Leggi l'intervista ad Alfonso Gallina
Notizia del 16/05/2008
Alla Pizzeria Sorbillo ai Tribunali, la presentazione e conferenza stampa da parte dell'Associazione Pizzaiuoli Napoletani della settima edizione del Campionato Internazionale del Pizzaiolo, che si svolgerà al Palapartenope di Napoli, capitale mondiale della pizza, il 19 e 20 maggio 2008. Alla manifestazione, che ha l’intento di rivalutare e preservare una delle professioni più tradizionali del folklore e della cultura partenopea, i pizzaiuoli si sfideranno in diverse categorie 'Acrobatica', 'Creativa', 'Celiaci', STG, ecc. e saranno giudicati da una giuria composta da esperti del settore e da semplici cittadini che amano la pizza. Al concorso parteciperanno anche importanti ed rappresentative delegazioni di pizzaiuoli francesi, spagnole, canadesi, australiane, americane, giapponesi.
Nell’occasione, martedì pomeriggio si terrà anche una tavola rotonda con dibattito aperto sul tema della tutela della Pizza Napoletana STG.
Infatti, dal 14 febbraio 2008, data di pubblicazione sulla Gazzetta Europea del Disciplinare della Pizza STG (come la legge impone), ormai giunto alla sua fase finale, il mondo della pizza sembra scosso da vivaci e diversi sentimenti, dall’approvazione incondizionate ad alcune serie riflessioni, ai distinguo opportuni o inadeguate critiche feroci.
Quasi sfuggisse, a tutti, che si tratta d’una occasione unico per dare ad un prodotto composito e così internazionalmente diffuso, una sua precisa identità, nulla togliendo alle diverse e ricchissime interpretazioni che la pizza nella sua globalità può ovviamente avere.
Basterebbe la semplice riflessione per comprendere come al pari di tanti prodotti italiani, europei e non solo (dal caciocavallo silano alla mozzarella di bufala, dallo zafferano aquilano ala capicollo calabrese od al risotto della tradizione lombarda) la “pizza” richiede una difesa originaria ed originale, almeno nelle sua più tradizionali interpretazioni quali la Napoletana Margherita e la Napoletana Marinara.
Nessuno vuole mettere i lacci alla fantasiosa creatività dei pizzaioli napoletani, italiani o di tutto il mondo, ma semplicemente fornire riferimenti d’una precisa identità senza cui nessun patrimonio gastronomico nazionale (e dunque sociale, culturale e produttivo) potrebbe sussistere. Intorno a tutto questo il Consorzio di Tutela della Pizza Napoletana STG raccoglierà professionisti esperi, giornalisti e rappresentanti delle amministrazioni pubbliche per un incontro approfondito ed aperto a tutte le voci più significative e con evidenti scopi costruttivi.
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