiti a sale convegni, cene di gala e eventi culturali e mondani, oltre che alla residenza della proprietà. In sostanza la Pandolfa si trova nel cuore pulsante della Romagna, ecco perché la Tenuta acquista un valore sociale, culturale e turistico di estrema importanza con una forte identità immersa nella sana e immancabile dote eno-gastronomica locale. A questo si aggiungono elementi legati alle sensazioni capaci di relazionarsi con gli stati più intimi ed emotivi, l’idea di riposo, di riconciliazione con la natura, di benessere, in un luogo che accoglie clienti e visitatori, li coccola tra le sue vigne ricaricandoli sia delle energie fisiche ma anche e soprattutto di quelle intellettive e psicologiche.

La pace, il sorriso, il buon cibo, il vino, il relax fisico e mentale sono i frutti veri di questo affascinate luogo sulle colline di Predappio.

Il parco attorno alla villa è completamente progettato con essenze autoctone che riprendono la filosofia originale del giardino all’italiana.

Anche la piccola cappella dedicata a Santa Rosalia ripristinata nei suoi punti salienti, ricrea un’atmosfera di contemplazione e preghiera.

La piscina riscaldata , e il parco attorno ad essa rendono questo luoghi ancor più suggestivo, soprattutto nelle ore serali con un sistema di illuminazione innovativo e rispettoso degli elementi decorativi dei diversi spazi presenti.

La Tenuta si completa di tre ulteriori edifici rurali: il Canova, la Cavina e il Pezzolo oltre alla cantina e alla palazzina uffici.

I vigneti sono di gran lunga la coltura più estesa con circa 40 ettari di impianti a coltura intensiva allevati prevalentemente a cordone speronato con densità di impianto da 4.000 a 5000 ceppi per ettaro a seconda l’esposizione e la profondità franco di coltivazione.. L’azienda, al centro della DOC Sangiovese di Romagna Superiore, ha nel vitigno Sangiovese il più rappresentativo con il 70% della superficie a vigneto(circa 28 ha). L’identità completa del patrimonio viticolo di Pandolfa comprende anche 4 ha di Merlot, 4 ha di Chardonnay, 1.8 ha di Terrano, 1 ha di Trebbiano e 1 ha di Sauvignon Blanc.

Le aree a vocazione viticola possono essere suddivise in una zona di crinale con terreni prevalentemente argillosi, poco profondi, magri a prevalente esposizione sud sud-ovest dove le basse rese per ceppo e le alte densità di impianto favoriscono la produzione di vini molto alcolici, tannini potenti e ruvidi, molto longevi e di maturazione lenta. In quest’area l’unico vitigno in coltivazione è il Sangiovese. Vi è poi una zona di versante con diverse esposizioni e caratteristiche di suoli dove prevalgono i limi e la forte mineralità della soluzione circolante. Le esposizioni a sud trovano in coltivazione il Trebbiano, il Terrano, e il Sangiovese mentre nelle esposizioni a est nord-est sono in coltivazione il Sauvignon Blanc ed il Chardonnay.

Alla base del versante trovano invece la loro collocazione più idonea il Merlot per il minor rischio gelate tardive ed i cloni di Sangiovese a più rapida maturazione per la realizzazione dei vini d’annata.

La restante superficie circa 90 ettari è coltivata a uliveto, boschi, seminativi e prati. All’interno dell’azienda si sviluppa inoltre una maglia di strade poderali lunga parecchi chilometri prevalentemente protetta da imponenti alberate utili come barriera frangivento e particolarmente gradevole per una passeggiata, anche nelle afose giornate estive

I vini della Pandolfa sono creati in strutture e impianti modernamente attrezzati, realizzati nel 1997 e con una capacità operativa di oltre 7.000 quintali di uva.

Magnificamente integrati in prossimità della Villa Padronale, con architettura sobria ed elegante, sono costituiti da:

un reparto fuori terra per il ricevimento e la selezione delle uve, la pigiatura e la prima vinificazione

un reparto interrato per lo stoccaggio, l’affinamento in vasca e le fermentazioni secondarie

Tutti i contenitori sono coibentati e sotto controllo termico.

I vini di Pandolfa che richiedono invecchiamento sono affinati in barrique e tonneau di rovere nelle antiche cantine poste sotto la villa settecentesca.

L’impianto di imbottigliamento consta di una linea semiautomatica comprensiva di lavabottiglie, riempitrice, tappatrice, capsulatrice, etichettatrice e incassettamento per bottiglie da 0,75 litri e 1,5 litri sia tappo a sughero che a vite della potenzialità di 2000 bottiglie ora.

