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Il Gusto Quotidiano di giovedì 5 luglio

Notizia del 04/08/2010

Notte Bianca di Avola (SR)

La cosiddetta notte bianca è stata infatti sempre caratteristica e peculiarità delle grandi metropoli italiane, prima fra tutte Roma. La manifestazione inizierà nel tardo pomeriggio. Alle 19 si svolgerà la prima mostra di pittura nella principale piazza di Avola, piazza Umberto I, la serata continuerà, nelle diverse piazze principali, con l’apertura degli stand "Golosandia".

http://www.sagreinitalia.it/dettagli.asp?ID_S={BEE982BE-5788-4B66-B218-C153A41A6CC6}

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Corti Antiche e Calici Sotto le Stelle ad Atessa (CH)

Itinerario enogastronomico lungo il centro storico della città, tra cortili di antichi palazzi e luoghi caratteristici del paese. Ad accogliere i visitatori tra le vie e le suggestive piazzette, spettacoli di teatro, di danza, mostre d’arte, attori e trampolieri itineranti, musica lirica, jazz e blues, con menù caratterizzato da vini e passiti, abbinati a piatti della cucina tradizionale del luogo.

http://www.comunediatessa.it

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Emirates, Milan, Adidas, un terzetto vincente

La presentazione della nuova maglia da gioco del Milan, stampata sulla carlinga dell’A380 atterrato per primo nella storia di Malpensa, carico di passeggeri provenienti da Dubai, è stata l’occasione per l’amministratore delegato Adidas Italia, Jean Michel Granier, di presentare la nuova divisa da gioco ad Adriano Galliani, vicepresidente e ad del Milan e allo sceicco Ahmed bin Saeed Al Markthoum, ceo e presidente di Emirates. Impatto planetario anche per la ditta di abbigliamento sportivo che ha venduto 6.6 milioni di maglie da calcio e 22 milioni di palloni, 13 dei quali Jabulani, a seguito dei mondiali per 1.5 miliardi di euro di fatturato pari al 34% in più dello scorso anno. Buone notizie anche da Sea secondo Giuseppe Bonomi. Lo scalo di Malpensa ha incrementato in giugno del10% il numero dei passeggeri e del 20% le merci movimentate. Secondo i dirigenti dello scalo il mercato è pronto ad accogliere l'ipotetica terza frequenza di Emirates su Dubai, o l’allargamento all’A380 che si pensa arriverà in tarda primavera 2011, così come il collegamento giornaliero di Cathay Pacific con Hong Kong potrebbe configurarsi con un A380 viste le ottime performances avute dal volo. «Malpensa è pronta - ha precisato Bonomi - con il nuovo terminal satellite in via di realizzazione e il miliardo e mezzo di euro d’investimenti in infrastrutture previsti, ad elevare il proprio rango mettendosi al passo con la tecnologia dei nuovi giganti del cielo in arrivo, oltre che da Airbus, anche da Boeing».(da Travel)

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'Mezzogiorno di Gusto' al Ristorante Primavera a Ferentino

Appena fuori dalla zona turistica sulla SS Casilina Antica, che collega Roma a Napoli, è di scena la “cucina ciociara”. In ambiente moderno, informale e suddiviso in 5 sale ben disposte, potrete gustare la cucina tradizionale e marinara con arrivi giornalieri dal golfo di Gaeta. Gnocchetti ciociari alla gricia (piatto premiato nel 2008 dal Premio Giornalistico Nazionale “L’AltraTavola”), l’agnello scottadito ed il famosissimo filetto in salsa balsamica di mosto (Piatto d’Oro 1987) uniti ad una selezione di vini con più di 350 etichette regionali e nazionali faranno di quei momenti attimi da ricordare. Dalla primavera e per tutta l’estate potrete deliziarVi di cenare nel giardino immerso in un verde ben curato. Gradevole l’ambiente, ottima la cucina, ancor di più è l’ospitalità riservataVi in sala dal titolare Gianfranco Quattrociocchi, famiglia di ristoratori dal 1957.

FERENTINO

Città d'Arte

Ferentino, edificata dagli Ernici su un’altura della valle del fiume Sacco, è ricordata dalle fonti letterarie già dal VI sec. a.C. come aderente alla Lega Ernica con le altre città del suo territorio: Alatri, Veroli ed Anagni.

Occupata dai Volsci, insanabili nemici degli Ernici, nel 413 a. C. Ferentino fu riconquistata dal console L. Furio Medullino; nel 361 a.C. venne occupata dal console C. Licinio Calvo; nel 306 a. C. la Città non partecipò alla ribellione capeggiata da Anagni contro Roma, rimanendo alleata di Roma.

Distrutta da Annibale (211 a.C.), nel 193 a.C. a Ferentino fu assegnato lo status coloniale. Dopo la Guerra Sociale, Ferentino, divenuta municipio, ottenne l’onore della cittadinanza romana e venne iscritta alla tribù Publilia.

