Leggi l'intervista ad Alfonso Gallina
LE VIE DEI TRATTURI
La transumanza si è sviluppata per secoli lungo delle rette vie che collegavano l'Appennino Abruzzese con il Tavoliere delle Puglie, vie chiamate "Tratturi". L'origine dei tratturi è antichissima, non solo erano posti nelle vicinanze di alcuni insediamenti dell'età del bronzo, ma coincidevano con alcuni tratti di strade romane.
Il tratturo Celano - Foggia , ad esempio, corrispondeva alla Via Valeria, e il Tratturo l'Aquila - Foggia corrispondeva alla via Claudia Nova.
In prossimità dei tratturi sorgono le abbazie in stile romanico - abruzzese, come S.Maria di Collemaggio, situata lungo il tratturo magno che collegava l'Aquila con Pescara. Spesso queste chiese erano affiancate da costruzioni adibite a ricoveri dei pastori, come la chiesa di S.Maria in Centurelli.
Il Tratturo L’Aquila-Foggia, con i suoi 244 km, era il più lungo, grande e il più importante dei cinque Regi Tratturi: per questo motivo, era chiamato anche “Tratturo Magno”. Si tratta del più “adriatico” di tutti, convogliando le enormi greggi provenienti dai massicci del Gran Sasso, di parte del Sirente e della Majella ai vasti pascoli del Tavoliere delle Puglie, dopo aver lambito in più occasioni le sponde del Mar Adriatico; unico caso nel quale le pecore e i pastori arrivavano a toccare anche materialmente l’acqua del mare. Da esso si diparte e poi si ricongiunge il Regio Tratturo Centurelle-Montesecco, collegati a metà strada anche dal Tratturo Lanciano-Cupello.
Il suo tracciato, un vero e proprio percorso storico tra l’Abruzzo e la Puglia attraverso il Molise, parte dalla Basilica di Collemaggio dell’Aquila ed è caratterizzato nell’Aquilano da tratti alquanto integri e da numerose chiese tratturali.
Il Tratturo Magno veniva percorso dalle greggi al pascolo sul versante sud del Gran Sasso e sul versante nord del Sirente, seguendo sotto la città di L’Aquila il corso dell’Aterno per circa 10 chilometri. L’inizio può essere simbolicamente individuato nel Parco della Transumanza, adiacente alla Basilica di Collemaggio, edificata nel XIII secolo proprio con il contributo della corporazione dei Lanaioli. Tutto il centro storico dell’Aquila è stato costruito con le ricchezze derivanti dalla pastorizia e dall’Arte della Lana, e poi ancora ricostruito dopo il terremoto del 1703 grazie all’esenzione totale per trenta anni dal pagamento dei fitti per le Locazioni in Puglia concessa dal Viceré ai notabili aquilani, proprietari di greggi numerosissime.
Questo tratturo è stato oggetto negli ultimi anni di un sistematico studio da parte dell’Associazione Tracturo 3000 che dal 1997 lo ripercorre ogni anno.
Sono 9 le tappe che l’associazione Tracturo 3000 affronta nel percorrere l’intero Tratturo Magno. Le tappe, con rilevazione GPS del percorso, si possono richiedere a tratturomagno@gmail.com
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