Recentemente è stata acquisito un impianto per il condizionamento del bag in box.

Tutti gli impianti di condizionamento ed i locali sono posti in ambiente separato e sterilizzabili a mezzo sistemi di vaporizzazione ambientale.

La Pandolfa si estende su una superficie di circa 140 ettari su un versante collinare esposto prevalentemente a sud, sud-est.

I vigneti sono collocati media collina con fascia altimetrica compresa fra 150 e 400 metri sul livello del mare. Il terreno è profondo, tendenzialmente compatto, limo argilloso e deriva dal disfacimento di antiche arenarie argillo-calcaree.

Di questa superficie circa 90 ettari sono assogettati a pratiche colturali intensive mentre la restante parte comprende boschi, seminativi e prati.

I vigneti sono di gran lunga la coltura più estesa con circa 80 ettari di impianti a coltura intensiva allevati prevalentemente a cordone speronato con densità di impianto compresa fra 3500 e 5000 ceppi per ettaro.

I vigneti di Pandolfa, in origine piantati con varietà tradizionali principalmente Sangiovese (42 ettari) e Trebbiano (10 ettari), sono stati successivamente arricchiti di uve non tradizionali come cultivar bianche Chardonnay (12 ettari) e Sauvignon Blanc (1 ettaro), e rosse Cabernet Sauvignon (4 ettari), Merlot (4 ettari) e Montepulciano (2 ettari).

Una specificità unica di Pandolfa è la presenza della varietà Nebbiolo (circa 5 ettari) messa a dimora negli anni ’60 e ancora presente come elemento di differenziazione e valorizzazione aziendale.

Il Trebbiano è il clone di Trebbiano “della Fiamma” coltivato nella fascia collinare forlivese.

Differisce notevolmente dal Trebbiano Romagnolo in quanto la vite è meno produttiva, i grappoli meno compatti, e la buccia assume una bellissima colorazione rosata quando, all’invaiatura, viene esposta alla radiazione diretta dei raggi del sole.

CABERNET SAUVIGNON IGT FORLÌ PEZZOLO 2009 "ULTIMO"

Nel 1999 la Pandolfa produceva un “grande” cabernet, nella vendemmia 2009 si ripeteva la generosità di questa vigna detta del “Pezzolo” donandoci un eccellente Cabernet... Ultimo in quanto la vigna è stata abbattuta per raggiunti limiti di età e di produzione. Un cabernet da collezione... Colore rosso granato, profondo, seducente e articolato nei profumi: cassis pepe e cioccolato.

Vino: Cabernet IGT Forlì

Varierà ’: Cabernet Sauvignon 100%

Zona di produzione: Vigneti esposti a sud-est sulle argille antiche della valle del Rabbi a Predappio

Vinificazione: Le uve, diradate all’invaiatura, sono state raccolte il 12 ottobre 2009. Diraspate e pigiate.hanno completato la macerazione a contatto con le bucce in vinificatori a follatore meccanico per 16 giorni a 28°C. Completata la prima fase estrattiva la vinificazione si è sviluppata in assenza di bucce fino a febbraio 2010 ottenuta la completa

stabilizzazione fisico-chimica e biologica.

Affinamento: Il vino è stato poi affinato per 15 mesi in botti nuove di rovere francese da 1.600 litri. Da maggio 2011 a luglio 2011 il vino ha completato la fase di affinamento in acciaio. E’ stato confezionato l’11 agosto 2011. e affinato ulteriormente in bottiglia per ulteriori 4 mesi.

Capacità bottiglie: 0.75 litri ,1,5 litri, 3 litri

PANDOLFO

Caratteristico colore rosso rubino intenso di buona consistenza. Il profumo ampio e complesso esprime le caratteristiche note di frutta rossa, lampone e ciliegia associate a delicate note speziate. Sorprende il palato per volume e persistenza.

Vino: Sangiovese di Romagna D.O.C. Superiore

Varietà: Sangiovese 100%.

Zona di produzione: Vigneti esposti a sud-est su argille antiche dominanti la Vallata del Rabbi di Predappio.

Vinificazione: Le uve raccolte a maturazione ottimale vengono diraspate e pigiate; la macerazione a contatto con le bucce per 12-15 giorni a 28°C completa la prima fase fermentativa. La vinificazione si completa in assenza di bucce fino al termine della fermentazione malolattica.

Affinamento: Il vino affina per 6-8 mesi in acciaio. Il 15% affina in botte o barriques di 2° - 3° passaggio.

Alcool: 13% vol.

