Leggi l'intervista ad Alfonso Gallina
Notizia del 21/04/2011
La «Vineria dei Mir» nasce nella seconda metà degli anni Ottanta da un gruppo di cinque amici
del Mendrisiotto che, oltre al piacere di divertirsi insieme, sono molto legati al territorio e alle
tradizioni locali. Frequentatori abituali della sagra dell’uva di Mendrisio, si resero ben presto conto
che i prodotti locali (vino in particolare) erano ben poco presenti alla festa, a vantaggio di prodotti
esteri. Inoltre sembrava che per le diverse associazioni presenti, l’aspetto del guadagno avesse il
sopravvento su quello di festa.
Così decisero di provare a gestire una propria corte proponendo un’enoteca fornita solo da
produttori ticinesi e offrendo al pubblico presente alla Sagra due serate di concerti di musica dal
vivo.
In poco tempo sia al pubblico, sia ai produttori locali questa scelta piacque e la corte della «Vineria
dei Mir» divenne un punto di riferimento e un fiore all’occhiello della sagra.
Negli anni la scelta di presentare prodotti legati al territorio ha «contagiato» anche le altre società
e associazioni presenti alla sagra, tanto che oggi i prodotti ticinesi presentati nelle corti e nelle
bancarelle sono sempre di più non solo in numero, ma anche in qualità.
Oggi, nella corte della «Vineria dei Mir» è possibile degustare e scoprire oltre un centinaio di
etichette di vini ticinesi (rossi, bianchi e spumanti).
Il lato benefico della «Vineria dei Mir»
L’inaspettato successo qualitativo e quantitativo di quando presentato nella corte durante i tre giorni
della sagra, ha portato il gruppo a una gestione più professionale. Senza mai negare il piacere di
stare insieme e di divertirsi, al gruppo si è aggiunta una responsabilità legata alla gestione di una
corte e del grande entusiasmo all’interno del gruppo; indirettamente sono pure confluiti buoni
guadagni, che, non essendo l’obiettivo della vineria, andavano in qualche modo amministrati. Per
questo motivo gli utili sono stati devoluti regolarmente e sempre di più, in beneficenza attivi sul
territorio.
L’origine del nome
Perché ci chiamiamo «Vineria dei Mir»? La ragione è storica: la prima corte che il gruppo ha occupato era appunto conosciuta come quella «dei Mir»; da quella corte (che oggi è chiusa ma dista una decina di metri dall’attuale «curt di Pasta» in piazza Borella) si è «rubato» il nome che ancora tuttora è sinonimo di piacere di stare insieme, di divertimento, di presentazione di vini legati al territorio e di solidarietà.
Nel corso degli anni il gruppo è cresciuto. Attualmente conta una quarantina di amici, con il rinnovato spirito di allora.
Siccome nel gruppo c’è una importante presenza femminile, la prima serata della sagra dell’uva (il venerdì) è la «serata delle donne per le donne». In pratica i vini posti in degustazione sono serviti prevalentemente dalla donne del gruppo e l’intero ricavato della serata devoluto a enti o associazioni attive in Ticino e che hanno un occhio di riguardo per le donne.
Il fan club su Facebook
La «Vineria dei Mir» ha pure un suo fan club virtuale su Facebook, dove è possibile leggere tutte le informazioni dell’ultima ora, guardare le foto degli eventi passati e postare i commenti o suggerimenti.
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Notizia n. 506 dall'Azione Borghi Europei del Gusto
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