Leggi l'intervista ad Alfonso Gallina
Notizia del 27/04/2013
Festival e Concorso Internazionale “George Enescu”
XXI edizione
Bucarest 1 - 28 settembre 2013
Intestato al celebre musicista e didatta romeno del secolo scorso, lo storico Festival e Concorso Internazionale “George Enescu”, giunto alla ventunesima edizione e curato da Ioan Holender, si svolgerà a Bucarest dall’1 al 28 settembre 2013.
Il Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Romania, organizzato dal Ministero della Cultura e coprodotto dal Comune di Bucarest, dalla Società Romena di Radiodiffusione, dalla Società Romena di Televisione e dall’Istituto di Cultura Romena.
Nell’arco degli anni il festival romeno è diventato il “marchio” culturale della nazione; si è saputo imporre per l’eccellenza delle proposte artistiche e l’efficienza del modello gestionale come una delle più importanti e competitive manifestazioni musicali europee riscuotendo i consensi del pubblico e della critica internazionale. Così scrivono alcune testate europee in merito all’edizione del 2007: «Il potente Festival di Salisburgo adesso ha un rivale» (The Guardian); «Questa edizione del Festival si svolge con grande successo di pubblico nella capitale romena, città ormai europea e in piena espansione. Un bell’esempio di democrazia in un bagno di gioventù!» (Le QuotidienduMedecin).«Come la musica può restituire l’orgoglio di una nazione. – scrive The Telegraph sull’edizione del 2009 (la manifestazione si tiene infatti ogni due anni) – Un Festival a Bucarest mostra come la musica classica possa superare le barriere di linguaggio e storia».
A partire dal 2007, anno in cui la Romania è entrata a far parte dell’Unione Europea, è stata notevolmente intensificata la campagna promozionale del Festival con il coinvolgimentodei principali media europei specializzati nell’ambito della musica classica.
Il Festival ospiterà quest’anno oltre 150 appuntamenti di cui 6 dedicati alla musica romena, 8 alla sezione “Enescu e i suoi contemporanei”, 14 alla musica da camera, 3 all’opera e 2 al balletto, con 35 formazioni orchestrali e cameristiche e oltre 40 solisti. Faranno da cornice le principali sale da concerto di Bucarest (Opera Nazionale, Sala Palatului, Sala “MihailJora” della Società Romena di Radiodiffusione, Ateneo Romeno, Università Nazionale di Musica di Bucarest, Museo Nazionale d’Arte di Romania), la Piazza del Festivale diverse cittadine romene d’interesse storico, alcune delle quali sono significative per la biografia e l’attività di Enescu (Arad, Cluj, Iaşi, Sibiu, Timişoara, Bacau, Braşov e Oradea).
Il Concorso Internazionale “George Enescu”, che comprende le sezioni di pianoforte, violino, violoncello, composizione e, per la prima volta, anche il canto (Wagnerian Voices), pianoforte, violino, violoncello, composizione (George Enescu fu eccezionale pianista, virtuoso violinista, compositore e direttore d’orchestra) si terrà durante lo svolgimento del festival e le iscrizioni dovranno essere inviate entro il primo luglio 2013. Il Concorso è aperto a partecipanti di tutte le nazionalità nati dopo il primo agosto 1980, ad eccezione di quello per canto la cui data di nascita deve essere successiva al primo agosto 1978. Per informazioni: www.festivalenescu.ro.
A nomi di prestigio internazionale è affidato il concerto inaugurale dell’1 settembre: Daniel Borenboim sul podio del Palace Grand Hall dirigerà la Staatskapelle Berlin nella “Rapsodia n. 2 in re maggiore op. 11” di Enescu, nel “Concerto per pianoforte n. 4” di Beethoven e nella “Sinfonia n. 1 in la bemolle maggiore op. 55” di Elgar. E, fiore all’occhiello, il solista romeno Radu Lupu, artista antidivo apprezzato dal pubblico di tutto il mondo.