Capacità Bottiglie: lt. 0,75

Abbinamenti: Servito a 18°C, si abbina ai primi piatti nostrani e agli arrosti di carni rosse. Ottimo con funghi e tartufi e dolci secchi della tradizione romagnola.

MERLOT IGT FORLÌ 2009 "1941"

Questo vino è dedicato al Commendatore Ricci Giuseppe che nel 1941 acquistava dai Marchesi Albicini-Mazzoni la Pandolfa … perché si vede da lontano; e ha contribuito a incrementare il fascino ed il mistero di questa bellissima realtà agricola, vitivinicola, culturale ed artistica.

Vino: Merlot IGT Forlì.

Varietà: Merlot 100%

Zona di produzione: Vigneti esposti a sud-est su argille antiche dominati la valle del Rabbi a Predappio.

Colore: rosso rubino intenso.

Sapore: Naso pieno e deciso con nota varietale erbacea che si fonde con il frutto e la spezia. Al palato un vino avvolgente, pieno con trama tannica setosa.

Vinificazione: Le uve, diradate all'invaiatura, vengono raccolte a maturazione ottimale, diraspate e pigiate. La macerazione a contatto con le bucce in vinificatori a follatore meccanico per 15-18 giorni a 28°C completa la prima fase fermentativa. La vinificazione si completa in assenza di bucce fino al termine della fermentazione malolattica.

Affinamento: Il vino affina per 12 mesi in acciaio. Successivamente riposa in bottiglia per 6-10 mesi.

Alcool: 14% vol.

Capacità bottiglia: 0,75 lt.

Abbinamenti: Servito a 18°C, si abbina ai piatti di carni rosse e stufati.

VILLA DEGLI SPIRITI

Colore rosso rubino intenso e di grande consistenza.il profumo ampio e complesso esprime la caratteristiche note di frutta rossa, lampone e mora associate a delicate note speziate, pepe e cacao e soffi balsamici. Sorprendente il palato per volume e persistenza.

Vino: Sangiovese di Romagna D.O.C. Superiore Riserva.

Varietà: Sangiovese 100%

Zona di produzione: Vigneti esposti a sud-est su argille antiche dominanti la valle del Rabbi a Predappio.

Vinificazione: Le uve, diradate all'invaiatura, vengono raccolte a maturazione ottimale, diraspate e pigiate. La macerazione a contatto con le bucce in vinificatori a follatore meccanico per 15-18 giorni a 28°C completa la prima fase fermentativa. La vinificazione si completa in assenza di bucce fino al termine della fermentazione malolattica.

Affinamento: 12-16 mesi in botti di rovere a grana fine da 3000- 5000 litri. Suggessivamente l'affinamento prosegue in bottiglia per ulteriori 6-10 mesi.

Alcool: 14% vol.

Capacità bottiglie: lt.0,75 - lt.1,50 - lt.3,00 - lt.6,00

Abbinamento: Servito a 18°C, si abbina ai piatti di carni rosse, sia arrosti che brasati, alla selvaggina e ai formaggi stagionati.

IL MITICO

Bianco brillante, Il Mitico porta nei calici la vitalità e la gentilezza delle terre di Romagna, per un’emozione tutta da assaporare.

Moderno, raffinato e disinvolto, Il Mitico è il nuovo vino della Pandolfa, protagonista ideale delle più svariate occasioni, per vivere ogni momento con lo spirito giusto.

Vino: Vino Spumante di Qualità - Brut.

Varietà: Chardonnay - Pinot nero.

Zona di produzione: Vigneti esposti a sud-est su argille antiche dominati dominanti la valle del Rabbi a Predappio.

Alcool: 12% vol.

Capacità bottiglie: lt. 0,75

Azienda Vitivinicola Piccolo-brunelli

L’azienda affonda le sue antichissime origini nel XII secolo. La prima fonte scritta si ha in un documento del 1371: ne la “Descriptio Romandiole” è citata “Villam Strate” la quale era al tempo un possedimento dello Stato Pontificio; in quei anni era tenuta da Nicola degli Ubertini al costo di quattro Fumanterie annue. Dal 1424 Villa Strada entrò nella sfera di influenza della repubblica fiorentina, prima, poi del gran ducato di toscana fino al 1860. Nei primi anni del 1500 fu costruito il primo nucleo della villa vera e propria avvolgendo al suo interno una torretta del 1150. Agli inizi del secolo scorso Dante Fiorentini la acquistò insieme ai 33 poderi che costituivano la proprietà. L’attuale conduttore Pietro Piccolo-Brunelli insieme ai fratelli Francesco e Maria Lidia rappresenta la quarta generazione: dopo Dante, la nonna Lidia e il padre Francesco.

