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L’Aglio Bianco Polesano DOP

Notizia del 04/04/2015

L’aglio bianco polesano DOP è l’ortaggio a bulbo della specie Allium sativum L., nell’ecotipo locale bianco polesano e nella varietà Avorio, che si contraddistingue per il colore bianco lucente, la forma del bulbo, l’elevata resa in sostanza secca che lo rende ben conservabile, e il particolare profilo aromatico, che risulta meno pungente e più persistente, con note gradevoli di erba tagliata di fresco o dolce fruttato.

La Denominazione di Origine Protetta Aglio Bianco Polesano è riservata ai bulbi che presentano le seguenti caratteristiche:

• sani, consistenti e puliti, nello specifico privi di terra e di residui di fertilizzanti o di antiparassitari;

• esenti da danni da gelo o da sole, da tracce di muffa e da germogli esternamente visibili;

• privi di odore o sapore estranei e di umidità esterna anormale.

La pianta da cui si ricava l’Aglio Bianco Polesano DOP è caratterizzata da:

• foglie lanceolate e strette Risultati immagini per immagini aglio polesano dopdi colore verde/azzurro;

• bulbo bianco, privo di striature di altro colore, di forma rotondeggiante regolare, leggermente appiattita nella parte basale;

• bulbilli perfettamente adiacenti l’uno all’altro a formare una struttura compatta con peculiare curvatura nella parte esterna, in numero variabile per bulbo;

• tuniche di colorazione rosata nella parte concava, bianca in quella convessa.

L'AREA TIPICA

La zona di produzione dell’Aglio Bianco Polesano DOP comprende i seguenti comuni della provincia di Rovigo, nella regione Veneto: Adria, Arquà Polesine, Bosaro, Canaro, Canda, Castelguglielmo, Ceregnano, Costa di Rovigo, Crespino, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Lusia, Occhiobello, Papozze, Pettorazza Grimani, Pincara, Polesella, Pontecchio Polesine, Rovigo, San Bellino, San Martino di Venezze, Villadose, Villamarzana, Villanova del Ghebbo e Villanova Marchesana.

BIOLOGIA, ECOLOGIA E STORIA:

La presenza dell’aglio nel Polesine si fa risalire ai Romani, i quali con le loro opere di bonifica e riassetto dei territori agricoli, hanno fortemente modificato la conformazione idrogeologica dell’area. Ne sono testimonianza gli scritti di Perretto e Marangano contenuti nella pubblicazione “La Centuriazione dell’Agro di Adria”, in cui la coltura dell’aglio è descritta come una delle più diffuse all’epoca e perfino ricordata da Virgilio nelle “Georgiche”. Più avanti, nel periodo medioevale, il Bocchi negli “Annali Pollicinensi”, testimonia come agli abitanti di Rovigo fosse imposto di coltivare “l’alio loco bono” nei propri appezzamenti. Arrivando poi al XVI° secolo, nelle pubblicazioni dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, si trova menzione della produzione di aglio come di un’attività di particolare rilevanza per la zona di Selva, designazione storica riferita ad alcuni comuni dell’attuale zona di produzione della DOP.

A metà del Novecento l’aglio era ormai considerato una coltura industriale, come affermato da uno scritto di Zennaro del 1949. Nel corso dei secoli, quindi, attorno all’aglio locale si è andata formando una notevole attività commerciale, che di fatto ha permesso a questo prodotto di entrare con ruolo da protagonista nel comparto economico, ed arrivare ad essere definito “l’oro bianco del Polesine”.

GEOGRAFIA:

L’area geografica del Polesine, per tipologia dei terreni e per le condizioni climatiche tipicamente temperato-asciutte, risulta particolarmente favorevole alla produzione dell’Aglio Bianco Polesano DOP, ed è sicuramente uno dei fattori responsabili delle peculiarità e della qualità di questo prodotto. Grazie alla presenza dei fiumi Po e Adige – che delimitano rispettivamente a sud e a nord la zona del Polesine e che prima delle odierne arginature hanno più volte, nel corso dei secoli, alluvionato la pianura – i suoli si presentano di medio impasto, argillosolimosi, ben drenati, porosi e particolarmente fertili. Determinante è anche la composizione mineralogica di questi terreni: l’elevato contenuto di fosforo e potassio è responsabile del tipico colore bianco e della buona conservabilità del prodotto, mentre il calcio e il magnesio contribuiscono a migliorare la qualità dei bulbi.

STAGIONALITÀ:

L’Aglio Bianco Polesano DOP è prodotto nel periodo che va dal 1 al 17 di luglio.

DA SAPERE:

L’Aglio Bianco Polesano DOP si conserva al meglio in luogo fresco, asciutto e ben areato. Consumato fresco mantiene intatte tutte le caratteristiche organolettiche e le innumerevoli proprietà benefiche.

Se cucinato, è ingrediente ideale per esaltare il gusto di molti piatti, dai più semplici, come i famosi

spaghetti aglio, olio e peperoncino, ai più elaborati, come zuppe, sughi o stufati.

LA COMMERCIALIZZAZIONE:

Il prodotto è commercializzato nella sola tipologia Aglio Bianco Polesano DOP. È immesso al consumo entro il mese di maggio dell’anno successivo alla raccolta, previa frigo-conservazione. Le categorie commerciali sono: Extra, dal calibro minimo di 45 mm e Prima, dal calibro minimo di 30 mm.

LEGISLAZIONE:

La Denominazione di Origine Protetta Aglio Bianco Polesano ha ottenuto la registrazione europea con regolamentoCE n. 1175/2009 del 30/11/2009 pubblicato sulla GUUE L 314/60 del 01/12/2009.

MERCATO DI RIFERIMENTO:

Mercato Ortofrutticolo di Lusia

Via Provvidenza, 25/3 - Lusia (RO)

tel. 0425 607024

Vendita all’ingrosso:

da lunedì a sabato - mattino

Vendita al dettaglio effettuata dalla Cooperativa Ortolani di Lusia:

sabato - pomeriggio

Il Polesine Società Cooperativa

Via Eridania Est 4d, 45030 Crespino

Tel. 338 4182705

Vendita all’ingrosso:

da lunedì a venerdì - mattino e

pomeriggio

Mercato Ortofrutticolo di Rosolina

Via Po Brondolo, 43 45010 Rosolina (RO) Tel. 0426 664029 - 0426 340261

Vendita all’ingrosso: da lunedì a venerdì - mattino e pomeriggio

Vendita al dettaglio: da lunedì a venerdì ore 8.30/12.00; ore 14.30/17.00

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