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News | Emilia-Romagna | Bologna capitale del Gusto
Notizia del 14/12/2014
Cereali, farina e prodotti di derivazione
Nel mondo è forse il tortellino di Bologna, con omonima “Dotta Confraternita”, a simboleggiare la città insieme agli altri primi a base di sfoglia fra cui: le appetitose tagliatelle, lunghe come un dodicimillesimo dell’altezza della Torre degli Asinelli e le lasagne con besciamella e ragù. Le tradizioni culinarie a base di farina più specifi camente legate alla montagna bolognese prevedono, invece, ingredienti più semplici, creando biscotti rustici, pinze, raviole, spianate sulla pietra, zuccherini, crescentine e infi ne il gustoso pane
montanaro locale, che, fragrante di forno e profumato di legna di bosco, per la sua alta qualità e il valore culturale, è diventato il prodotto simbolico che rappresenta i sapori tipici di queste terre di montagna. I cereali utilizzati per produrre le farine vengono coltivati in queste valli secondo metodo biologico, ossia assolutamente rispettosi degli equilibri naturali. Frumento tenero e farro sono i cereali maggiormente coltivati; avena, orzo nudo, segale e triticale, trovano nicchie di mercato non trascurabili, entrando nella dieta mediterranea sotto forma di pani speciali, paste e zuppe. In particolare il farro viene utilizzato per la produzione della birra artigianale MontagnAmica, un prodotto innovativo che nelle sue due ricette normale e doppio malto sta riscontrando un notevole successo in termini di pubblico e di mercato.
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