Il Festival Enescu 2013, in linea con le edizioni precedenti, è suddiviso in 6 sezioni tematiche:
“Grandi orchestre” che accompagnano illustri solisti sotto la bacchetta di direttori di spicco: la Staatskapelle Berlin diretta da Daniel Baremboim (1 e 2 settembre), la Pittsburg Symphony Orchestra condotta da Manfred Honeck (3 settembre), l’Orchestre de Paris guidata da PaavoJarvi (5 e 6 settembre), l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (9 e 10 settembre), l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da Antonio Pappano (11 e 12 settembre), la London Philharmonic Orchestra (13, 14 settembre), la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin sotto la bacchetta di Marek Janowski (15, 16, 19 e 22 settembre), la Münchener Philharmoniker diretta da Simon Bychkov con i solisti Gautier Capuçon (17 settembre) e Katia e Marielle Labèque (18 settembre), la Royal Concertgebouw Amsterdam guidata da Mariss Jansons (21 e 22 settembre), la Russian National Orchestra diretta il 25 settembre da Mihail Pletnev con Vadim Repin solista e guidata il 26 settembre da Horia Andreescu con Boris Berezovsky. Tra i grandi direttori e solisti figurano Jean-Yves Thibaudet (10 settembre), Rudolf Buchbinder (11 e 12 settembre), Viktoria Mullova (27 settembre);
“Recital e concerti cameristici” con solisti e ensemble quali Radu Lupu (4 settembre), Evgeny Kissin (23 e 26 settembre), Murray Perahia (28 settembre), la Wiener Akademie affiancata dal celeberrimo attore John Malkovich nello spettacolo teatrale “The Infernal Comedy” (9 settembre), la Camerata Salzburg (25 settembre);
“Concerti della mezzanotte” con solisti e ensemble di rilievo quali Europa Galante (6 settembre), La Venexiana (7 settembre), Lausanne Chamber Orchestra e Christian Zacharias nel duplice ruolo di solista e direttore (13 e 14 settembre), Hespèrion XXI guidato da Jordi Savall (20 settembre), la storica formazione inglese King’s Consort (21 settembre), Accademia Bizantina (27 settembre);
“Opera e balletti” celebra il bicentenario verdiano e wagneriano e omaggia Enescu con tre capolavori affidati all’Orchestra e al Coro dell’Opera Nazionale di Bucarest: l’ “Otello” sotto la bacchetta della canadese Kery-Lynn Willson (6 e 9 settembre), il “Tannhäuser” diretto da Cristian Mandeal (13 settembre) e l’ “Oedipe” con la direzione di Tiberiu Soare (26 settembre). Nell’ambito di questa sezione figura anche la pluripremiata portoghese Vortice Dance Company che si esibirà in “Dracula” (16 settembre) e in “Soliloquy-About Wonderland” (19 settembre), spettacoli ideati dai coreografi e direttori artistici della compagnia Cláudia Martins e Rafael Carriço, incentrati su un mix accattivante di danza e nuove tecnologie;
“Musica del XXI secolo” vetrina per giovani e affermati interpreti e compositori romeni che include workshop tenuti da artisti e studiosi internazionali quali Tristan Murail, Thierry Huillet, Bernard Cavanna (Francia), Zygmunt Krauze (Polonia) Michael Hersch (USA), Sir Peter Maxwell Davies (Gran Bretagna), Wolfgang Rihm, Martin Torp, Jörg Widmann, Gabriel Iranyi (Germania);
“Enescu e i suoi contemporanei” che raccoglie oltre alle composizioni di George Enescula musica di Fauré, Ravel, Debussy, Schönberg, Busoni, Jolivet, Fuchs.
