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Una città di paesi : Rondinaria

Notizia del 22/06/2007

Italia del gusto 'scopre' le realtà locali e i progetti ad esse collegati.E' il caso di Rondinaria, La Città dei Paesi, iniziativa sostenuta dal Club Fratelli Rosselli di Capriata d'Orba, editore de "l'inchiostro fresco", voce d'informazione locale.Eccone la presentazione tratta da La Stampa di Alessandria

Tra storia e futuro ecco la “città” dei piccoli Comuni

CAPRIATA D’ORBA. Piccoli comuni dialogano tra loro per una politica amministrativa più coesa e coordinata. Ed ecco che Il “Club Fratelli Rosselli” di Capriata d’Orba, editore del “l’inchiostro fresco” voce d’informazione locale organizza un incontro dibattito sul tema: “Rondinaria: la città dei paesi?” L’iniziativa è finalizzata a dare identità e coordinamento a quella placca intercomunale omogenea dell’Oltregiogo genovese, che da Basaluzzo si estende sino a Silvano d’Orba e che fa da cerniera ai due poli di Novi Ligure ed Ovada. Una iniziativa che ha il patrocinio del Comune e del “Secolo XIX” che segue da vicino la crescita di questa promettente fetta di territorio.

I promotori hanno pensato che tale rete di comuni, in omaggio agli insediamenti romani in loco, la si potrebbe denominare “Rondinaria”. Obiettivo avviare un percorso culturale propedeutico ad una azione politica a più vasto raggio, mirata a favorire una ordinata crescita locale.

L’appuntamento, che si ispira al passato per promuovere nuove strategie di sviuppo locale è per venerdì 1° giugno 2007 con inizio alle ore 17,30 presso la sede dell’Associazione Alto Monferrato in Castelvecchio presso l’ex ospedale San Giocachino. Qui a Capriata dove la tradizione collinare, che trova espressione nell’Unione Collinare del Gavi e si sposa con realtà di sviluppo a misura di ambiente come la Saiwa e il Golf Club Villa Carolina, prende impulso una nuova strategia di sistema.

Un’opportunità di riflessione a cui la popolazione si avvicina con interesse, in particolare sindaci e amminstratori locali. «Ma mi auguro che siano numerosi anche gli operatori della cultura - sottolinea il professor Gian Battista Cassulo presidente del Club Fratelli Rosselli che interverrà sulla rivoluzione urbanistica e rurale - spero di incontrare responsabili di biblioteca, rappresentati delle pro loco e delle associazioni, perchè senza aggregazione culturale non c’è premessa di sviluppo. Il dibattito sarà propedeutico alla promozione di una rete di comuni collegati per identità culturale e appartenenza alla stessa zona che consentirà di esprimere coralmente le istanze collegiali nei confronti degli altri enti locali».

Per Cassulo sarebbe prematuro parlare di unione e aggregazione, ma risulta evidente che i rapporti di collaborazione tra Comuni meritano di essere meglio strutturati. Inotre si avverte l’egigenza di una effettiva presa di consapevolezza del patrimonio storico del territorio, città dell’oro ai tempi dei romani, in parte possedimento genovese fino al 1852. L’introduzione storica sarà affidata al Presidente dell’Accademia Urbense di Ovada Alessandro Laguzzi. Mentre le problematiche di emergente attualità con pro e contro della potenziale rete saranno pungolate dal moderatore Vittorio De Benedictis, responsabile dell’edizione del Basso Piemonte del “Secolo XIX”.

Daniela Terragni

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