La salubrità dell’aria e la tranquillità del luogo erano tali che lo stesso Orazio, nella lettera all’amico Sceva, così scriveva: “Se a te piace la vita tranquilla ed il sonn protratto a giorno pieno, se ti seccano polvere e frastuono di ruote, allora ritirati a Ferentino; perché lì anche chi non è ricco può godere”.

Ferentino è annoverata tra le più antiche diocesi del Latium adiectum; il suo primo vescovo è Bassus (487 d.C.). Comune già dal sec. XII circa, fu sede del Rettorato di Campagna e Marittima; ospitò papi (Innocenzo III, Onorio III), imperatori (Enrico VI e Federico II di Svevia) e santi (Celestino V). “Ferentino - non già città nuova ma antica città rinnovata - ci appare campione ideale per una ipotesi di lettura storico-artistica di un insediamento urbano europeo in età medioevale” (A. M. ROMANINI 1980).

Fiorente nelle sue attività agricole ed artigianali e sede dal XV sec. di una prestigiosa scuola, potenziata dalla munificenza dell’umanista Martino Filetico, diede i natali a molti patrioti, che illustrarono con le loro azioni la storia cittadina: Alfonso Giorgi, Alessandro Angelini ed Achille Giorgi nel XIX sec., Alberto Lolli Ghetti e don Giuseppe Morosini, medaglie d’oro al valor militare, nel XX sec.

Da vedere:

- L’ ACROPOLI - CINTA MURARIA (I Sec. A.c. epoca sillana)

- MERCATO ROMANO COPERTO (I sec. a.C. epoca sillana)

-CHIESA SANTA MARIA MAGGIORE (XII-XIII sec.)

-PORTA CASAMARI (I sec. a.C.)

-LA BASILICA CATTEDRALE

-TESTAMENTO di AULO QUINTILIO (II sec. d.C.).

- PORTA SANGUINARIA

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La ricetta di Donna Moderna

Pasta con le sarde

Categoria

Primo

Tempo

55 min

Difficoltà

Facile

Nazione

Italia (Sicilia)

Cottura

In padella

Fonte

Cucina no problem del 2009

Ingredienti

* Pepe

* Acciughe o alici 2 numero

* Olio di oliva extravergine

* Pasta di semola 300 gr

* Pinoli 30 gr

* Sale

* Sarda 400 gr

* Uva sultanina/uvetta uva secca 30 gr

* Zafferano 1/2 bustina

* Cipolla 1 numero

* Aceto bianco

* Finocchietto selvatico 100 gr

Preparazione

300 g di pasta, tipo cavatelli o fusilli caserecci o gemelli o strozzapreti

400 g di sarde fresche

1 cipolla

30 g di pinoli

100 g di finocchietto selvatico

30 g di uvetta

1/2 bustina di zafferano

2 acciughe sotto sale

olio extravergine di oliva

aceto

sale e pepe

1 Pulisci i pesci. Priva le sarde di testa, interiora e squame, aprile con le dita, elimina la lisca, lavorando sotto un getto di acqua fredda corrente (metti sotto un grande colino per raccogliere gli scarti) e sciacquale sotto acqua fredda corrente. Fai asciugare le sarde su carta da cucina. Pulisci allo stesso modo le acciughe e immergile per 5 minuti in acqua acidulata con aceto. Sgocciolale, asciugale, tamponandole con carta da cucina, e riducile a pezzetti.

2 Prepara gli altri ingredienti. Metti il finocchietto in una pentola con abbondante acqua fredda. Porta a bollore, sala e preleva il finocchietto con un mestolo forato. Conserva l'acqua di cottura per cuocere la pasta. Sciogli lo zafferano in poca acqua calda e fai ammorbidire l'uvetta in acqua tiepida. Spella la cipolla, tritala e falla dorare in una padella con un filo di olio per 2 minuti. Aggiungi lo zafferano sciolto nell'acqua, l'uvetta sgocciolata, le acciughe e i pinoli e fai rosolare il tutto per 2-3 minuti. Unisci anche le sarde e il finocchietto tritato finemente e cuoci per 2 minuti.

3 Completa e servi. Riporta a bollore l'acqua del finocchietto, immergi la pasta, lessala per il tempo indicato sulla confezione e scolala. Completa , facendo saltare la pasta nella padella con il condimento per 1-2 minuti e servi.

Osterie rurali in Francia

Segnalo il sito di questa iniziativa (io l'ho scoperto tramite il volantino che pubblicano ed è possibile trovare in alcuni uffici turistici in Provenza) che mi ha permesso di trascorrere liete serate lontano dalla calca dei ristoranti routard o dalla insipidità dei ristoranti x turisti, spendendo il giusto (20E a persona in media, ma anche 15E) con 3-4 portate tutte di piatti rigorosamente legati al territorio in un atmosfera da bistrot di paese. I ristoranti che aderiscono sono tutti in paesini con meno di 500 abitanti e svolgono oltre alla fuzione di ristornate anche quella di posta, piuttosto che di edicola, ricarica gas, piuttosto che piccolo emporio Esattamente come accade ancora oggi sui nostro Appennino in località non turistiche

(http://www.bistrotdepays.com/)

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