La presenza italiana è caratterizzata da artisti e formazioni di prestigio. Il direttore e pianista Marino Formenti, indicato dal “Los Angeles Times” come il “Glenn Gould del XXI secolo”, affiancherà la Filarmonica de Stat Moldova Iasi in un programma dedicato alla musica inglese e romena contemporanea (5 settembre). Il pugliese Teodoro Anzellotti, uno dei solisti di fisarmonica più qualificati a livello internazionale, si esibirà con la stessa compagine orchestrale romena questa volta diretta da Jorg Widman (6 settembre). L’Ensemble Europa Galante, capace di entusiasmare pubblico e critica di tutto il mondo, alla guida del suo fondatore, il palermitano Fabio Biondi, impegnato anche come solista, si esibirà in un programma interamente dedicato a Vivaldi (6 e 7 settembre). Il coro polifonico La Venexiana diretto da Claudio Cavina proporrà in versione da concerto “L’Orfeo” di Monteverdi (7 settembre). L’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano sarà protagonista di due appuntamenti: l’11 settembre si esibirà nella versione orchestrale de “Une barquesur l’océan” di Ravel e dialogherà con il tenore Marius Vlad Budoiu nel “Vox Maris. SymphonicPoem op. 31” di Enescu per chiudere con la “ Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 ‘Dal Nuovo Mondo’ ” di Dvorak; il 12 interpreterà il “Requiem” di Verdi. Il 9 e il 10 settembre sarà la volta di un’altra grande formazione italiana, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, che guidata da Juraj Valcuha, interpreterà pagine di Enescu (“Suite n. 1 in do maggiore op. 9” ) Glass (“Concerto n. 1 per violino e orchestra”) e Stravinski (“Le Sacre du Printemps”) affiancata dalla solista Anna Tifu e, per il concerto del 10, proporrà la musica di Respighi (“I Pini di Roma”), Debussy (“La Mer”) e Ravel (“Daphnis et Chloé”). L’Ensemble barocco Ghislieri Choir & Consort e il suo direttore Giulio Prandi, specialisti del repertorio sacro corale del XVIII secolo, si esibiranno con i solisti Salvo Vitale (basso) e Roberta Invernizzi (soprano) in musiche di Mozart e Perez. Il baritono Furio Zanasi è tra i solisti dell’Ensemble Hesperion XXI diretto da Jordi Savall il 21 settembre. L’Accademia Bizantina con Viktoria Mullova nel duplice ruolo di direttore e solista affronterà un programma bachiano il 26 e 27 settembre e, in chiusura, il 27 settembre, il milanese Giovanni Antonini, fondatore dell’ensemble Il Giardino Armonico con cui solca i palcoscenici internazionali, dirigerà la Basel Chamber Orchestra e il solista Christian Tetzlaff in un programma dedicato a Beethoven accostato ad una pagina di Enescu.
Arricchiscono la programmazione del Festival il simposio e workshop internazionale di musicologia e di composizione (dal 2 all’8 settembre) con la partecipazione di compositori di fama internazionale, organizzato dall’Unione di Compositori e Musicologi della Romania e in partenariato con l’Accademia di Romania, l’Istituto Culturale Romeno e l’Università Nazionale di Musica di Bucarest; i concerti nella piazza George Enescu di Bucarest tenuti da studenti del Conservatorio e dell’Università della capitale romena con proiezioni video dedicate alla musica e al compositore Enescu; la seconda edizione di “E-Bienale”, esposizione d’arte organizzata in collaborazione con ilMuseo Nazionale d’Arte e l’Università Nazionale d’Arte di Bucarest.
Sponsorizzanoil Festival: UniCreditTiriac Bank (sponsor principale), Enel, ROMPETROL, JTI, SPECTACULAR, DACIA, TAROM, ING, ROMAQUA, ORANGE, ROMGAZ, JULIUS MEINLS, YOKKO, TMI, Radisson SAS, INTERCONTINENTAL, Athenee Palace Hilton, Novotel, TH Hotels, AMBASADOR, THE VOLUNTEERS TRACE, KAWAI, MAFTEI SHOES, ROTENBERG e i media partner: CNN, Euronews, ROMANIA TV, Eurosport, Mezzo, Deutsche Welle, RFI, 24 FUN, TIME OUT, Monopoly Media, Business Club.
Biografia e intervista del direttore artistico IoanHolender
IoanHolender, general manager dello State Opera di Vienna, è nato il 18 luglio del 1935 aTimişoara, Romania. Dopo essersi diplomato, ha seguito per sei semestri i corsi universitari ad indirizzo tecnico-scientifico nella sua città natale. Nel 1956 è stato espulso da tutte le università romene per ragioni politiche. Da allora in poi lavorò come allenatore di tennis e assistente di direttore di palcoscenico prima di iniziare a studiare canto nel 1959. Lo stesso anno si recò a Vienna dove continuò i suoi studi al Conservatorio di Stato diplomandosi nel 1962.
