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La Vaca Mora nella storia

Notizia del 09/03/2011

Renzo Lupatin, presidente de l’Altratavola e direttore editoriale della rivista La Vaca Mora, ha presentato le iniziative di informazione sulle ferrovie dimenticate alla rassegna informativa ‘Dolo : i Sapori dell’Altro’.

“Vaca mora” era il termine popolare con cui veniva chiamato il trenino a vapore che si arrampicava sbuffando dalla pianura vicentina fin sull’Altopiano di Asiago; più in generale il termine andò ad identificare i treni a vapore di montagna, alcuni dotati di cremagliera.

Una curiosità che potrebbe spiegare un appellativo così singolare come “vaca mora” viene raccontata da Chiericato e Gasparella nel loro libro: nel secondo dopoguerra, era consuetudine che i mariti facoltosi mandassero le consorti in villeggiatura ad Asiago per trascorrere le famose settimane bianche. I mariti, impegnati nel loro lavoro, rimanevano però a casa, così “affidavano” le loro gentili signore ai maestri di sci perché imparassero questa attività di svago. Quando i sabati successivi i mariti salivano in treno all’Altopiano per riportare a casa le mogli, qualche ferroviere burlone si inventò di porre una traversina in ferro sul fumaiolo della locomotiva; in questo modo il fumo, uscendo, si biforcava a mò di corna…”

‘Vaca Mora’ fu chiamata anche la linea ferroviaria Mestre – Adria gestita da Sistemi territoriali, società a quasi totale partecipazione della Regione del Veneto.

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Notizia n. 333 dal Veneto

 

 

 

 

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