La tenuta Piccolo-Brunelli comprende 350 ettari di proprietà, dei quali circa 20 sono piantati a vigna. Particolare cura è stata posta nella scelta dei vitigni, privilegiando il Sangiovese, l’autoctono per eccellenza. Sono stati inoltre selezionati grandi vitigni internazionali come il merlot, il cabernet sauvignon e il syrah che qui trovano un microclima ideale. La perfetta combinazione tra altitudine, esposizione ed escursione termica crea la condizione ottimale per vini strutturati, ricchi di profumi e aromi, destinati ad un lungo invecchiamento.

Della Villa

La vigna storica della tenuta Piccolo-Brunelli è detta della Villa perché compresa nel parco della casa padronale; ha una superficie di 7,5 ettari esclusivamente vitati a Sangiovese. Altezza compresa fra i 300 e 330 metri s.l.m., suolo con terreno sciolto, di medio impasto, buona fertilità e leggera prevalenza di argille. Questa condizione dona ai vini grande struttura e corpo, conferendo carattere e personalità inconfondibili.

Dei fabbri

La vigna “dei Fabbri” è posta sui terreni di un antico casolare che prese il nome da una famiglia ivi residente nei primi decenni del ‘500. Ha una superficie complessiva di 9,5 ettari, dei quali 4 a Sangiovese e il resto ripartito fra Merlot, Cabernet Sauvignon e Syrah. Altezza media di 310 metri s.l.m., la composizione del suolo è simile a quella della vigna della Villa eccettuate tre piccole venature a leggera prevalenza calcarea.

Del Poggiale

La vigna “del Poggiale” è la più recente; di ettari 3,5 si sviluppa sul terreno del podere più importante della tenuta. Qui è stata piantata una varietà particolarmente pregiata di Sangiovese selezionata dopo anni di studi e ricerca. Altezza media 300 metri s.l.m., con terreno mediamente argilloso e ricco di humus che unitamente ad una favorevole esposizione consentono una maturazione ideale delle uve.

Cesco 1938

Cesco 1938 è un Sangiovese di Romagna Superiore, intitolato a Francesco Piccolo-Brunelli, padre dell'attuale titolare; 1938 è la data di nascita.

Cesco 1938 nasce sulle colline di Predappio, terra particolarmente vocata alla produzione di grandi vini. Qui il terreno, il clima e il sole si uniscono in un Terroir inconfondibile, che trasmette al vino personalità ed eleganza.

Il vino viene creato dai migliori vigneti di Sangiovese della tenuta Piccolo-Brunelli, giovane e fruttato esprime il carattere schietto ed esuberante tipico del vitigno. Dopo un breve passaggio in grandi botti di rovere italiano, che ne esaltano le qualità organolettiche, viene affinato in bottiglia per oltre sei mesi.

È un vino caratterizzato da colore rosso rubino intenso, consistente e da aromi tipici del vitigno: viola, rosa canina, piccoli frutti a bacca rossa, ciliegia con leggera nota tostata e speziata: vaniglia e liquirizia. Al palato è armonico, di gran corpo con un buon volume di tannini non aggressivi, finale lungo e persistente. Cesco 1938 è un vino importante indicato per primi piatti elaborati e succulenti, carni rosse, carni alla brace e cacciagione.

Servire a 18°.

Pietro 1904

Pietro 1904 è un taglio bordolese riserva, intitolato a Pietro Piccolo-Brunelli, nonno dell'attuale titolare; 1904 è la data di nascita.

Pietro 1904 è un vino che ha origine dalle fertili colline di Predappio. Da sempre terra vocata alla produzione di vini straordinariamente longevi e complessi. Qui il terreno, il clima e il sole si uniscono in un Terroir inconfondibile, che trasmette al vino personalità ed eleganza.

Il vino è espressione delle migliori uve di cabernet sauvignon e merlot della tenuta Piccolo-Brunelli, maturato per 2 anni in grandi botti italiane e barriques di pregiato rovere francese, viene affinato in bottiglia per oltre 6 mesi. Alla vista esprime un colore rosso rubino intenso, all'olfatto si riconoscono sentori fruttati, visciola e ribes, floreali come fiori rossi aperti e peonia, come speziatura da vaniglia e chiodi di garofano, minerale al palato, sapido e fresco ma anche anche morbido. Ingresso deciso, convincente e fragrante, ha un corpo pieno e tutti i requisiti per impressionare subito. Pietro 1904 è un grande vino ideale da degustare con capretto al tegame con carciofi oppure filetto al ginepro.

Servire a 18°.

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