Dal 1962 al 1966 cominciò la sua carriera di cantante d’opera e da concerto e cantò per due stagioni allo Stadttheater Klagenfurt prima di entrare nella Starka Concert Agency che poi acquisì e trasformò nella rinnovata Concert Agency Holender. Nel 1988 è stato nominato Segretario Generale dello State Opera di Vienna e del Volksoper di Vienna nel 1992, dopo l’improvvisa scomparsa di Eberhard Waechter, direttore di entrambe le Opera House. Il 31 agosto del 1996 andò in pensione come general manager del Volksoper. Il suo contratto per lo State Opera durerà invece sino al 2010.
Svolge regolare attività di lettore all’Università di Vienna e alla DanubeUniversityKrems. È consulente del Tokyo Opera Nomori Spring Festival e dello State Opera di Budapest. Inoltre è membro di giuria di svariate competizioni vocali internazionali.
Ha ricevuto un dottorato onorario dall’Accademia di Musica “Gheorghe Dima” di Cluj, dall’Università di Musica di Bucarest e Timişoara e dall’Accademia di Musica di Sofia; gli è stata attribuita la Decorazione d’Onore in Oro per servizi resi alla Repubblica d’Austria e ha ricevuto la Medaglia d’Oro per il meritorio servizio reso allo Stato di Vienna; un riconoscimento in oro dello Stato di Vienna così come la Croce Austriaca d’Onore per la Scienza e l’Arte. Nel 1999 è stato nominato "Officier de L’OrdredesArts et desLettres" dalla Repubblica Francese.
IoanHolender è membro onorario dello State Opera e del Volksoper di Vienna. È titolare della medaglia ClemensKrauss consegnata dal Coro dello State Opera di Vienna, della Golden "Franz Schalk" conferitagli dalla Philharmonic Orchestra di Vienna ed è stato anche insignito della cittadinanza onoraria della sua città natale Timişoara. Durante il primo tour dello State Opera di Vienna a Bucarest, in occasione del George Enescu Festival nel settembre del 2001, è stato insignito della più importante medaglia romena. Nel dicembre 2002 ha ricevuto la Grande Decorazione d’Onore in Oro per i Servizi resi alla Repubblica Austriaca. Inoltre ha ricevuto la corrispettiva onorificenza dalla Repubblica Italiana nel giugno del 2004 per cui è stato nominato "Commendatore". Nel maggio del 2005 gli è stato assegnato il riconoscimento di “EuropäischerKulturInitiativPreis” dalla European Foundation for Culture Pro Europa.
La sua autobiografia "Ioan Holender – Der Lebensweg des Wiener Staatsoperndirektors" è stata pubblicata da Böhlau Verlag Wien nel 2001.
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Qual è il principale intento di un Festival che include una varietà di sezioni musicali dalla musica da camera all’opera e al balletto?
Dare al pubblico la possibilità di ascoltare interpretazioni musicali di livello ospitando i migliori esecutori per ciascuna sezione, dal repertorio barocco al contemporaneo, con un’attenzione particolare alla produzione di George Enescu.
In che maniera il Festival gestisce la presenza di interpreti affermati a livello internazionale e la promozione dei giovani talenti?
I celebri artisti sono interessati a prendervi parte poiché il Festival è riconosciuto a livello internazionale. È importante al contempo dare l’opportunità ai giovani musicisti di esibirsi in questo Festival per conseguire delle esperienze significative.
Quali sono gli appuntamenti più importanti dell’edizione 2013 del festival?
Tanti sono i momenti salienti della prossima edizione, in particolar modo mi fa piacere ricordare quelli con la Royal Concertgebouw Amsterdam guidata da Mariss Jansons, la Staatskapelle Berlin diretta da Daniel Baremboim, la Pittsburg Symphony Orchestra che si esibirà per la prima volta in Romania, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia alla guida di Antonio Pappano, i recital pianistici di Radu Lupu, Murray Perahia, Evgenyi Kissin. Tra i progetti speciali figura la tetralogia wagneriana “L’anello del Nibelungo” in forma di concerto affidata alla Rundfunk-SinfonieorchesterBerlin sotto la bacchetta di Marek Janowski.
La presenza italiana è rappresentata in questa edizione da importanti formazioni cameristiche e compagini orchestrali…
Siamo felice di accogliere dopo il successo della passata edizione, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2012 a Bucarest l’Orchestra Sinfonia Nazionale della RAI ha riscosso larghi consensi in occasione del RADIRO- International Festival of the Radio Orchestras e sarà di ritorno con pagine di Enescu. Avremo inoltre l’onore di accogliere altre straordinarie formazioni quali l’Europa Galante, La Venexiana e Ghislieri Choir&Consort.
