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Re di Pane , a Cesena

Notizia del 20/10/2012

Non ho mai fumato in vita mia e non ero mai riuscito ad immaginare cosa volesse significare per un fumatore rimasto senza sigarette di domenica e con i tutti i tabacchini chiusi, andare alla ricerca di una sigaretta, anche di mezza sigaretta, insomma poter soddisfare il suo bisogno di fumare. Cinque anni fa però ho capito cosa significa anche se quello che cercavo non era una sigaretta, ma il pane, eh si, perché anche se vivo da più di 10 anni a Cesena, le mie origini meridionali sono così prepotentemente presenti nel mio DNA enogastronomico che confesso di avere una dipendenza incurabile dalle “3 P” Pane, Pasta e Pizza –Per per la 4° P la Piadina ci sto lavorando -! Ricordo che era di domenica, erano da poco passate le 10 del mattino, stavo cucinando – perché ai fornelli dicono che me la cavo benino – per una mia amica, quando improvvisamente mentre giravo il ragù che “pippiava” nella pentola il dubbio divenne fantozzianamente certezza: Non avevo comprato il pane! Impossibile per la mia manifesta meridionalità gastronomica e non, avere la tavola orfana di pane. Che fare? Boh! Calzo le scarpe ed esco, non so per andare dove, di sicuro non a comprare la piadina, che per quanto buona e gradita, nulla ha a che vedere con il pane! E sfido chiunque a dimostrarmi il contrario! Incomincio a camminare per il centro cercando di chiamare ad immediata raccolta tutte le mie risorse memoniche che potessero essere di vitale aiuto per la ricerca del pane, ma niente da fare, non mi viene in mente nulla, allora quasi rassegnato dopo aver bevuto un caffè decido di tornare verso casa, dichiarandomi sconfitto. Inizio a camminare quando l’orecchio coglie il dialogo tra una mamma ed il suo bimbo subito dietro di me.

Hai visto che la mamma ti ha comprato la pizza, ora mangiala però..!!!! Non ho aspettato il prosieguo, mi giro con uno scatto gentile e chiedo con garbo alla signora: Scusi ma dove ha comprato la pizza? E la signora: lì guarda, - in Romagna si usa il tu - 100 metri sulla destra, dove c’è l’arco, vicino al Duomo! Grazie Grazie, molto gentile, mi rigiro e con una passo da marciatore mi dirigo al traguardo. Passo l’arco percorro ancora 20 metri e di colpo m’illumino d’immenso, Re di Pane la meta è raggiunta, entro come un bambino entra in un negozio di giocattoli ed un fumatore accanito in un tabacchino, gli occhi si perdono tra le ceste piene di pane mentre il naso cattura dall’aria il profumo di forno. Io sono uno di quelli che potrebbe vivere di solo pane e non del contrario come dice il famoso detto popolare! Con la frequentazione quotidiana, e con il tempo, scoprii che Re di Pane, era aperto 7 giorni su 7 dalle 7,30 alle 20,30 fatta eccezione per i pochi giorni in cui a tutti è concesso il riposo festivo natalizio o ferragostano che sia. In questi 5 anni ne ho sentite di cotte e di crude, giusto per restare in tema, giudizi affrettati e peggio ancora originati dal pregiudizio che quello non era pane ma un surrogato del pane! Difficilmente giudico le persone, ma mi sia concesso dire che erano giudizi di persone ignoranti, definibili tali sol perché non conoscevano e non conoscono la materia. Loro non sanno quante volte hanno mangiato baguette o pane proveniente dalla Romania, dalla Polonia, o da altre terre straniere venduto come pane nazionale, tutto rigorosamente surgelato ed in casi peggiori anche precotto! Brutta storia essere prevenuti ed ancor di più esserlo in malafede! Ma si sa, la verità viene sempre a galla, ed il destino ciò che toglie ridà, e così quest’anno l’ondata di neve anch’essa apocalitticamente fantozziana, che ha sconvolto l’inverno della Romagna, e di Cesena in particolar modo, ha fatto si che molti degli “ignoranti del pane”, entrassero anch’essi per la prima volta da Re di Pane, spinti dalla necessità, ed ecco che il miracolo si compie, scoprono il pane all’acqua, la focaccia ai 5 cereali, la focaccia del re, i bastoni passatempo alla pancetta, alle olive verdi, ai peperoni, alla cipolla, la baguette con burro aromatizzato alle erbe fini, il pane biologico, il pane pugliese, il pane arabo, e poi stupiti scoprono che le focacce del re cotte sulla pietra ci sono anche farcite, scoprono che c’è la pizza, la focaccia bianca, e potrei continuare ancora per almeno altre 10 righe solo scrivendo il nome delle specialità che ogni giorno si trovano presenti all’appello. Perché Re di Pane è anche dolci da forno, brioches e pasticceria secca. Con il tempo ho imparato ad ascoltare i silenzi di Luca Scaliati, titolare del negozio, ed ancor di più ho imparato ad apprezzare la sua grandissima capacità di mettersi ogni giorno in discussione, a lui piacciono le sfide, Luca è un titolare che per mentalità appartiene alla vecchia guardia, lui prima ti fa vedere come di fa una cosa, te la fa rivedere e poi ti chiede di farla. Luca è un mix di passione antica e conoscenza moderna, se parli con lui ti accorgi che nulla è lasciato al caso, ti stupisce la sua capacità di analisi e la sua attenzione al controllo di gestione, Luca è un imprenditore giovane, deciso, sicuro, sempre aperto al confronto, attento alla critica, ed ha un sesto senso nel cogliere gli umori dei clienti nuovi o vecchi che siano. In questi anni siamo diventati amici, e spesso quando il tempo lo consente ci ritroviamo a scambiare 2 chiacchiere, ed è così che un mese fa mentre mi spiegava le nuove proposte che sta per mettere in vetrina, così come fece per le sue “micidiali” (davvero una tira l’altra….ecco perché micidiali) “tartellette alla frutta”, aprendo una lettera, con stupore e con un sincera e sorpresa modestia rivolgendosi a me mi disse: “Mi danno un premio…..”, ed io: “sarà uno di quelli dove tu paghi e loro ti premiano”, e Luca ribatte: “Ma no è la camera di Commercio di Forlì, festeggia i 150 anni, non ne sapevo nulla” è giuro che la sua sincerità era disarmante così come la sua forza di reggere la fatica (l’ho visto lavorare ininterrottamente anche 14/16 ore al giorno…..per mesi e mesi). Mi segno la data voglio essere presente, detto fatto, e così l’8 ottobre u.s. sono andato alla premiazione, volevo fare delle foto e avevo una gran voglia di vedere l’emozione di Luca nel ricevere il premio. Sento una gentile voce femminile che annuncia: Premio Impresa Giovane a RDP Cesena s.r.l., Luca si alza, ed io incomincio a scattare una miriade di foto, poi prendo il tablet e giro anche una clip della premiazione, voglio immortalare l’emozione di Luca mentre prende in ostaggio la serietà di Luca che spesso viene letta erroneamente come introversione ed in casi limite scontrosità. Niente di più falso e niente di più sbagliato. Ed io posso dirlo perché ho trascorso diverse ore del mio tempo negli ultimi 5 anni da Re di Pane a Cesena. Il lavoro ed il sacrificio premiano sempre così come gratifica il gradimento esternato dai clienti, ed io sono intimamente contento che questa volta a beneficiarne sia stato il mio amico Luca! E sono certo che è solo l’inizio…..

Giuseppe Gaspari – Palato Anarchico Vagante -

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