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Alla scoperta del vino in Bassa Austria

Notizia del 19/07/2014

La Bassa Austria è tra le regioni più quotate al mondo per la produzione di vini bianchi. Ma anche i vini rossi incontrano sempre più favore.

 

Si dice che la viticoltura sia stata importata in Mitteleuropa dagli antichi romani. Quando i romani però giunsero nell’area dell’odierna Bassa Austria, nel 15 d.C., la popolazione locale augurò loro il benvenuto con un brindisi a base di ... vino. Da 4000 anni, questa la stima espressa sulla base di una ritrovamento di acini d’uva, il vino è di casa in Bassa Austria, e influenza il paesaggio, la gente e la cultura di questa fertile e soleggiata terra.

 

Oggigiorno in Bassa Austria 18.000 viticoltori coltivano la vite su una superficie totale di 30.000 ettari (il 60% della superficie coltivata dell’Austria). Tra le caratteristiche della viticoltura regionale ci sono la frammentazione (il viticoltore medio dispone di un’area di 1,7 ettari), e la specializzazione nei vini bianchi: sull’80% dell’area coltivata a vite crescono uve bianche. Il vitigno più noto della regione, il Grüner Veltliner, copre la metà della superficie coltivata. Il vino speziato e fresco prodotto con queste uve, non è soltanto il più amato in Austria, ma è anche uscito con successo dai confini nazionali. Nel 2002, nel corso di una leggendaria degustazione bendata a Londra, quattro varietà di Grüner Veltliner prodotte in Bassa Austria riuscirono a conquistare i primi quattro posti. Sulla scia dei noti viticoltori Willi Bründlmayer, Franz Hirtzberger, F. X. Pichler e Josef Jamek, da allora i produttori di vini bianchi della Bassa Austria, in occasione delle degustazioni internazionali, ricevono dei voti talmente alti che non è assolutamente esagerato affermare che la Bassa Austria è una delle migliori regioni vitivinicole del mondo.

 

Rossi giovani

 

È molto emozionante osservare la crescita in termini di qualità e successo dei vini prodotti in Bassa Austria. Una nuova generazione di viticoltori, che si è fatta le ossa nelle grandi zone di produzione di vini rossi del mondo, porta con nuove conoscenze e vitigni tradizionali una ventata d’aria fresca nel settore. Nella produzione dei vini rossi, cosa che del resto vale anche per i vini bianchi, dominano le varietà locali, tra cui ad esempio lo Zweigelt, nato per la prima volta nel 1920, ormai il vitigno rosso più importante della Bassa Austria. Con uve Zweigelt si producono eccellenti vini dalla struttura vigorosa e dal limpido sentore di cilegia. Viticoltori tra cui Gerhard Markowitsch, Philipp Grassl e Franz Netzl producono, soprattutto nell’area di Carnuntum, quella regione dove già gli antichi romani allevavano la vite, ottime cuvée, mescolando lo Zweigelt a vitigni internazionali come il Cabernet Sauvignon o il Merlot.

 

La seconda regione vitivincola della Bassa Austria è la Thermenregion, la regione delle terme che circonda la cittadina di Baden. Sul terreno fortemente calcareo crescono magnificamente soprattutto i vitigni della Borgogna Pinot noir e St. Laurent. Il St. Laurent ha trovato qui una nuova patria, non c’è infatti altra regione vinicola che produca una quantità ed una qualità paragonabili di uve St. Laurent. Gli ottimi vini della regione si possono tra l’altro degustare in una cornice molto idilliaca. Persino i più noti viticoltori, tra cui Christian Fischer, Gisperg-Landauer e Leopold Aumann, dispongono di locali dove vendono il vino di propria produzione che in Austria viene chiamato Heuriger: sarà difficile trovare luoghi più piacevoli ed autentici per degustare il vino.

BILD

Là dove è di casa il vino

 

Gli Heurige della Bassa Austria sono un piacevole elemento di autentica cultura enologica. Chi vuole conoscere il lato socievole degli austriaci, faccia una sosta in un Heuriger, il locale dove il viticoltore vende per alcuni mesi e settimane all’anno i vini di produzione propria. All’Heuriger di solito si beve...l’Heuriger! Si tratta del vino dell’annata, Heuriger infatti in austriaco significa „di quest’anno“. Chiaro che all’Heuriger si mangia pure, di solito pietanze piuttosto sostanziose: tra quelle più diffuse ci sono il Backhenderl (pollo fritto), l’arrosto di maiale e una gran varietà di paté. Uno dei padri dell’Heuriger fu l’imperatore romano Probus che durante il suo regno (276 – 282) autorizzò la viticoltura anche nelle province e dunque anche nella Pannonia, come si chiamava a quell’epoca la Bassa Austria.

 

L’imperatore Giuseppe II permise nel 1784 agli agricoltori di vendere i loro prodotti. Così fu avviata la cultura dell’Heuriger come la conosciamo oggi. Nella zona coltivata a vite che circonda Baden, la Thermenregion, la regione delle terme, gli Heurige vantano ancora oggi la tradizione più antica e la più grande popolarità. Ciò dipende da una parte dagli ottimi vini della regione e dagli abbondanti buffet dei locali, e d’altra parte dalla vicinanza di Vienna. E la ferrovia Südbahn, che dal 1841 attraversa la zona vinicola, avvicina ancora di più la capitale alla regione delle terme, dopotutto tutti hanno fretta di arrivare all’Heuriger!

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