Nel difficile contesto sociale attuale, contro la strumentalizzazione delle notizie di cronaca, razzismo e nazionalismo, può la musica essere esempio di un equilibrio socio-politico europeo?
Si dice che la musica sia un linguaggio universale, che chiunque la comprenda e che non necessita di essere tradotta. In cartellone sono presenti artisti provenienti da ogni parte dell’Europa o dalle Americhe, a testimonianza che attraverso la musica i confini geografici e le barriere sociali, il razzismo, il nazionalismo possono essere abbattuti. L’armonia musicale può dare dunque l’idea dell’armonia umana.
Storia del Festival e Concorso Internazionale “George Enescu”
Il Festival e Concorso Internazionale “George Enescu” nasce nel 1958 ispirandosi alla poliedrica personalità del musicista romeno cui rende omaggio. Enescu (1881-1955) è stato celebre violinista concertista del suo tempo, maestro di musicisti talentuosi (Yehudi Menhuin, Dinu Lipatti, Uto Ughi), pianista eccellente, compositore e direttore d’orchestra. Dall’anno della sua fondazione al 1991 il festival ha avuto luogo ogni tre anni, per poi ripetersi nel 1995, anno in cui ha ripreso a svolgersi con l’originaria cadenza. Dal 2003, invece, si tiene ogni due anni.
Tra gli ospiti di maggior prestigio che hanno fatto la storia del festival figurano lo stesso Lord Yehudi Menuhin, Zubin Mehta, Lorin Maazel, Georges Prêtre, Radu Lupu, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Israel Philharmonic Orchestra e la Filarmonica di San Pietroburgo, tutti ospiti dell’edizione del 1995.
Nel 1998 si sono esibiti il duo Salvatore Accardo/Bruno Canino, la BBC Symphony Orchestra diretta da Yan Pascal Tortellier, Schlomo Mintz, la Chicago Symphony Orchestra e Daniel Baremboim, l’Orchestra Nazionale dell’Accademia di Santa Cecilia guidata da Myung Whun Chung.
L’edizione del 2001, presieduta da Roman Vlad, ha accolto i Wiener Philarmoniker diretti da Seiji Ozawa, l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano e Riccardo Muti, Michel Plasson alla testa dell’Orchestre du Capitol de Toulouse, la Penderecki Festival Orchestra condotta da Krzysztof Penderecki, Wiener Staatsoper e la George Enescu Philharmonic Orchestra.
Nel 2003 figurano in cartellone la London Symphony Orchestra diretta da Sir Colin Davis, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino con Zubin Mehta, Gidon Kremer, Misha Maisky e molti altri.
Nel 2005 sono stati ospiti, tra gli altri, Valery Gergiev alla testa della Kirov Symphonic Orchestra, l’Israel Philharmonic Orchestra diretta Zubin Mehta, Murray Perahia, Staatskapelle Dresden e Whung Chung Myung, Lausanne Chamber Orchestra guidata da Christian Zacharias.
L’edizione del 2007 ha visto la partecipazione di Boris Berezovsky, Martha Argerich, Michel Plasson, Nelson Freire, l’Ensemble Europa Galante, Fabio Biondi, Hesperion XXI e Jordi Saval, Murray Perahia, LeonidasKavakos, Valery Gergiev, Jose Cura e ancora l’Ensemble Intercontemporain, la London Simphony Orchestra, Raphael Frühbeck de Burgos, Victoria Mullova. Questa edizione ha registrato la più alta partecipazione di pubblico e di vendita di biglietti con oltre 1200 turisti.
Murray Perahia, Royal Philharmonic Orchestra London, Vladimir Ashkenazy, Orchestre Philarmonique Radio France, Sankt Petersburg Symphonic Orchestra, Yuri Temirkanov, Helene Grimaud, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino sono solo alcuni dei grandi nomi che figurano l’ampio cartellone del festival del 2009 sostenuto da una campagna mediatica imponente e seguito da oltre 80 giornalisti internazionali.
