Notizia del 22/10/2014
Le ricette proposte nel primo appuntamento de 'La Cucina di Carnisssima' (Antico Festival della Cucina Trevigiana) sono state il pastin e la carna salata.
Il pastin è una tipica pietanza della provincia di Belluno, realizzata con carne tritata fresca, speziata. Diverso da vallata a vallata, può essere mangiato crudo o cotto. Un tempo era mangiato nel periodo di macellazione del maiale, oggi è presente tutto l’anno e in tutte le sagre locali. È inserito nell’elenco dei Prodotti Alimentari Tradizionali.
Il pastin si presenta come una rondella, simile ad un hamburger, di carne tritata fresca. Solitamente si utilizza carne di manzo e maiale, o maiale e bovino, salata, pepata e speziata.
Ogni vallata della provincia di Belluno ha la sua ricetta segreta: c’è chi lo presenta in modo semplice, con l’impasto del salame non stagionato e chi, come in Val di Zoldo, lo arricchisce con la conza – infuso di vino bianco, aglio e spezie -.
Il pastin può essere mangiato crudo, spalmato sul pane o, di solito fatto alla griglia e servito con la classica polenta. In provincia di Belluno è apprezzato anche nel classico panino col pastin, presente in tutte le sagre provinciali. Oggi viene impiegato anche in ricette più complesse.
Il pastin era noto fin dal Medioevo, un tempo era un cibo prettamente invernale, in quanto veniva degustato esclusivamente durante il periodo di macellazione del maiale. Al giorno d’oggi è reperibile tutto l’anno nella macellerie.
Il pastin, come altri prodotti tipici della provincia di Belluno, è iscritto nell’elenco dei Prodotti Alimentari Tradizionali (PAT) del Veneto e rientra fra i prodotti della Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi e nella Carta Qualità del Parco Nazionale delle Dolomiti bellunesi.
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