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L'Esino entra nell'azione Aquositas

Notizia del 10/05/2009

Prima di gettarsi nell’Adriatico, percorre 80 km in una valle ricca di cultura, tradizioni e sapori: il fiume Esino è da sempre uno dei più importanti fiumi delle Marche, legato alle origini e alla storia di Jesi e dei suoi Castelli.

Un legame che si percepisce già dal nome, “Esino”, derivato dal mito di Esio, re dei Pelasgi, fondatore del primo nucleo abitativo dell’antica Aesis (Jesi). E se in epoca romana segnava il confine tra le regioni del Picenum e l’Umbria, oggi il fiume ospita lungo le sue sponde infrastrutture, risorse naturalistiche e un paesaggio di straordinaria qualità storico- testimoniale, che lo rendono ancora centro dell’attività economica-produttiva della zona. Un fiume che culla, lungo la valle, orgogliose testimonianza del periodo medievale. Un’unità storico-geografica che l’Esino continua a raccontare, insieme alle secolari culture del vino e del grano e alle tradizioni ad essi collegati.

Nell’ottica di valorizzare i prodotti e i valori legati al fiume, l’Associazione “Mille Luci ed…altro!” di Pianello Vallesina (AN), presieduta da Paolo Mazzarini, delegato dell’Italia nel Gusto nelle Marche, ha inserito l’Esino nell’Azione Aquositas, il circuito di terre d’acqua permanente creato dall’associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto, al 1° Camp della Comunicazione Territoriale nel Veneto Orientale.

A rappresentare le terre dell'Esino, insieme a “Mille Luci”, lo Studio Gamma di Moie che ha raccontato i progetti e le esperienze di turismo fluviale della Vallesina. “Il turismo fluviale non dipende solo dalla navigabilità del fiume - spiega Mauro Riotto, responsabile dell'unità tematica - ma anche dai prodotti e dalle attività collegate alla natura e alle bellezze dell'ambiente” “Grazie all’Azione Aquositas – spiega il presidente Mazzarini - sarà possibile valorizzare la Vallesina e le sue ricchezze ambientali, storico e culturali. Non bisogna dimenticare l'importanza che l'Esino ha avuto come risorsa per la crescita e lo sviluppo delle città e i paesi che si affacciano sulle sue sponde, favorendo, sin dai tempi più remoti, il fiorire dell'agricoltura e, quindi, dell'economia”.

L’appuntamento con le valli dell’Esino è il 17, 18 e 19 luglio in occasione della “Festa della Trebbiatura”, la manifestazione organizzata da “Mille Luci” per la riscoperta e la valorizzazione della cultura del grano, l’importante risorsa che un tempo rese il territorio a valle di Monte Roberto fino a Jesi il “granaio dello Stato Pontificio”. La manifestazione vuole cogliere e tramandare l'antico senso di queste “feste del raccolto” , un tempo occasione per godere insieme dei "frutti della terra" e di quei prodotti generati dalle “mani dell'uomo”: un’occasione da non perdere per chi ha voglia di scoprire le tradizioni e i vecchi sapori di una storica valle marchigiana.

Chiara Cascio

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Osservatorio Nazionale dei Parchi di Informazione

Periodo dal 30 agosto 2008 al 30 agosto 2009

Evento n. 344 ( segnalato dal Parco di informazione delle Marche,Grandi Storie di Piccoli Borghi n.6 )

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