L’edizione dell’anno scorso, in linea con quelle passate, ospita artisti internazionali con un repertorio estremamente ampio capace di coniugare musica del passato e contemporaneità con una significativa apertura al mondo della musicologia. Tra i nomi di maggiore prestigio figurano Wiener Philharmoniker, Zubin Mehta, Daniel Barenboim, Orchestra dell’Accademia Nazionale di “Santa Cecilia”, Antonio Pappano, Orchestre National de France, Daniele Gatti, London Symphony Orchestra, Mariinsky Orchestra, Valery Gergiev.
I luoghi del Festival Enescu
Informazioni logistiche, risorse culturali e specialità gastronomiche
Abbandonato il suo difficile passato, Bucarest ha inaugurato una nuova renaissance (un periodo d’oro già lo conobbe alla fine degli anni Trenta quando era conosciuta sotto l’appellativo di “piccola Parigi”). Nuova capitale europea dal 2007, anno in cui la Romania entra a far parte dell’Unione Europea, la città sta vivendo un periodo di ricostruzione, urbanistica e culturale.
Informazioni generali
Governo: Repubblica presidenziale
Superficie: 238.391 Km²
Popolazione: 22.560.000
Capitale: Bucarest
Lingua: Romeno
Moneta: Leu Romeno
Fuso orario: +1
Prefisso telefonico: 0040
Documentazione necessaria: carta d’identità o passaporto
I luoghi del Festival
Ateneo Romeno –tempio della musica colta ed emblema artistico della storia del paese, l’edificio costruito nel 1888 è oggi sede dell’Orchestra Filarmonica George Enescu. Il compositore romeno debuttò qui nel 1898 e cinque anni più tardi vi diresse la prima esecuzione di una delle sue famose Rapsodie romene.
Opera Nazionale di Bucarest: fondata nel 1919, la « Société Lyrique » prese, due anni dopo, sotto l’auspicio dello stato, il nome di Opera Romena. La nuova istituzione inaugurerà la sua attività il 20 dicembre 1921 con Lohengrin sotto la bacchetta di George Enescu.
Palatului (Sala Mare e Sala Mică): costruito nel 1968, l’edificio è stato sede delle riunioni del Partito Comunista Romeno. Dopo la rivoluzione è divenuto un importante centro culturale in cui si tengono anche congressi di risonanza internazionale. Dal 1998 Sala Mare ovvero la Grande Sala è una delle svariate sedi dei concerti del Festival.
Piazza del Festival: intestata a George Enescu ma comunemente denominata Piaţa Festivalului, è di frequente sede di concerti en plain air gratuiti tenuti sia da studenti delle istituzioni musicali locali sia da artisti affermati.
Sala “Mihail Jora” della Società Romena di Radiodiffusione: nell’atrio della Sala da Concerti “Mihail Jora” sono esposte fotografie della Bucarest interbellica e una collezione di radio risalenti allo stesso periodo e sino agli anni Settanta.
Museo Nazionale d’Arte: il museo accoglie la Galleria Romena i cui tre piani sono dedicati alle opere dei grandi maestri romeni e la Galleria Europea che ospita, tra gli altri, dipinti di Rembrandt e Rubens, Rodin e Manet.
Università Nazionale di Musica - Sala DinuLipatti
I concerti fuori porta
Oltre alla capitale, l’itinerario dei concerti ricopre il più vasto territorio romeno, dalla Transilvania alla Moldavia, interessando alcune delle principali mete artistiche e naturalistiche del paese che hanno peraltro caratterizzato il percorso formativo di George Enescu.
Arad: porta d’accesso all’Ungheria, sorge in una regione vinicola costeggiata dal fiume Mureş. Ricco di edifici di fine Ottocento, il centro storico offre uno spaccato ereditato dall’impero austro-ungarico.
Cluj-Napoca: cuore accademico, culturale, politico ed economico della Transilvania, Cluj è considerata una delle più importanti città universitarie dell’Europa Centro-Orientale, deve infatti la sua fama all' antica Università Babes-Bolyai. Qui fu fondata all'inizio del ventesimo secolo dal musicista Georghe Dima una delle più importante Accademie Musicali della Romania.
