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News | Emilia-Romagna | Bologna capitale del Gusto
Notizia del 22/06/2008
Il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi ha presentato al Forum del Gusto che si è tenuto a Monghidoro
(Bologna) le tre tipologie di vino presenti nel territorio.I Lambruschi costituiscono una famiglia di vitigni che da secoli si sono integrati nel paesaggio modenese. Da questi si ottiene un vino generoso e franco come la gente che abita in queste terre, inconfondibile per una attitudine naturale: la rifermentazione primaverile. Di "Vitis labrusca" (un vitigno selvatico) si parla fin dall'epoca romana, ma solo nel XIX secolo alcune linee genetiche prevalgono e assumono, grazie alle caratteristiche naturali e all'evolversi del lavoro dell'uomo, una fisionomia specifica. Si arriva così a codificare tre tipi di vino simili, ma distinti.
In provincia di Modena questi sono il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Lambrusco Salamino di Santa Croce. Sono vini moderni con spiccate caratteristiche organolettiche: una spuma vivace ed evanescente, un profumo intenso e persistente e un gusto ricco esaltato da una buona acidità compensata nelle versioni semisecche e amabili da un più o meno accentuato quantitativo di zuccheri, facili da bere, generosi negli abbinamenti a cibi non solo tradizionali, adatti quindi alle diverse cucine internazionali.
Vini completi, che, serviti freschi, sono adatti per molte occasioni di consumo come testimoniano i successi ottenuti in Italia e nel mondo.Dal 1970, il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e il Lambrusco Salamino di Santa Croce hanno ottenuto la Denominazione di Origine Controllata.Da allora, grazie all'impegno dei produttori e all'azione del Consorzio, si sono ottenuti ulteriori miglioramenti qualitativi nel rispetto della tradizione.
La degustazione dei vini della Cantina Santacroce è avvenuto nella splendida cornice dell'Alpe di Monghidoro,presso l'Osteria del Fantorno.L'Amministrazione Comunale di Monghidoro ha puntato molto sullo sviluppo del turismo sostenibile legato all’ambiente,con la ricostruita Antica Osteria del Fantorno immersa nel verde del Monte Oggioli; il recupero di un vecchio mulino, acquisito dal Comune e restaurato con cura con le macine funzionanti ad acqua dove macinare il grano di montagna per riproporre il Pane di Montagna; il rilancio del Parco e del Camping “La Martina” immerso nel verde del Parco La Martina; la nascita di B&B, Agriturismi e Fattorie Didattiche; il Museo della Civiltà Contadina; la realizzazione della prima Area Artigianale e industriale di Monghidoro; il miglioramento della viabilità tutta; stimolare l’Associazionismo e fornire loro risorse per la loro progettualità; Attraverso la “Tutto Servizi spa” di cui siamo azionisti di maggioranza con cui abbiamo garantito innovazione e risparmio e promozione turistica, abbiamo realizzato un centro IAT; la sentieristica, le fontane, il centro storico, l’ampliamento del plesso scolastico, il centro Handicap, il recupero dei monumenti e le nuove iniziative legate alla storia locale.
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Osservatorio Nazionale dei Parchi d'Informazione
Lettura dal 30/09/2007 al 30/08/2008
Evento n. 310 (segnalazione del Parco di informazione Bologna,Capitale del Gusto )
Verso gli Stati Generali del Gusto, Notizia n.53
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