La prima attestazione della città risale all’astronomo e geografo greco Tolemeo, mentre l’appellativo “Napoca” è stato aggiunto in memoria della romanizzazione avvenuta nel primo secolo dopo Cristo.
Iaşi: seconda città romena per grandezza, è stata in passato capitale della Moldavia e conserva interessanti tesori culturali e architettonici. Tra le principali città universitarie della Romania, Iaşi è ravvivata da un ambiente giovanile e cosmopolita.
Sibiu: polo d’attrazione musicale nel XVI secolo, la cittadina fu meta turistica e artistica di Liszt, Richard Strauss e Brahms. Già tra le mete predilette dei visitatori, Sibiu è stata designata nel 2007 “capitale della cultura” dall’Unione Europea insieme al Lussemburgo.
Timişoara: detta “Prima città libera”, è la culla dell’insurrezione del 1989 contro Ceauşescu. La città è sempre stata all’avanguardia non solo in ambito socio-politico: rappresenta un modello della rinascita romena ricoprendo il ruolo di vetrina economica del paese. Forse anche per questo è chiamata "la piccola Vienna dell'Est".
Bacau: situata ai piedi dei Carpazi, è una città medievale ben tenuta con interessanti edifici in stile gotico e magnifici monasteri ortodossi
Braşov: principale centro della Transilvania, è un’ambita meta naturalistica ed è uno dei principali centri commerciali della Romania
Craiova: situata sulla riva sinistra del fiume Jiu, offre un sontuoso centro storico incorniciato da con maestosi palazzi e molte chiese. Si consiglia di visitare il secentesco Palazzo dei Bani oggi Museo Etnografico e del Folklore e il Museo delle Belle Arti.
Oradea: ai piedi della parte occidentale dei monti Apuseni dove è possibili effettuare magnifiche escursioni, è una cittadina elegante di oltre 200.000 abitanti a pochi chilometri dal confine ungherese la cui architettura ne testimonia la variegata storia passata dall’Impero ottomano alla monarchia asburgica.
Cosa vedere
Museo George Enescu: il mondo della musica d’arte romena è dominato dalla figura di George Enescu che si formò tra Vienna e l’allora più avanguardista Parigi dove frequentò la classe di Gabriel Fauré insieme a Maurice Ravel. Concorse accanto a Stravinsky per la direzione musicale della New York Philarmonic Orchestra e sotto la sua bacchetta passarono grandi come Oistrach e Rubinstein, mentre fu intimo amico di Cortot e Casella.
Ospitato nell’ex Palazzo Cantacuzino (dal nome di sua moglie Maria Rosetti, principessa di Cantacuzino) e in stile barocco francese, fu la residenza di Enescu per un periodo della sua vita. Il museo custodisce manoscritti e oggetti del compositore e alle spalle del palazzo c’è anche la piccola casa-studio di Enescu di cui si conserva l’arredamento originale. Nell’ambito dell’organizzazione del Festival saranno programmate delle visite guidate all’interno del museo.
Museo Nazionale d’Arte: il museo accoglie la Galleria Romena i cui tre piani sono dedicati alle opere dei grandi maestri romeni e la Galleria Europea che ospita, tra gli altri, dipinti di Rembrandt e Rubens, Rodin e Manet.
Palazzo del Parlamento: voluto da Ceauşescu, è l’edificio più grande del mondo dopo il Pentagono, ha 12 piani e 3100 stanze. La visita al suo interno comprende un tour per le sale rivestite di marmo e per il balcone dal quale il dittatore non fece in tempo ad affacciarsi in veste ufficiale.
Arco di Trionfo: ispirato all’omonimo monumento parigino, è tra gli edifici che fanno della città una “Parigi dell’Est”.
Museo del contadino romeno: miglior museo d’Europa nel 1996, ospita ricostruzioni di ambienti originali come un’intera abitazione ottocentesca e una stanza dedicata alle nonne per rivivere le atmosfere di un’epoca ormai tramontata.
B-dul Unirii: arteria stradale di 3,5 Km le cui vie laterali testimoniano la scellerata opera di Ceauşescu nel demolire chiese e monasteri o incorporarli in grandi caseggiati grigi, obbrobri di architettura urbana edificati spesso a discapito di palazzi d’epoca. Uno scempio di cui è bene serbare memoria insieme al ben più atroce operato del dittatore nei confronti dell’intera popolazione e dei dissidenti politici.
Tra le più interessanti attrattive figurano inoltre il Museo di Storia Ebraica, il Giardino Cişmigiu, il Parco Herăstrău, Piazza Università e Piazza Rivoluzione.
Le specialità culinarie
Mămăliga: polenta a base di farina di granturco che può essere cotta in acqua, al forno o fritta servita con una spolverata di brânză (formaggio di pecora) o con della smântână (panna acida) sopra.
Ciorbă: zuppa dalle innumerevoli varianti, vegetariane e non.
Tochitură: pietanza a base di carne di maiale mescolata con altri tipi di carne, cucinata in padella, condita con salsa piccante e sormontata da un uovo al tegame.
Sarmale: involtini di carne e riso avvolti in foglie di vite o di cavolo.
Tra i dolci tipici, le plăcinte (sfogliate), le clătite (crêpes) e il cozonac (una specie di panettone).
Come arrivare
Aereo: i voli di linea sono assicurati dalla compagnia di bandiera romena Tarom e da Alitalia. Le partenze sono giornaliere da Roma e Milano. Alle due compagnie di bandiera si è aggiunta la Carpatair. Tra le lowcost che programmano voli per la Romania vi sono invece Blueair, My Air, Wind jet, Wizz Air, Easy Jet, Ryanair.
Treno: l'unico treno diretto che collega l'Italia e la Romania parte ogni giorno da Venezia alle 21.04. Diversamente si può scegliere di fare uno scalo a Vienna per prendere poi la coincidenza per la Romania.
Automobile: è possibile percorrere due itinerari per raggiungere la Romania, uno che tocca l’Austria e l’Ungheria e l’altro che attraversa Slovenia, Croazia e Ungheria. Il primo itinerario parte da Tarvisio, attraversa Villach, Klangenfurt ed arriva a Graz; da qui si prosegue in autostrada verso Vienna e Budapest arrivando a Bors-Oradea. Passando invece dalla Slovenia si parte da Trieste verso Ljubliana, si continua sull’autostrada che porta a Maribor dirigendosi in seguito verso la Croazia. Alla frontiera croato-ungherese si prosegue sulle statali ungheresi in direzione del confine romeno.
Autobus: la compagnia Eurolines organizza partenze da diverse città italiane: Genova (via Milano, Torino, Mestre); l’Aquila (via Roma, Firenze, Bologna, Mestre). Tutte le tratte hanno come destinazione finale la città di Bucarest.
Alberghi
In merito alla stima del pubblico per l’edizione 2009, sono già stati riservati più di 5000 pernottamenti in albergo e organizzati più di 30 charter internazionali. Il trasporto locale sarà invece fornito da 12 pullman, 6 minibus, 10 limousine.
A seguire la lista degli hotel coi quali è stata attivata una convenzione.
- Radisson – SAS
- Athénée Palace Hilton Bucarest
- Hotel Inter-Continental
- Novotel
- Central
- Siqua
- Ambasador
Biglietti e abbonamenti
Abbonamenti da 50 a 200 euro.
Biglietti da 8 a 25 euro.
I concerti della sezione di musica romena del XX secolo, quelli organizzati nella Sala Mică del Palazzo Reale, quelli del concorso e quelli organizzati nella Piazza del Festival sono ad ingresso libero. Per informazioni e prenotazioni si prega di consultare il sito: www.festivalenescu.ro oppure contattare Artexim: tel +40 21 317 8081; artexim@rdslink.ro
Organigramma
Direttore artistico: Ioan Holender
Comitato artistico
Direttore artistico della Filarmonica “George Enescu”: Nicolae Licareţ
Direttore generale dell’Opera Nazionale di Bucarest: Catalin Ionescu Arbore
Coordinatore del settore di musica sinfonica U.C.M.R.: Octavian Nemescu
Coordinatore del settore di musica corale U.C.M.R.: Irina Odăgescu Ţuţuianu
Rettore dell’Università di Musica di Bucarest: Dan Dediu
Compositore: il Maestro Cornel Ţăranu
Direttore generale della Filarmonica Moldava di Iaşi: Bujor Prelipcean
Organizzatore: Artexim
Festival e Concorso Internazionale George Enescu
festivalenescu.ro
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